BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D’ESERCIZIO AL
31 DICEMBRE 2022
2
LETTERA DEL PRESIDENTE
L’esercizio 2022 ha rappresentato per il Gruppo Aeffe un anno di crescita (+8,4% vs 2021) e di forte ripartenza
rispetto agli anni di emergenza sanitaria legati alla pandemia Covid-19. Tutti i Brand del Gruppo (Moschino,
Alberta Ferretti, Philosophy di Lorenzo Serafini e Pollini) hanno segnalato ricavi in aumento superando i livelli
pre-pandemia (2019), con soddisfacenti performance nelle principali aree geografiche.
Da un punto di vista industriale di medio-lungo periodo, il 2022 si è contraddistinto per un piano di significativi
investimenti strategici, implementati a partire dalla fine 2021 con l’acquisizione della quota di minoranza del
Brand Moschino (marchio ora posseduto al 100%) seguito dalla finalizzazione del progetto di distribuzione
diretta in Cina.
A livello di marginalità operativa, l’EBITDA consolidato è stato positivo per 36 milioni di euro (con un’incidenza
del 10,1% sul fatturato), registrando un incremento dello 0,6% rispetto all’EBITDA del 2021 pari a 35 milioni
(con un’incidenza del 10,9% sul fatturato), nonostante le difficoltà sul mercato cinese connesse all’emergenza
sanitaria locale che hanno impattato negativamente sul secondo semestre sia sui volumi di vendita sia sulla
marginalità attesa, contribuendo ad un aumento dei costi sia variabili sia fissi.
Il Gruppo si conferma fiducioso che le scelte intraprese si rifletteranno nel medio termine in una progressione
sia dei ricavi sia della redditività.
Con attenzione all’evoluzione del contesto di mercato e alle relative contingenze, il Gruppo è quindi impegnato
nel rafforzamento dei piani di sviluppo dei marchi di proprietà sia a livello commerciale sia in termini di
ottimizzazione della struttura societaria ed organizzativa.
L’OCSE ha osservato che, nonostante l'impatto della guerra in Ucraina, lo shock inflazionistico e il rallentamento
in Cina abbiano portato ad un rallentamento della crescita globale pari al 3,2%, ben al di sotto delle attese di
inizio anno, nei primi mesi del 2023 iniziano ad apparire segnali più positivi, con la fiducia delle imprese e dei
consumatori in progressione e la piena ripartenza della Cina.
La crescita globale dovrebbe rimanere al di sotto del suo livello tendenziale nel 2023 e nel 2024, rispettivamente
al 2,6% e al 2,9%, mentre la stretta sulle politiche macroeconomiche continuerà a produrre i suoi effetti. Nel
2023 e nel 2024 è tuttavia previsto un progressivo miglioramento in coincidenza con la mitigazione
dell'impatto dei prezzi.
Il miglioramento del contesto macroeconomico è ancora fragile, con rischi più bilanciati, seppur orientati al
ribasso. L'incertezza sull'andamento della guerra in Ucraina e sulle sue più ampie conseguenze è una
preoccupazione fondamentale e l'impatto dei cambiamenti di politica monetaria è difficile da valutare, con un
potenziale inasprimento della vulnerabilità finanziaria.
Guardando al futuro, il 2023 sarà quindi un altro anno importante per il Gruppo e per i vari Brand con numerose
attività che ci vedranno impegnati sia a livello di riorganizzazione ed implementazione dei progetti straordinari
partiti nel 2022, sia a livello stilistico con l’intento di essere sempre più vicini ai clienti e continuare il percorso
di crescita.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Massimo Ferretti
3
INDICE
ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2022 5
BRAND PORTFOLIO 6
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 8
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 9
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022 10
RELAZIONE SULLA GESTIONE 11
PROSPETTI CONTABILI 27
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE 31
NOTE ILLUSTRATIVE 37
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 79
BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2022 85
RELAZIONE SULLA GESTIONE 86
PROSPETTI CONTABILI 96
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 100
RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE 107
NOTE ILLUSTRATIVE 113
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 152
4
Organi sociali della Capogruppo
Presidente
Massimo Ferretti - Membro del Comitato Esecutivo
Vice Presidente
Alberta Ferretti
Amministratore Delegato
Simone Badioli - Membro del Comitato Esecutivo
Consiglieri
Giancarlo Galeone - Membro del Comitato Esecutivo
Roberto Lugano
Bettina Campedelli
Francesca Pace
Marco Francesco Mazzù
Daniela Saitta
Presidente
Stefano Morri
Sindaci
Fernando Ciotti
Carla Trotti
Sindaci Supplenti
Nevio Dalla Valle
Daniela Elvira Bruno
Consiglio di Amministrazione
Collegio sindacale
Comitato per
la Remunerazione
Presidente
Daniela Saitta
Consiglieri
Roberto Lugano
Marco Francesco Mazzù
Presidente
Bettina Campedelli
Consiglieri
Roberto Lugano
Daniela Saitta
Comitato Controllo
Rischi e Sostenibili
5
Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2022
6
Brand portfolio
7
SEDI
AEFFE
Via Delle Querce, 51
47842 - San Giovanni in Marignano (RN)
Italia
MOSCHINO
Via San Gregorio, 28
20124 Milano (MI)
Italia
POLLINI
Via Erbosa I° tratto, 92
47030 - Gatteo (FC)
Italia
SHOWROOM
MILANO
(FERRETTI PHILOSOPHY - POLLINI)
Via Donizetti, 48
20122 - Milano
Italia
LONDRA
(FERRETTI PHILOSOPHY MOSCHINO)
28-29 Conduit Street
W1S 2YB - Londra
Inghilterra
NEW YORK
(GRUPPO)
30 West 56th Street
10019 - New York
Stati Uniti
MILANO
(MOSCHINO)
Via San Gregorio, 28
20124 - Milano
Italia
PARIGI
(FERRETTI PHILOSOPHY MOSCHINO)
43, Rue du Faubourg Saint Honoré
75008 - Parigi
Francia
Principali location dei punti vendita a gestione diretta
MOSCHINO
Milnao
Roma
Capri
Venezia
Firenze
Parigi
Londra
New York
Seoul
Pusan
Daegu
Shanghai
Shenzen
Guangzhou
Beijing
ALBERTA FERRETTI
Milano
Roma
Parigi
POLLINI
Milano
Venezia
Bolzano
9
Principali dati ed indici economico finanziari
Esercizio
2022
Totale ricavi
(Valori in milioni di Euro)
363,6
Margine operativo lordo (EBITDA) *
(Valori in milioni di Euro)
35,6
Risultato operativo (EBIT)
(Valori in milioni di Euro)
1,2
Risultato ante imposte
(Valori in milioni di Euro)
( 3,8)
Risultato d'esercizio per il gruppo
(Valori in milioni di Euro)
( 9,0)
Risultato base per azione
(Valori in unità di Euro)
( 0,092)
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti)
(Valori in milioni di Euro)
22,6
Cash Flow/Totale ricavi
(Valori in percentuale)
6,2
* L'EBITDA è rappresentata del risultato operativo al lordo degli accantonamenti ed ammortamenti. L'EBITDA così definita è una misura
utilizzata dal management del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non è identificata come misura
contabile nell'ambito sia dei Principi Cointabili Italiani sia degli IFRS e, pertanto, non deve essere considerata una misura alternativa per
la valutazione del risultato del Gruppo. Poichè la composizione dell'EBITDA non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il
criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non
essere comparabile.
31 dicembre
31 dicembre
2022
2021
Capitale Investito Netto
(Valori in milioni di Euro)
341,6
288,9
Indebitamento Finanziario Netto
(Valori in milioni di Euro)
231,8
168,7
Patrimonio netto di Gruppo
(Valori in milioni di Euro)
109,8
120,2
Patrimonio netto di gruppo per azione
(Valori in unità di Euro)
1,0
1,1
Attività a breve/Passività a breve
Quoziente
2,0
1,8
Attività a breve-magazzino/Passività a breve
Quoziente
1,0
0,9
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto
Quoziente
2,1
1,4
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto
(Valori in percentuale)
0,4
3,2
10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2022
11
Relazione sulla gestione
1. SCENARIO ECONOMICO
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell’ambito delle quali il nostro
Gruppo si è trovato ad operare.
QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE
L’economia globale continua a risentire dell’elevata inflazione, della forte incertezza connessa con la guerra in
Ucraina e dell’orientamento restrittivo delle politiche monetarie. Nel quarto trimestre gli indicatori
congiunturali e le statistiche nazionali disponibili hanno segnalato un peggioramento del quadro, più marcato
nei paesi avanzati e in Cina. Anche il commercio internazionale avrebbe frenato alla fine dell’anno.
Permangono forti rischi connessi con l’evoluzione del contesto geopolitico. L’inflazione, nonostante alcuni
segnali di diminuzione, si è mantenuta elevata e le banche centrali dei principali paesi avanzati hanno
proseguito nell’azione di restrizione monetaria. Le istituzioni internazionali prefigurano un indebolimento della
crescita mondiale per l’anno in corso.
Secondo le previsioni economiche d'inverno 2023della Commissione europea pubblicato il 13 febbraio 2023,
l'economia dell'UE è entrata nel 2023 in condizioni migliori di quanto previsto in autunno. In base alle previsioni
intermedie d'inverno, le prospettive di crescita per quest'anno salgono allo 0,8% nell'UE e allo 0,9% nella zona
euro. Sia per l'UE che per la zona euro, la recessione tecnica che era stata annunciata per fine anno dovrebbe
essere scongiurata. Le previsioni riducono inoltre leggermente le proiezioni per l'inflazione sia per il 2023 che
per il 2024.
Gli sviluppi favorevoli rispetto alle previsioni di autunno hanno migliorato le prospettive di crescita per
quest'anno. La continua diversificazione delle fonti di approvvigionamento e il forte calo dei consumi hanno
lasciato i livelli di stoccaggio del gas al di sopra della media stagionale degli ultimi anni e i prezzi del gas
all'ingrosso sono scesi ben al di sotto dei livelli prima della guerra. Inoltre, il mercato del lavoro dell'UE ha
continuato a registrare buoni risultati e il tasso di disoccupazione è rimasto al suo minimo storico del 6,1% fino
alla fine del 2022. La fiducia sta aumentando e le analisi di gennaio indicano che anche l'attività economica
dovrebbe evitare una contrazione nel primo trimestre del 2023.
Rimangono tuttavia forti elementi negativi. I consumatori e le imprese continuano a dover far fronte a costi
energetici elevati e l'inflazione di fondo (inflazione complessiva al netto dei prodotti energetici e dei prodotti
alimentari non trasformati) ha continuato ad aumentare a gennaio, erodendo ulteriormente il potere d'acquisto
delle famiglie. Con il persistere delle pressioni inflazionistiche, la stretta monetaria dovrebbe continuare,
gravando sull'attività delle imprese e frenando gli investimenti.
Le previsioni di inflazione sono state riviste leggermente al ribasso rispetto all'autunno, riflettendo
principalmente l'andamento del mercato dell'energia. Nella zona euro l'inflazione complessiva dovrebbe
scendere dall'8,4% nel 2022, al 5,6% nel 2023 e al 2,5% nel 2024.
Sebbene l'incertezza che circonda le previsioni rimanga elevata, i rischi per la crescita sono sostanzialmente
bilanciati. La domanda interna potrebbe risultare più elevata del previsto qualora i recenti cali dei prezzi del
gas all'ingrosso dovessero ripercuotersi più fortemente sui prezzi al consumo e i consumi si dimostrassero più
resilienti. Tuttavia, non si può escludere una potenziale inversione di tale calo dei prezzi, visto il protrarsi delle
tensioni geopolitiche. Anche la domanda esterna potrebbe rivelarsi più robusta in seguito alla riapertura della
Cina, cosa che potrebbe tuttavia alimentare l'inflazione a livello mondiale.
I rischi per l'inflazione restano in gran parte legati all'andamento dei mercati dell'energia, rispecchiando alcuni
dei rischi individuati per la crescita. Soprattutto nel 2024 prevalgono rischi al rialzo per l'inflazione, poiché le
pressioni sui prezzi potrebbero rivelarsi più ampie e più radicate del previsto se la crescita dei salari dovesse
stabilizzarsi a tassi superiori alla media per un periodo prolungato.
12
SCENARIO MACROECONOMICO DELL’ABBIGLIAMENTO
Il Consensus Altagamma prevede per il 2023, dopo un 2022 record rispetto ad altri settori e superando con
decisione i livelli pre Covid-19, ancora una crescita, malgrado l’incertezza macroeconomica. L’aumento dei costi
energetici, l’inflazione crescente, la carenza di materie prime, le tensioni geopolitiche e il calo del potere
d’acquisto di alcune fasce di consumatori incideranno in parte sulle performance, che rimarranno comunque
alte. L’EBITDA medio per il 2023 è previsto in crescita.
L’Europa è prevista in crescita del 5%, grazie all’aumento dei viaggi internazionali (soprattutto dagli USA, grazie
al cambio euro-dollaro favorevole, ma anche dai Paesi Arabi) che compenseranno la più debole domanda
interna. Anche per gli Stati Uniti, con lo sviluppo di nuovi territori e una domanda interna più forte che in
Europa, si prevede una crescita del 5%. Cina e Asia sono più difficili da stimare: in particolare in Cina le politiche
sul lockdown per il contenimento del Covid-19 potrebbero portare effetti imprevisti. Il mercato dovrebbe
comunque beneficiare di un’apertura e grazie all’effetto di rebound i consumi potrebbero crescere del 9%. La
Cina sul lungo periodo resta il più grande mercato del lusso, trainato dalla prosperità della classe media, dalle
nuove generazioni e dallo sviluppo di nuovi poli. Per il Middle East si prevede un +7%, con aree come gli
Emirati Arabi (ma anche la Turchia) che - non avendo imposto sanzioni - si stanno avvantaggiando dei consumi
dei russi.
Tutte le categorie vedranno un aumento delle vendite non solo grazie ad un aumento dei prezzi, ma anche ad
un aumento dei volumi. Crescite a valore, dunque. Si riconferma la leadership degli accessori che continuano
nel loro trend positivo: +8,5% per la pelletteria e +7% per le calzature. L’abbigliamento conferma il tasso di
crescita del 2022.
2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA’ SVOLTE DAL GRUPPO
Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione,
nella produzione e nella distribuzione di un’ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature
e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un’ottica di costante attenzione all’unicità ed
esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali “Alberta Ferretti”, “Philosophy di Lorenzo
Serafini”, “Moschino” e “Pollini”, sia con marchi di cui è licenziataria. Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a
primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria
offerta (profumi, linee bimbo, occhiali e altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono
l’offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l’abbigliamento intimo e
mare); e (ii) calzature e pelletteria.
La divisione prêt-à-porter
La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe e Moschino, opera prevalentemente
nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni
di lingerie, beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto
attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Philosophy di
Lorenzo Serafini”, “Moschino”, “Boutique Moschino” e “Love Moschino”) sia per i marchi concessi in licenza da
altre maison esterne al Gruppo. Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che
avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.
Inoltre Aeffe realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di
lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e
distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali “Moschino”, sia con marchi in licenza da soggetti terzi.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in
13
particolare, il contratto di licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea Love, ai profumi e agli occhiali delle
linee Moschino.
Aeffe
L’attività di Aeffe trae origine dall’iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come
impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua
fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell’evoluzione di
Aeffe.
La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una
vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti
maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.
In quest’ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e
distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio “Moschino Couture!”.
Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le
collezioni prêt-à-porter donna a marchio “Jean Paul Gaultier”.
Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e
della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison
con le rispettive linee di accessori.
Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che gda qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva
nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.
Nel 2007 Aeffe viene quotata sul segmento Euronext STAR Milan del mercato Euronext Milan di Borsa Italiana.
Nel 2022 la controllata al 100% Velmar S.p.A. viene fusa per incorporazione in Aeffe S.p.A..
Moschino
La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello
internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i
collaboratori e gli amici raccolgono l’eredità dello stilista rispettandone l’identità creativa e la filosofia. Rossella
Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e
diventa la responsabile dell’immagine e dello stile del marchio.
La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le
collezioni Moschino, sia per l’Italia sia per l’estero.
La società gestisce, inoltre, direttamente cinque boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino,
due delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri e una on-line.
Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.
Nel 2021 Aeffe SpA. ha rilevato da Sinv Holding S.p.A., Sinv Real Estate S.p.A. e Sinv Lab S.r.l., la partecipazione
minoritaria del 30% di Moschino S.p.A., venendo così a possederne l’intero capitale.
Aeffe Usa
Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello
Stato di New York.
La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione
di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalla consociata Pollini S.p.A. e da altri
produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La
società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L’attività della società è svolta presso lo
showroom sito in midtown Manhattan.
14
Aeffe Retail
Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 14 tra boutique e outlet, sia
monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri,
gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.
Aeffe France
Aeffe France è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi Alberta Ferretti”. La società svolge anche attività
di agenzia per il mercato francese per i marchi Alberta Ferretti” e “Philosophy di Lorenzo Serafini”.
Aeffe Germany
Aeffe Germany è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Metzingen in Germania che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Aeffe Spagna
Aeffe Spagna è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Barcellona in Spagna che
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Aeffe Netherland
Aeffe Netherland è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce un outlet sito a Roermond in Olandache
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
Moschino Korea
Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera nel comparto
retail tramite negozi a gestione diretta e duty free che commercializzano le linee Moschino nel Paese.
Fashoff Uk
Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l’attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino,
Alberta Ferretti e Philosophy di Lorenzo Serafini.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a
Londra.
Moschino France
Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l’attività di agenzia per le collezioni Moschino.
La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee
Moschino a Parigi.
Bloody Mary
Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A..
Moschino USA
Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A.,
gestisce una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a New York.
Moschino Asia Pacific
Moschino Asia Pacific, società fondata nel 2021 con sede a Hong Kong e controllata al 100% da Moschino
S.p.A., svolge servizi commerciali per i mercati asiatici.
Moschino Shanghai
Moschino Shanghai, sita in Shanghai, è una società controllata al 100% da Moschino Asia Pacific e gestisce
direttamente numerosi negozi in Cina.
Moschino Kids
15
Moschino Kids, sita in Padernello di Paese (TV), è una società controllata al 70% da Moschino Spa, opera nel
settore dell'abbigliamento per bambino/a, e produce e distribuisce, in qualità di licenziataria, prodotti a
marchio Moschino.
La divisione calzature e pelletteria
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa
controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria,
borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.
L’attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l’ideazione, la produzione e la
distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in
licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società
esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio Pollini”, quali i contratti di licenza per la
realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
Pollini
L’attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e
calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli
(FC). L’Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di
professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti
produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e
Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta
una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e
accessori coordinati.
Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.
Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio,
presentando collezioni “a tema” (tra le quali la collezione di calzature sportive “Daytona” ispirata al mondo
delle corse motociclistiche).
Già negli anni settanta l’attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue
collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi
anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.
Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un’estensione di 50.000 metri quadri, di
cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room.
Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.
Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l’acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo
di Pollini. L’acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più
intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.
Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la
produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..
Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l’unico azionista.
Pollini Retail
Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra
boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.
Pollini Suisse
Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a
Mendrisio.
Pollini Austria
16
Pollini Austria gestisce direttamente due punti vendita a Pandorf, di cui uno monomarca che commercializza
le linee Pollini e uno che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
17
3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
%
Esercizio
%
Variazioni
%
2022
sui ricavi
2021
sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI
352.005.965
100,0%
324.592.143
100,0% 27.413.822
8,4%
Altri ricavi e proventi
11.565.686
3,3%
8.521.078
2,6%
3.044.608
35,7%
TOTALE RICAVI
363.571.651
103,3%
333.113.221
102,6% 30.458.430
9,1%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
24.644.721
7,0%
( 17.639.882)
(5,4%)
42.284.603
(239,7%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
( 159.819.614)
(45,4%)
( 114.385.792)
(35,2%)
( 45.433.822)
39,7%
Costi per servizi
( 110.818.790)
(31,5%)
( 93.182.942)
(28,7%)
( 17.635.848)
18,9%
Costi per godimento beni di terzi
( 5.681.291)
(1,6%)
( 5.729.826)
(1,8%)
48.535
(0,8%)
Costi per il personale
( 69.862.250)
(19,8%)
( 63.136.252)
(19,5%)
( 6.725.998)
10,7%
Altri oneri operativi
( 6.478.084)
(1,8%)
( 3.693.579)
(1,1%)
( 2.784.505)
75,4%
Totale costi operativi
( 328.015.308)
(93,2%)
( 297.768.273)
(91,7%)
( 30.247.035)
10,2%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 35.556.343
10,1% 35.344.948
10,9% 211.395
0,6%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali
( 4.217.596)
(1,2%)
( 4.018.582)
(1,2%)
( 199.014)
5,0%
Ammortamento immobilizzazioni materiali
( 4.983.990)
(1,4%)
( 4.814.328)
(1,5%)
( 169.662)
3,5%
Ammortamenti attività per diritti d'uso
( 22.487.481)
(6,4%)
( 16.188.015)
(5,0%)
( 6.299.466)
38,9%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti
( 2.647.170)
(0,8%)
( 1.155.131)
(0,4%)
( 1.492.039)
129,2%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni
( 34.336.237)
(9,8%)
( 26.176.056)
(8,1%)
( 8.160.181)
31,2%
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 1.220.106
0,3% 9.168.892
2,8% ( 7.948.786) (86,7%)
Proventi finanziari
322.068
0,1%
665.668
0,2%
( 343.600)
(51,6%)
Oneri finanziari
( 3.129.780)
(0,9%)
( 1.535.290)
(0,5%)
( 1.594.490)
103,9%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso
( 2.208.272)
(0,6%)
( 1.980.778)
(0,6%)
( 227.494)
11,5%
Totale Proventi/(Oneri) finanziari
( 5.015.984)
(1,4%)
( 2.850.400)
(0,9%)
( 2.165.584)
76,0%
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 3.795.878) (1,1%) 6.318.492
1,9% ( 10.114.370) (160,1%)
Imposte
( 5.260.142)
(1,5%)
5.807.514
1,8%
( 11.067.656)
(190,6%)
RISULTATO NETTO* ( 9.056.020) (2,6%) 12.126.006
3,7% ( 21.182.026) (174,7%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie
12.052
0,0%
-
0,0%
12.052
#DIV/0!
RISULTATO NETTO PER IL GRUPPO ( 9.043.968) (2,6%) 12.126.006
3,7% ( 21.169.974) (174,6%)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2022 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 352.006 migliaia rispetto a Euro 324.592 migliaia
dell’esercizio 2021, con un incremento dell’8,4% (+7,7% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a Euro 231.791 migliaia, registrando un incremento del 5,3%
a cambi correnti rispetto al 2021 (+4,2% a cambi costanti). I ricavi della divisione calzature e pelletteria hanno
segnato un aumento del 16,9%, sia a cambi costanti sia a cambi correnti, al lordo delle elisioni tra le due
divisioni e sono ammontati a Euro 163.560 migliaia.
Ripartizione dei ricavi per marchio
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
%
2021
%
Δ
%
Alberta Ferretti
21.218
6,0%
16.951
5,2%
4.267
25,2%
Philosophy
16.282
4,6%
15.760
4,9%
522
3,3%
Moschino
273.304
77,6%
258.418
79,6%
14.886
5,8%
Pollini
36.803
10,5%
31.186
9,6%
5.617
18,0%
Altri
4.399
1,3%
2.277
0,7%
2.122
93,2%
Totale 352.006
100,0% 324.592
100,0% 27.414
8,4%
18
Nell’esercizio 2022, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento del 25,2% (+23,7% a cambi costanti),
con un’incidenza sul fatturato del 6,0%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un
incremento del 3,3% (+2,1% a cambi costanti), con un’incidenza sul fatturato del 4,6%.
Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 5,8% (+5,0% a cambi costanti), con
un’incidenza sul fatturato del 77,6%.
Il marchio Pollini ha registrato una crescita del 18,0% (+17,8% a cambi costanti), con un’incidenza sul fatturato
consolidato pari al 10,5%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un incremento
del 93,2% (+90,6% a cambi costanti), con un’incidenza sul fatturato dell’1,3%.
Ripartizione dei ricavi per area geografica
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
%
2021
%
Δ
%
Italia
144.569
41,1%
132.138
40,7%
12.431
9,4%
Europa (Italia esclusa)
117.826
33,4%
105.535
32,5%
12.291
11,6%
Asia e Resto del mondo
65.038
18,5%
65.368
20,1%
( 330)
(0,5%)
America
24.573
7,0%
21.551
6,7%
3.022
14,0%
Totale 352.006
100,0% 324.592
100,0% 27.414
8,4%
Nonostante lo scenario complesso legato alle evoluzioni del conflitto in Ucraina, nel 2022 il Gruppo ha
registrato crescite importanti in tutti i mercati in cui opera ad eccezione del Far East (dove l’emergenza legata
al Covid-19 è perdurata), con incrementi significativi nei principali mercati di riferimento del Gruppo, tra cui
Italia, Europa, e America.
I ricavi provenienti dal mercato ITALIA, che rappresentano il 41,1% del fatturato, sono aumentati del 9,4%
rispetto al 2021 raggiungendo Euro 144.569 migliaia, grazie principalmente ad una significativa ripresa del
canale retail (+17,0% rispetto all’anno precedente). Il canale wholesale evidenzia invece un incremento pari al
6,0%.
I ricavi provenienti dal mercato EUROPA, che rappresentano il 33,4% del fatturato, sono aumentati dell’11,6%
rispetto al 2021 raggiungendo Euro 117.826 migliaia, sospinti dalla significativa ripresa del canale Retail che
segnala un incremento del 59,3% rispetto all’anno precedente.
I ricavi provenienti dal mercato ASIA e Resto del Mondo, che rappresentano il 18,5% del fatturato, sono
diminuiti dello 0,5% rispetto al 2021 (-1,3% a cambi costanti) assestandosi a Euro 65.038 migliaia. Tale
diminuzione è stata generata soprattutto dalla riorganizzazione del canale wholesale a seguito del subentro
nella gestione diretta del mercato cinese da parte del Gruppo, senza i connessi potenziali benefici in termini di
ricavi retail per il perdurare delle restrizioni in loco dovute all’emergenza sanitaria.
I ricavi provenienti dal mercato AMERICA, che rappresentano il 7,0% del fatturato, sono aumentati del 14,0%
rispetto al 2021 (+5,6% a cambi costanti) raggiungendo Euro 24.573 migliaia. L’incremento è direttamente
ascrivibile all’ottimo risultato ottenuto dal canale wholesale (+34,1% rispetto all’anno precedente).
Ripartizione dei ricavi per canale distributivo
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
%
2021
%
Δ
%
Wholesale
248.588
70,6%
238.805
73,6%
9.783
4,1%
Retail
88.505
25,1%
72.164
22,2%
16.341
22,6%
Royalties
14.913
4,3%
13.623
4,2%
1.290
9,5%
Totale 352.006
100,0% 324.592
100,0% 27.414
8,4%
19
Nel 2022 il Gruppo ha registrato una marcata crescita in particolare nel canale RETAIL segnalando una
progressione del 22,6% rispetto al 2021 (+21,5% a cambi costanti). In particolare, la finalizzazione del progetto
di gestione diretta della distribuzione Moschino in Cina ha portato all’apertura di 23 boutique Retail,
modificando sostanzialmente le modalità di vendita e di approccio al mercato locale. I relativi benefici derivanti
dall’operazione si sono solo già parzialmente registrati sui Ricavi Retail a partire dal secondo semestre 2022,
nonostante restrizioni adottate in loco per contenere la diffusione dei contagi da Covid-19.
I ricavi del CANALE WHOLESALE, che rappresentano il 70,6% del fatturato (Euro 248.588 migliaia), hanno
registrato una crescita del 4,1% (+3,4% a cambi costanti), nonostante la riorganizzazione del mercato cinese.
I ricavi del CANALE RETAIL (ovvero relativi ai negozi a gestione diretta incluso l’online), che rappresentano il
25,1% delle vendite del Gruppo (Euro 88.505 migliaia), hanno evidenziato un incremento del 22,6% rispetto
allo scorso esercizio (+21,5% a cambi costanti).
I ricavi per ROYALTIES, che rappresentano il 4,3% del fatturato consolidato (Euro 14.913 migliaia, hanno
registrato una crescita del 9,5% rispetto al 2021.
Costo per il personale
Il costo del personale passa da Euro 63.136 migliaia dell’esercizio 2021 a Euro 69.862 migliaia dell’esercizio
2022, registrando un incremento pari a Euro 6.726 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal
19,5% dell’esercizio 2021 al 19,8% dell’esercizio 2022.
La forza lavoro passa da una media di 1.287 unità dell’esercizio 2021 alle 1.387 unità dell’esercizio 2022.
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Operai
231
259
( 28)
(10,8%)
Impiegati-quadri
1.127
998
129
12,9%
Dirigenti
29
30
( 1)
(3,3%)
Totale 1.387
1.287
100
7,8%
Margine operativo lordo (EBITDA)
Nell’esercizio 2022, l’EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 35.556 migliaia (con un’incidenza del 10,1%
sul fatturato), registrando un incremento dello 0,6% rispetto all’EBITDA del 2021 pari a Euro 35.345 migliaia
(con un’incidenza del 10,9% sul fatturato), nonostante le difficoltà sul mercato cinese connesse all’emergenza
sanitaria locale che hanno impattato negativamente sul secondo semestre sia sui volumi di vendita sia sulla
marginalità attesa, contribuendo ad un aumento dei costi sia variabili sia fissi.
Per la divisione prêt-à-porter l’EBITDA del 2022 è stato pari a Euro 14.990 migliaia (pari al 6,5% del fatturato),
rispetto a Euro 23.049 migliaia del 2021 (pari al 10,5% delle vendite), registrando un decremento di Euro 8.059
migliaia.
Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2022 l’EBITDA è stato di Euro 20.566 migliaia (pari al 12,6% delle
vendite), rispetto all’EBITDA di Euro 12.296 migliaia del 2021 (pari all’8,8% del fatturato), con un incremento di
Euro 8.270 migliaia.
Risultato operativo (EBIT)
L’EBIT consolidato è stato positivo per Euro 1.220 migliaia (pari allo 0,3% del fatturato), registrando un
decremento pari a Euro 7.949 migliaia, rispetto all’EBIT del 2021 pari a Euro 9.169 migliaia (pari al 2,8% del
fatturato), dovuto principalmente all’aumento degli ammortamenti delle attività per diritti d’uso.
20
Risultato ante imposte
Il risultato ante imposte passa da un utile di Euro 6.318 migliaia nel 2021 ad una perdita di Euro 3.796 migliaia
nel 2022. Il decremento in valore assoluto di Euro 10.114 migliaia è dovuto sia al decremento del risultato
operativo sia all’incremento degli oneri finanziari generato dal rialzo dei tassi d’interesse e dall’aumento
dell’indebitamento finanziario.
Risultato netto
Il risultato netto dell’esercizio ha registrato una perdita di Euro 9.056 migliaia, con un peggioramento di Euro
21.182 migliaia, rispetto allutile di Euro 12.126 migliaia nell’esercizio 2021.
Rispetto all’utile adjusted del 2021, quindi al netto di benefici fiscali straordinari legati a rivalutazioni e
riallineamenti attuati come previsto dall’art. 110 del Decreto Legge 104/2020 (“Decreto Agosto”), il decremento
sarebbe stato di Euro 11.627 migliaia.
21
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO
(Valori in unità di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2022
2021
Crediti commerciali
62.850.576
50.034.112
Rimanenze
116.709.745
91.406.571
Debiti commerciali
( 88.596.138)
( 78.690.149)
CCN operativo 90.964.183
62.750.534
Altri crediti correnti
33.118.597
32.513.758
Crediti tributari
12.987.118
6.636.204
Attività per derivati
-
-
Altri debiti correnti
( 19.497.967)
( 17.582.148)
Debiti tributari
( 4.385.845)
( 4.447.875)
Passività per derivati
( 173.473)
( 22.223)
Capitale circolante netto 113.012.613
79.848.250
Immobilizzazioni materiali
61.250.620
58.770.962
Immobilizzazioni immateriali
66.021.140
68.866.417
Attività per diritti d'uso
110.566.821
85.961.940
Partecipazioni
39.197
30.069
Altre attività non correnti
199.911
1.565.654
Attivo immobilizzato 238.077.689
215.195.042
Fondi relativi al personale
( 3.551.239)
( 4.478.746)
Accantonamenti
( 2.371.370)
( 1.758.142)
Passività non finanziarie
( 1.634.539)
( 1.120.371)
Attività fiscali per imposte anticipate
13.894.621
15.164.461
Passività fiscali per imposte differite
( 15.798.928)
( 13.945.178)
CAPITALE INVESTITO NETTO 341.628.847
288.905.316
Capitale sociale
24.606.247
24.917.359
Altre riserve
109.460.106
110.437.855
Utili/(perdite) esercizi precedenti
( 15.207.874)
( 27.320.768)
Risultato di periodo
( 9.043.968)
12.126.006
Patrimonio Netto del Gruppo 109.814.511
120.160.452
Patrimonio Netto di Terzi
( 9.052)
-
Totale Patrimonio Netto 109.805.459
120.160.452
Crediti finanziari correnti
-
( 2.913.650)
Disponibilità liquide
( 21.657.539)
( 31.306.566)
Passività finanziarie non correnti
70.444.091
90.697.332
Passività finanziarie correnti
78.131.171
36.595.368
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA SENZA IFRS 16 126.917.723
93.072.484
Passività per leasing correnti
16.072.913
13.320.667
Passività per leasing non correnti
88.832.752
62.351.713
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 231.823.388
168.744.864
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 341.628.847
288.905.316
CAPITALE INVESTITO NETTO
Rispetto al 31 dicembre 2021, il capitale investito netto è aumentato del 18,3%.
22
Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 113.012 migliaia (32,1% dei ricavi) rispetto a Euro 79.848 migliaia
del 31 dicembre 2021 (24,6% dei ricavi).
L’analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:
il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 45,0% (Euro 28.214 migliaia), con
un’incidenza sui ricavi che passa dal 19,3% del 2021 al 25,8% del 2022; sull’incremento ha inciso la
finalizzazione del progetto di gestione diretta della distribuzione Moschino in Cina ed in particolare
l’aumento delle rimanenze per Euro 17.832 migliaia.
la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti diminuisce di complessivi Euro 1.462 migliaia
rispetto al periodo precedente principalmente per l’incremento dei ratei e risconti passivi;
la somma dei crediti tributari e debiti tributari cresce di complessivi Euro 6.156 migliaia. Tale incremento
è dovuto principalmente all’aumento del credito IVA.
Attivo immobilizzato
La variazione delle attività fisse di Euro 22.883 migliaia al 31 dicembre 2022 rispetto al 31 dicembre 2021, è
dovuta principalmente agli incrementi delle attività per diritti d’uso legate a nuovi contratti d’affitto relativi
all’apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti, principalmente nel
mercato italiano, europeo e cinese.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
La situazione finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022 mostra un indebitamento di Euro 231.823 migliaia
comprensivo dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di Euro 168.745 migliaia del 31 dicembre 2021, con
un peggioramento di Euro 63.078 migliaia. L’indebitamento al 31 dicembre 2022 relativo all’IFRS 16 ammonta
a Euro 104.906 migliaia di cui Euro 16.073 migliaia correnti e Euro 88.833 migliaia non correnti. L’indebitamento
al netto dell’effetto IFRS 16 di fine dicembre 2022 ammonta a Euro 126.918 migliaia rispetto all’indebitamento
di Euro 93.072 migliaia di fine dicembre 2021, registrando un peggioramento di Euro 33.846 migliaia.
Relativamente all’indebitamento finanziario si segnala che il Gruppo Aeffe, nell’ultimo biennio, ha realizzato
due investimenti strategici di natura straordinaria per un corrispettivo totale di 90 milioni di euro riferiti
all’acquisto della partecipazione minoritaria del 30% della Moschino S.p.A. e al cambio di distribuzione in Cina
sul Brand Moschino.
PATRIMONIO NETTO
Il patrimonio netto complessivo decrementa di Euro 10.355 migliaia passando da Euro 120.160 migliaia al 31
dicembre 2021 a Euro 109.805 migliaia al 31 dicembre 2022. I motivi di questo decremento sono
principalmente riferibili alla perdita dell’esercizio e all’acquisto di azioni proprie. Il numero di azioni è di
107.362.504.
I detentori di azioni in misura superiore al 3% alla data della Relazione risultano essere:
Azionisti rilevanti
%
Fratelli Ferretti Holding S.r.l.
61,797%
Altri azionisti (*)
38,203%
(*) 8,325% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
23
RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL’ESERCIZIO DELLA
CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato
dell'esercizio 2022 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2022 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli
analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:
(Valori in migliaia di Euro)
Patrimonio netto al 31
dicembre 2022
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2022
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 125.246
( 5.335)
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
( 36.292) ( 483)
Effetto riapertura business combinations
30.587
( 1.412)
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di
controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 8.205) ( 1.834)
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo
2.256
862
Effetto netto di altre scritture di consolidamento
( 3.787)
( 854)
Totale rettifiche di consolidamento ( 15.441) ( 3.721)
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 109.814
( 9.044)
Patrimonio Netto e Utile di Terzi ( 9) ( 12)
Patrimonio Netto e Utile Totale 109.805
( 9.056)
4. ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo
rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di
realizzazione dei prodotti. Tali costi sono totalmente contabilizzati a Conto Economico.
5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO
FINANZIARIO
In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle
informazioni già riportate nelle note al bilancio.
6. GOVERNO SOCIETARIO E ASSETTI PROPRIETARI
Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di
Autodisciplina delle società quotate.
Il Codice di Autodisciplina si rivolge a tutte le società con azioni quotate sul Mercato Telematico Azionario
gestito da Borsa Italiana e costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le
società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana.
L’adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di
Autodisciplina non è attualmente imposto da alcuna norma di legge: l’adesione agli standard e ai modelli
organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate
alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in
norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il
“Testo Unico della Finanza”), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il “Regolamento Emittenti”), nonché nel Regolamento dei
Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il “Regolamento di Borsa”) e nelle Istruzioni di Borsa con
riferimento specifico alle società ammesse alla negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.
24
Le società adottano il Codice con prevalenza della sostanza sulla forma e applicano le sue raccomandazioni
secondo il criterio del “comply or explain.
In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la “Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari”, precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state
effettivamente adottate dall’emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto
proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o
parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è
disponibile sul sito internet www.aeffe.com
.
7. AZIONI PROPRIE
Al 31 dicembre 2022 la Capogruppo possiede 8.937.519 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25,
ciascuna che corrispondono all’8,325% del suo capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2022 sono state
acquistate dalla Capogruppo 1.244.452 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 2.046.425.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società
controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si
precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di
attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle
caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28
luglio 2006, sono presentate nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE
In un contesto macroeconomico contrassegnato da numerose sfide, dove la notizia positiva è che ci stiamo
lasciando alle spalle la pandemia, siamo riusciti a chiudere l’esercizio 2022 con risultati piuttosto soddisfacenti,
e questo ci permette di affrontare il tema della sostenibilità in modo sempre più articolato e pervasivo a livello
di tutte le attività e funzioni.
In quanto parte di un contesto europeo, avvertiamo l’urgenza di affrontare il tema della Sostenibilità in modo
strutturato, essendo diventato già da qualche anno un obiettivo strategico anche per il nostro settore, come
emerso in diversi consessi ufficiali nazionali ed europei tra cui il Summit dell’EFA European Fashion Alliance-
che si è tenuto a Maspalomas nel giugno 2022, a cui abbiamo partecipato tramite le organizzazioni che ci
rappresentano a livello di settore, Camera Nazionale della Moda Italiana ed Altagamma in primis.
In questa sede, uno dei temi principali all’ordine del giorno è stato il “Green Deal” formulato dall’Unione
Europea nel 2019 dalla Presidente della Commissione Ursula von Der Leyen, che ha tra gli obiettivi la riduzione
delle emissioni di gas serra a cui anche il settore moda deve contribuire. Questi obiettivi, non più rinviabili, se
vogliamo assicurare un futuro alle nuove generazioni, hanno un riscontro anche a livello di ricerche
internazionali tra cui, ad esempio, quelle condotte da McKinsey (The State of Fashion 2022) in cui emerge che
il 43% della Generazione Zeta sostiene di voler privilegiare le aziende che hanno una solida reputazione in
termini di sostenibilità.
A livello aziendale, abbiamo gettato le basi per una transizione verso un modello di business più sostenibile
che si ispira ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’ONU nell’Agenda 2030. Più concretamente,
siamo partiti dall’introduzione di un codice etico già dal 2008 che guida l’agire aziendale a tutti i livelli e
manteniamo un solido rapporto con il territorio anche attraverso la nostra partecipazione ad iniziative di natura
sociale. Tra queste mi piace ricordare l’adesione all’iniziativa “Fashion Deserves the World” in collaborazione
con l’Agenzia ONU per i migranti ed i rifugiati (UNHCR) e il sostegno fornito all’associazione Pura Vida
(progetto ULDB). Altre iniziative che si sono concretizzate nel 2022 sono state l’aumento della produzione di
energia pulita grazie ad un nuovo impianto fotovoltaico installato in Pollini e diverse iniziative a livello di
prodotto.
25
Tuttavia, quello che ci accingiamo a realizzare a partire dal 2023 è l’introduzione di obiettivi di sostenibilità a
livello strategico per poi passare, sulla base di priorità, a obiettivi più specifici per singola area. Siamo già in
contatto con Re.Crea, consorzio costituito e coordinato da Camera Nazionale Della Moda Italiana che ci
permetterà di confrontarci per individuare le azioni da intraprendere per ridurre la produzione di rifiuti o
migliorarne il riuso, analizzare le aree migliorabili della filiera, valutare come gestire al meglio il fine vita dei
prodotti del tessile-abbigliamento oltre naturalmente ad incrementare l’uso di materiali eco-sostenibili o
rigenerati per la produzione delle nostre collezioni.
In altri termini, consapevoli delle responsabilità che abbiamo verso i nostri dipendenti e le diverse comunità
che interagiscono con la nostra azienda anche attraverso l’acquisto dei nostri prodotti, vogliamo continuare a
fare crescere una cultura ambientale e trasformare la sfida che ci attende in un’opportunità per rendere i
processi e le collezioni da noi prodotte più attraenti e più rispettose dell’ambiente.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2022.
10. L'INVASIONE RUSSA DELL'UCRAINA
La flebile attività economica mondiale e l’elevata incertezza geopolitica, soprattutto a causa dell’aggressione
ingiustificata della Russia all’Ucraina e alla sua popolazione, continuano a creare condizioni sfavorevoli alla
crescita dell’area dell’euro. Il Gruppo Aeffe per mitigare questa incertezza ha ridotto l’incidenza delle vendite
sul mercato russo-ucraino dal 2,6% del 2021 allo 2,0% del 2022.
11. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
In data 28 Aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha approvato il progetto di fusione per
incorporazione in Aeffe S.p.A. della controllata al 100% Velmar S.p.A.
Tale operazione si inquadra in un processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria finalizzato ad una
maggiore efficienza nella gestione delle attività del Gruppo e del loro coordinamento, attraverso la riduzione
dei livelli decisionali e la razionalizzazione delle sinergie del Gruppo stesso e il conseguente risparmio dei costi
relativi alla gestione societaria, contabile, fiscale ed amministrativa di Velmar S.p.A.
In data 28 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la fusione per incorporazione nella Società
della controllata al 100% Velmar S.p.A. Successivamente in data 20 dicembre 2022 è stato stipulato l’atto di
fusione per incorporazione nella Società Aeffe S.p.A. della controllata al 100% Velmar S.p.A. iscritto presso il
registro delle imprese di Rimini in data 28 dicembre 2022 al protocollo n. 85665/2022 del 23 dicembre 2022.
Gli effetti contabili e fiscali della fusione sono stati retrodatati al 1° gennaio 2022.
L’atto di fusione è a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet www.aeffe.com e sul sito
di stoccaggio autorizzato www.emarketstorage.com.
12. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO
In data 26 gennaio 2023, nell’ambito del processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria finalizzato
ad una maggiore efficienza nella gestione delle attività del Gruppo e del loro coordinamento, procedimento
iniziato con la fusione della controllata Velmar S.p.A., il Comitato Esecutivo, che sta studiando le ulteriori azioni
da portare avanti, ha proposto al Consiglio di Amministrazione di Aeffe di valutare e approfondire un progetto
finalizzato alla semplificazione e alla miglior gestione della struttura delle società italiane e estere del Gruppo;
in particolare, il Comitato esecutivo dovrà valutare tempi, opportunità e modi della possibile fusione in Aeffe
S.p.A. delle controllate italiane Moschino S.p.A., Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A., nonché
della razionalizzazione e fusione delle società presenti in territori esteri (Moschino France, Aeffe France, Fashoff
UK, Aeffe UK, Aeffe USA, Moschino USA) in modo che, per ogni paese straniero, sia presente una sola socie
controllata.
All’esito il Consiglio ha provveduto a conferire conseguente mandato al Comitato Esecutivo, per provvedere
agli adempimenti necessari alla valutazione della tempistica delle operazioni suddette e alla redazione dei
necessari progetti di fusione da presentare al Consiglio di Amministrazione.
26
13. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Valutiamo positivamente i risultati del 2022 e siamo particolarmente soddisfatti degli investimenti realizzati,
tra cui la finalizzazione del progetto di distribuzione diretta di Moschino in Cina, fiduciosi che le scelte
intraprese si rifletteranno nel medio termine in una progressione sia dei ricavi sia della redditività. Con
attenzione all’evoluzione del contesto di mercato e alle relative contingenze, il Gruppo è tuttora impegnato
nel rafforzamento dei piani di sviluppo dei marchi di proprietà sia a livello commerciale sia in termini di
ottimizzazione della struttura societaria ed organizzativa.
27
Prospetti contabili
Stato Patrimoniale Consolidato (*)
(Valori in unità di Euro)
Note
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Marchi
64.507.805
68.000.906
( 3.493.101)
Altre attività immateriali
1.513.335
865.511
647.824
Immobilizzazioni immateriali
(1)
66.021.140
68.866.417
( 2.845.277)
Terreni
17.123.494
17.123.494
-
Fabbricati
25.339.662
25.763.396
( 423.734)
Opere su beni di terzi
11.208.330
8.600.124
2.608.206
Impianti e macchinari
3.564.074
3.971.601
( 407.527)
Attrezzature
318.192
326.581
( 8.389)
Altre attività materiali
3.696.868
2.985.766
711.102
Immobilizzazioni materiali
(2)
61.250.620
58.770.962
2.479.658
Attività per diritti d'uso
(3)
110.566.821
85.961.940
24.604.881
Partecipazioni
(4)
39.197
30.069
9.128
Altre attività
(5)
199.911
1.565.654
( 1.365.743)
Imposte anticipate
(6)
13.894.621
15.164.461
( 1.269.840)
ATTIVITA' NON CORRENTI 251.972.310
230.359.503
21.612.807
Rimanenze
(7)
116.709.745
91.406.571
25.303.174
Crediti commerciali
(8)
62.850.576
50.034.112
12.816.464
Crediti tributari
(9)
12.987.118
6.636.204
6.350.914
Attività per derivati
(10)
-
-
-
Disponibilità liquide
(11)
21.657.539
31.306.566
( 9.649.027)
Crediti finanziari correnti
(12)
-
2.913.650
( 2.913.650)
Altri crediti
(13)
33.118.597
32.513.758
604.839
ATTIVITA' CORRENTI 247.323.575
214.810.861
32.512.714
TOTALE ATTIVITA' 499.295.885
445.170.364
54.125.521
Capitale sociale
24.606.247
24.917.359
( 311.112)
Altre riserve
109.460.106
110.437.855
( 977.749)
Utili/(perdite) esercizi precedenti
( 15.207.874)
( 27.320.768)
12.112.894
Risultato d'esercizio di gruppo
( 9.043.968)
12.126.006
( 21.169.974)
Patrimonio netto del gruppo
109.814.511
120.160.452
( 10.345.941)
Capitale e riserve di terzi
3.000
-
3.000
Risultato d'esercizio di terzi
( 12.052)
-
( 12.052)
Patrimonio netto di terzi
( 9.052)
-
( 9.052)
PATRIMONIO NETTO (14) 109.805.459
120.160.452
( 10.354.993)
Accantonamenti
(15)
2.371.370
1.758.142
613.228
Imposte differite
(7)
15.798.928
13.945.178
1.853.750
Fondi relativi al personale
(16)
3.551.239
4.478.746
( 927.507)
Passività finanziarie
(17)
159.276.843
153.049.045
6.227.798
Passività non finanziarie
(18)
1.634.539
1.120.371
514.168
PASSIVITA' NON CORRENTI 182.632.919
174.351.482
8.281.437
Debiti commerciali
(19)
88.596.138
78.690.149
9.905.989
Debiti tributari
(20)
4.385.845
4.447.875
( 62.030)
Passività per derivati
(10)
173.473
22.223
151.250
Passività finanziarie
(21)
94.204.084
49.916.035
44.288.049
Altri debiti
(22)
19.497.967
17.582.148
1.915.819
PASSIVITA' CORRENTI 206.857.507
150.658.430
56.199.077
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 499.295.885
445.170.364
54.125.521
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato
sono evidenziati nell’apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell’allegato I, oltre che nel commento alle singole voci
di bilancio, nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
28
Conto Economico Consolidato (*)
(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2022
%
2021
%
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23)
352.005.965
100,0%
324.592.143
100,0%
Altri ricavi e proventi
(24)
11.565.686
3,3%
8.521.078
2,6%
TOTALE RICAVI
363.571.651
103,3%
333.113.221
102,6%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
24.644.721
7,0%
( 17.639.882)
(5,4%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(25)
( 159.819.614)
(45,4%)
( 114.385.792)
(35,2%)
Costi per servizi
(26)
( 110.818.790)
(31,5%)
( 93.182.942)
(28,7%)
Costi per godimento beni di terzi
(27)
( 5.681.291)
(1,6%)
( 5.729.826)
(1,8%)
Costi per il personale
(28)
( 69.862.250)
(19,8%)
( 63.136.252)
(19,5%)
Altri oneri operativi
(29)
( 6.478.084)
(1,8%)
( 3.693.579)
(1,1%)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
(30)
( 34.336.237)
(9,8%)
( 26.176.056)
(8,1%)
Proventi/(Oneri) finanziari
(31)
( 5.015.984)
(1,4%)
( 2.850.400)
(0,9%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 3.795.878) (1,1%) 6.318.492
1,9%
Imposte
(32)
( 5.260.142)
(1,5%)
5.807.514
1,8%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 9.056.020) (2,6%) 12.126.006
3,7%
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie
12.052
0,0%
-
0,0%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO ( 9.043.968) (2,6%) 12.126.006
3,7%
Utile base per azione
(33)
( 0,092)
0,122
Utile diluito per azione
(33)
( 0,092)
0,122
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato
sono evidenziati nell’apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell’allegato II, oltre che nel commento alle singole voci
di bilancio, nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
Conto Economico Complessivo Consolidato
(Valori in unità di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Utile/(perdita) del periodo (A) ( 9.056.020) 12.126.006
Rimisurazione sui piani a benefici definiti
241.057
( 122.370)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
-
-
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
241.057
( 122.370)
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
( 109.052)
235.608
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere
602.328
969.893
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio
-
-
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
493.276
1.205.501
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 734.333
1.083.131
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) ( 8.321.687) 13.209.137
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: ( 8.321.687) 13.209.137
Soci della controllante
( 8.309.635)
13.209.137
Interessenze di pertinenza di terzi
( 12.052)
-
29
Rendiconto Finanziario Consolidato (*)
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 31.307
39.828
Risultato del periodo prima delle imposte
( 3.796)
6.318
Ammortamenti / svalutazioni
34.336
26.176
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
( 314)
( 207)
Imposte sul reddito corrisposte
( 2.199)
( 1.447)
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
5.016
2.850
Variazione nelle attività e passività operative
( 34.584)
14.964
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa (34) ( 1.541) 48.654
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
( 1.372)
( 396)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
( 7.465)
( 1.927)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
( 47.742)
( 1.678)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+)
( 9)
102
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento (35) ( 56.588) ( 3.899)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
( 1.299)
( 70.722)
Distribuzione dividendi della controllante
-
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
21.283
32.005
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
29.233
( 12.535)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
4.279
826
Proventi e oneri finanziari
( 5.016)
( 2.850)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria (36) 48.480
( 53.276)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 21.658
31.307
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario
Consolidato sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell’allegato III, oltre che nel commento
alle singole voci di bilancio, nella Nota “Operazioni con parti correlate”.
30
Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva da cash flow hedge
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risserva da conversione
Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Risultato d'esercizio di Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2020 25.044 70.144 ( 252) 49.756 7.901 7.607 ( 1.343) ( 2.502) 13.274 (21.397) 148.232 30.524 178.756
Destinazione utile/(perdita) 2020
-
-
-
( 21.028)
-
-
-
-
( 369)
21.397
-
-
-
Distribuzione dividendi della
Controllante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto azioni proprie
( 127)
( 810)
-
-
-
-
-
-
-
-
( 937)
-
( 937)
Totale utile/(perdita) complessiva al
2021
-
-
236
-
-
-
( 123)
970
-
12.126
13.209
-
13.209
Altre variazioni
-
-
-
( 118)
-
-
-
-
( 40.226)
-
( 40.344)
( 30.524)
( 70.868)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2021 24.917 69.334 ( 16) 28.610 7.901 7.607 ( 1.466) ( 1.532) (27.321) 12.126 120.160 - 120.160
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Riserva da cash flow hedge
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva da rimisurazione piani a
benefici definiti
Riserva da conversione
Utili/(perdite) esercizi precedenti
Risultato del periodo di Gruppo
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di Terzi
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 31 DICEMBRE 2021 24.917
69.334
( 16) 28.610
7.901
7.607
( 1.466) ( 1.532) ( 27.321) 12.126
120.160
0 120.160
Destinazione utile/(perdita) 2021
-
-
-
( 15.920)
-
-
-
-
28.046
( 12.126)
-
-
-
Distribuzione dividendi della Controllante
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto azioni proprie
( 311)
( 1.735)
-
-
-
-
-
-
-
-
( 2.046)
-
( 2.046)
Totale utile/(perdita) complessiva al 2022
-
-
( 109)
-
-
-
241
602
-
( 9.044)
( 8.310)
( 12)
( 8.322)
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
10
-
10
3
13
SALDI AL 31 DICEMBRE 2022 24.606
67.599
( 125) 12.690
7.901
7.607
( 1.225) ( 930) 735 ( 9.044) 109.814
( 9) 109.805
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Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
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www.ria-grantthornton.it
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Aeffe (il Gruppo), costituito
dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal conto
economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario
per l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più
significativi principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi
di cassa per l’esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards
adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.
38/05.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità
della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla società Aeffe S.p.A. (la Società) in conformità alle norme ai principi in
materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del
bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro
giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione
contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto, su
tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
Valutazione dei marchi Alberta Ferretti, Moschino e Pollini
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 include
tra le attività non correnti, i marchi Alberta Ferretti,
Moschino e Pollini (di seguito anche i marchi) per
un valore pari a 64,5 milioni di euro, considerati
beni immateriali a vita utile definita, ammortizzati
sistematicamente a quote costanti lungo il periodo
di vita utile, stimato in 40 anni.
Il principio contabile IAS 36 prevede che i marchi
siano sottoposti ad una verifica del valore
recuperabile in presenza di indicazioni di possibile
perdita di valore. Gli amministratori hanno ritenuto
il rapido incremento dei tassi di interesse registrato
dal mercato finanziario, che a sua volta ha
condizionato il tasso di attualizzazione da utilizzare
nel calcolo del valore d’uso di un’attività, un
indicatore di possibile perdita di valore dei marchi.
Pertanto, i marchi sono stati sottoposti a test di
impairment, al fine verificare il loro valore
recuperabile e confrontarlo con il valore contabile.
Per determinare il valore recuperabile dei marchi
oggetto di impairment test, il management ha
applicato il metodo dell’attualizzazione delle
royalties. Il metodo in esame consiste
nell’attualizzazione, per un periodo ritenuto
congruo, dei flussi di royalties che il mercato
sarebbe disposto a corrispondere (ovvero
corrisponde) al proprietario di un asset intangibile
per acquisirne la licenza d’uso.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alla
nota 1 e nel paragrafo “Principali stime adottate
dalla Direzione”.
Lo svolgimento del test di impairment comporta
valutazioni complesse che richiedono un elevato
grado di giudizio soggettivo. Per tali ragioni
abbiamo considerato la valutazione dei marchi un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione svolte, anche con il
coinvolgimento di esperti del network Grant
Thornton, hanno incluso:
l’analisi della ragionevolezza dei criteri di
ammortamento adottati;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment sui marchi;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del budget
economico 2023 del Gruppo Aeffe,
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data 26
gennaio 2023, da cui si desume il flusso di
cassa alla base dei test di impairment;
la comprensione delle stime effettuate dal
management sui flussi di cassa attesi per
gli esercizi 2024-2026, alla base dei test di
impairment;
la comprensione dei criteri di calcolo delle
royalties;
l’analisi della ragionevolezza del modello
del test di impairment, delle stime dei flussi
di cassa attesi e delle assunzioni utilizzate
dagli amministratori per determinare il
valore recuperabile dei marchi e le
eventuali perdite di valore;
l’esame dell’analisi di sensitività con
riferimento alle assunzioni chiave utilizzate
per i test di impairment, tra i quali il tasso
di interesse e il tasso di crescita;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione ai marchi e ai test
di impairment.
Valutazione delle rimanenze
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta all’aspetto
chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 include
tra le attività correnti, rimanenze pari a 116,7
milioni di euro, al netto di un fondo svalutazione di
20,4 milioni di euro.
La determinazione del fondo svalutazione
rimanenze rappresenta una stima contabile
complessa che richiede un elevato grado di
giudizio, in quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:
le caratteristiche del settore in cui il Gruppo
opera;
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e le capacità di
smaltimento nei canali di vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle rimanenze un aspetto chiave dell’attività di
revisione.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alla
nota 7 e nel paragrafo “Criteri di valutazione”.
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione dei processi aziendali, del
relativo ambiente informatico e dei controlli
rilevanti adottati dagli amministratori al fine
di determinare la valutazione delle
rimanenze e la messa in atto di controlli e
procedure per valutare l’efficacia operativa
dei controlli ritenuti rilevanti;
l’analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino nell’esercizio,
tenuto conto del ciclo di vita atteso delle
rimanenze, in base allanzianità delle
stesse e l’analisi del trend storico delle
vendite e della redditività per stagione;
la verifica, tramite analisi documentale e
discussione con le funzioni aziendali
coinvolte, della metodologia adottata ai fini
della determinazione del fondo
svalutazione, volta alla comprensione delle
assunzioni poste alla base delle dinamiche
attese di smaltimento delle merci;
la verifica della completezza e
dell’accuratezza della base dati utilizzata
dagli amministratori per il calcolo del fondo
svalutazione nonché la verifica
dell’accuratezza matematica adottata nel
calcolo dello stesso;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione alle rimanenze.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards
adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.
38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta
necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o
a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad
operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l’appropriatezza
dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.
Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio
consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della
capogruppo Aeffe S.p.A. o per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria del Gruppo.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e
l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si
intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile
svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore
significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non
intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi,
singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli
utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia),
abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta
la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta
a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro
giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al
rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non
intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni
intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile
allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un
giudizio sull’efficacia del controllo interno del Gruppo;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime
contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del
presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale
esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere
dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un’entità in
funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella
relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia
inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni
sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi
o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un’entità in
funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi
sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle
imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio
sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento
dell’incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione
sul bilancio consolidato.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione
contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno
identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento
italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla
nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di
salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono
stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell’esercizio in esame,
che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione
di revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014
L’assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l’incarico di revisione
legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31
dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5,
par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato
per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio consolidato al 31
dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un
giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML ed
è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Alcune informazioni contenute nelle note illustrative al bilancio consolidato quando estratte dal formato
XHTML in un’istanza XBRL, a causa di taluni limiti tecnici potrebbero non essere riportate in maniera
identica rispetto alle corrispondenti informazioni visualizzabili nel bilancio consolidato in formato XHTML.
Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell’art. 123-bis, comma 4, del
D.Lgs. 58/98
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Aeffe al 31 dicembre
2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un
giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella
relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98,
con il bilancio consolidato del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle
norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione
sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato
del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base
delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso
dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Dichiarazione ai sensi dell’art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. n. 254 del 30
dicembre 2016
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione
consolidata non finanziaria ai sensi del D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016. Abbiamo verificato l’avvenuta
approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione consolidata non finanziaria.
Ai sensi dell’art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254 del 30 dicembre 2016, tale dichiarazione è oggetto di
separata attestazione di conformità da parte di altro revisore.
Bologna, 29 marzo 2023
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
37
NOTE ILLUSTRATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso
la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.
Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello
internazionale, sia di proprietà come “Alberta Ferretti”, “Philosophy di Lorenzo Serafini”, “Moschino” e Pollini,
sia in licenza.
Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori
e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).
L’attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono
l’offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l’abbigliamento intimo e mare) e
calzature e pelletteria.
La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come socie per azioni e con sede sociale
in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata al segmento Euronext STAR Milan del
mercato Euronext Milan di Borsa Italiana.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all’allegato IV si
riportano i dati dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l.
redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.
Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota
di partecipazione del Gruppo in società collegate. È costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto
economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla
presente nota di commento.
Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte
delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati
nelle note che seguono.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E CRITERI DI REDAZIONE
In ottemperanza all’art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto
in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono
state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste
dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519
e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell’art. 114 comma 5
del TUF), dall’art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal
Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono
contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato
è stato redatto in conformità al principio del costo storico.
I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.
PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO
L’area di consolidamento al 31 dicembre 2022 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società
italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo
o comunque esercita un’influenza dominante.
Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili
utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.
38
Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell’integrazione globale. I criteri adottati per l’applicazione
di tale metodo sono principalmente i seguenti:
il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di
consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2022 a fronte
dell’assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla
data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle
partecipate e, per l’eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie
dell’IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l’avviamento
assoggettandolo invece a test di impairment;
vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di
credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute
fra società del Gruppo, al netto dell’eventuale effetto fiscale;
le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell’esercizio di competenza di terzi sono esposte in
apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
le Società acquisite nel corso dell’esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la
maggioranza.
Controllate
Le controllate sono le enti sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare,
direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un’entità al fine di ottenere i benefici
derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il
controllo fino alla data in cui il controllo cessa.
L’acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dellacquisto. Il costo dell’acquisizione
è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte
alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all’acquisizione. L’eventuale eccedenza del costo
dell’acquisizione, rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività e
passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.
Nel caso in cui la quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività
potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell’acquisizione, la differenza è rilevata
immediatamente a conto economico.
I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.
Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore
d’iscrizione delle attività e passività pari a quello g registrato nel bilancio consolidato.
Collegate
Una collegata è un’impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un’influenza notevole, ma non il
controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e
operative della partecipata.
I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato
utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la
vendita.
Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato
per le variazioni successive all’acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di
valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo
nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell’investimento netto
del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per
la copertura delle stesse. L’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla
Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla
data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L’avviamento è incluso nel valore di carico
39
dell’investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla
percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili
delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell’esercizio di acquisizione. Con
riferimento alle operazioni intercorse fra un’impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non
realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad
accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l’evidenza di una riduzione nel valore
dell’attività trasferita.
AREA DI CONSOLIDAMENTO
Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento)
di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al
31 dicembre 2022.
Società
Sede
Valuta
Cap. sociale
Part.diretta
Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
EUR
8.585.150
100%
Moschino S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
EUR
66.817.108
100%
Pollini S.p.A.
Gatteo (FC) Italia
EUR
6.000.000
100%
Pollini Retail S.p.A.
Gatteo (FC) Italia
EUR
5.000.000
100% (i)
Moschino Kids S.r.l.
Padernello di Paese (TV) Italia
EUR
10.000
70%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l.
Parigi (FR)
EUR
50.000
100%
Aeffe UK Ltd.
Londra (GB)
GBP
310.000
100%
Aeffe USA Inc.
New York (USA)
USD
600.000
100%
Aeffe Germany G.m.b.h.
Metzingen (DE)
EUR
25.000
100%
Aeffe Spagna S.l.u.
Barcelona (E)
EUR
320.000
100%
Aeffe Netherlands B.V.
Rotterdam (NL)
EUR
25.000
100%
Pollini Suisse S.a.g.l.
Chiasso (CH)
CHF
20.000
100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h.
Vienna (A)
EUR
35.000
100% (i)
Fashoff UK Ltd.
Londra (GB)
GBP
1.550.000
100% (ii)
Moschino Korea Ltd.
Seoul (ROK)
KRW
6.192.940.000
100% (ii)
Moschino France S.a.r.l.
Parigi (FR)
EUR
50.000
100% (ii)
Moschino USA Inc.
New York (USA)
USD
10.000
100% (ii)
Bloody Mary Inc.
New York (USA)
USD
100.000
100% (ii)
Moschino Asia Pacific Ltd.
Hong Kong (HK)
HKD
500.000
100% (ii)
Moschino Shanghai Ltd
Shanghai (CN)
CNY
17.999.960
100% (iii)
Note (dettaglio partecipazioni indirette):
(i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
(ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
(iii) detenuta al 100% da Moschino Kids S.r.l..
Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:
a) chiusura Divè S.a.;
b) chiusura Aeffe Japan Inc.;
c) chiusura Moschino Japan Ltd.;
d) costituzione Aeffe Netherland BV:
e) costituzione Moschino Kids Srl;
f) fusione per incorporazione di Velmar S.p.A. in Aeffe S.p.A..
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VALUTA ESTERA
Valuta funzionale e moneta di presentazione
Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale,
ovvero la valuta dell’area economica prevalente in cui l’entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto
in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.
Operazioni e saldi in valuta estera
Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore
alla data dell’operazione. Le attività e passivi monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso
di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di tali operazioni o
dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non
monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla
data in cui il fair value era stato determinato.
Bilanci delle società estere
I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall’Euro sono convertiti in Euro utilizzando le
seguenti procedure:
(i) attività e passività, inclusi l’avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono
convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;
(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data
delle operazioni;
(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla
dismissione di una società estera, l’importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale
società estera viene rilevato nel conto economico.
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società
incluse nell’area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.
Descrizione delle valute
Cambio puntuale
Cambio medio
Cambio puntuale
Cambio medio
31 dicembre 2022
2022
31 dicembre 2021
2021
Dollaro di Hong Kong
8,3163
8,2451
8,8333
9,1932
Renminbi Cinese
7,3582
7,0788
7,1947
7,6282
Dollaro USA
1,0666
1,0530
1,1326
1,1827
Sterlina britannica
0,8869
0,8528
0,8403
0,8596
Yen Giapponese
140,6600
138,0274
130,3800
129,8767
Won Sudcoreano
1.344,0900
1.358,0700
1.346,3800
1.354,0600
Franco Svizzero
0,9847
1,0047
1,0331
1,0811
SCHEMI DI BILANCIO
Nell’ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e
patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività
e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi
per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l’esposizione del rendiconto
finanziario è utilizzato lo schema “indiretto”.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di
bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di
Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere
la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria
sono coerenti con quelli applicati per la redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, tenuto anche
conto di quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle
interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2022.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dalla Unione
Europea, applicabili dal 1 gennaio 2022:
- amendments to IFRS 3 Business Combinations, volte a completare l’aggiornamento dei riferimenti
al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile, fornire chiarimenti circa i
presupposti per la rilevazione alla data di acquisizione di fondi, passività potenziali e/o passività per tributi
assunti nell’ambito di un’operazione di business combination, nonché ad esplicitare quando le attività
potenziali non possono essere rilevate nell’ambito di una business combination;
- amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment, al fine di chiarire che i ricavi derivanti dalla
vendita di beni prodotti da un impianto prima che lo stesso sia entrato in marcia commerciale siano imputati
a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione;
- amendments to IAS 37 Priovisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets, al fine di chiarire
la modalità di determinazione dell’eventuale onerosità di un contratto;
- annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption
of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli
Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dall’Unione Europea
e non adottati nella predisposizione del presente bilancio :
- amendments to IFRS 17 Insurance Contracts: Il nuovo standard stabilisce i principi per la rilevazione,
la valutazione, la presentazione e l’informativa dei contratti assicurativi nell’ambito dei principi contabili
internazionali IAS/IFRS. L’obiettivo dell’IFRS 17 è garantire che un’entità fornisca informazioni rilevanti che
rappresentino fedelmente tali contratti. Queste informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio una base
per valutare l’effetto che i contratti assicurativi hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati finanziari e sui
flussi finanziari dell’entità. L’IFRS 17 è stato emesso nel mese di maggio 2017 e si applica agli esercizi annuali
che iniziano il o dopo il 1°gennaio2023;
- amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current
or Noncurrent”. Il documento ha l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o
lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un’applicazione
anticipata;
- amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a
Single Transaction. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune
operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di
smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione
anticipata.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte
al controllo dell’impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni
immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di aggregazioni d’imprese corrisponde
al fair value), pari al prezzo pagato per l’acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di
preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute
per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano
a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore,
secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali
successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri
42
dell’immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico
nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non
sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi
per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment,
sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni
immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
Avviamento
L’avviamento derivante dall’acquisizione di una controllata o di un’entità a controllo congiunto rappresenta
l’eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell’attività,
passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell’entità a controllo congiunto alla data di
acquisizione. L’avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito
perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono
successivamente ripristinate.
In caso di cessione di un’impresa controllata o di un’entità a controllo congiunto, l’ammontare non ancora
ammortizzato dell’avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o
minusvalenza da alienazione.
Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata
ecceda il costo dell’acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.
Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell’acquisto in base ad eventi futuri, la
stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell’acquisizione se la rettifica appare probabile e l’importo
può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica
all’avviamento.
Al 31 dicembre 2022, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.
Marchi
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il
periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l’utilizzo.
L’applicazione dell’IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali
intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia
estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell’acquisto delle
partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.
Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte
effettuate da altri operatori del settore e nell’ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita
utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a
scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con
la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l’esperienza già
consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
Altre immobilizzazioni immateriali
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate
in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
Categoria
%
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno
33%
Marchi
2,5%
I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2022, il Gruppo non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
43
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di
produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo
sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di
aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in
cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in
relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto,
incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato
allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter
scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell’unica categoria “terreni e fabbricati” e, come tale,
sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della
nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
Categoria
%
Fabbricati industriali
2%
Macchinari e Impianti
12,5%
Impianti fotovoltaici
9%
Attrezzature industriali e commerciali
25%
Macchine elettroniche
20%
Mobili e arredi
12%
Autoveicoli
20%
Autovetture
25%
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l’allestimento e l’ammodernamento
della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà
(e, comunque, strumentali all’attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del
contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta
inferiore.
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile
che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali
manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di
manutenzione sono rilevati nel conto economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l’IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L’IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa dei leasing
(contratti che danno il diritto all’utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti
di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing
finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari
contratti di leasing relativi ad attività di “scarso valore/low value assets” (ad esempio i personal computer,
fotocopiatrici,…) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza entro
i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte dei
pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta il
44
diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d’uso). I locatari devono
contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto
d’uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad
esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del
leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il
locatario riconosce generalmente l’importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica
del diritto d’uso dell’attività. Il principio non prevede, invece, modifiche significative per i locatori.
Perdite di valore (Impairment) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre
l’esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e
materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello
recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e altre
attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di
possibile perdita di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di
un’attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività
viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il
valore d’uso. Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro
e dei rischi correlati all’attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al
termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario
autonomo, viene individuata l’unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a
cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
L’incremento dei tassi di interesse di mercato, che nel corso dell'esercizio ha condizionato il tasso di
attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso di un'attività riducendone il valore recuperabile
dell'attività stessa, è da ritenere un evento straordinario che quindi richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attivisopra menzionate possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, sulla base del quale i flussi di cassa sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalties
applicata all’ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare, per un periodo di tempo pari alla vita
utile residua. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%). Per la valutazione 2022,
i flussi di casa attesi e i ricavi derivano per l’esercizio 2023 dal Budget di Gruppo 2023 approvato dal CdA in
data 26 gennaio 2023 e per gli esercizi 2024-2026 dalle stime dal management coerenti con i piani di sviluppo
attesi. Il tasso g di crescita utilizzato è stato pari allo 0%. Come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio
del capitale (WACC) pari a 8,40% (6,50% quello al 31/12/2021).
Peraltro, il Gruppo ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di
evidenziare gli effetti prodotti sul “valore d’uso” da un ragionevole cambiamento degli assunti di base (WACC,
tassi di crescita).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli
marchi all’interno del range di valori determinati per il relativo valore recuperabile.
Infine, il Gruppo ha effettuato un’analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d’uso e delle
attività immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) che hanno evidenziato
indicatori di impairment ricollegabili allincremento dei tassi.
In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile, calcolato come maggiore tra fair value
e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore netto contabile (“carrying
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amount”). Per la valutazione 2022, i flussi di cassa attesi e i ricavi derivano per l’esercizio 2023 dal Budget di
Gruppo 2023 approvato dal CdA in data 26 gennaio 2023 e per gli esercizi successivi, corrispondenti alla durata
dei contratti di affitto, dalle stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi.
Dall’analisi effettuata è emersa una svalutazione per impairment di Euro 650 migliaia relative ad un negozio
che, nel contesto attuale, ha manifestato trigger events, evidenziando, sulla base delle previsioni economico
finanziarie formulate dal Management, la parziale non recuperabilità degli investimenti effettuati.
Ripristini di valore
Il ripristino di valore di un’attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il
successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è
verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un’indicazione che la perdita
di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore
recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore
contabile dell’attività al proprio valore recuperabile. Quest’ultimo non deve essere superiore al valore contabile
che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata
alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento.
Investimenti (Partecipazioni)
Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono
valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata
alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le
altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il
valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione
effettuata.
Attività destinate alla dismissione (held for sale)
In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con
un’operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l’attività (o gruppo in
dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a
condizioni, che sono d’uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita
deve essere altamente probabile. L’attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore
tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall’IFRS 5.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni
che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e
stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine
che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato.
Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità
varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di
realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dellattività al netto
dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni
esterne, nonc tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili
ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
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Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibililiquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti
ad alta liquidi acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle
disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Accantonamenti
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o
probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di
sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un’obbligazione
legale o implicita che determini l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l’adempimento della
stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell’ammontare. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante,
gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione
stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro
e dei rischi specifici connessi alla passività.
Benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile
ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto
economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L’obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando
il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di
transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Debiti finanziari
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione
direttamente attribuibili.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti
per l’operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l’eventuale
differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso
di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di
differire l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine
viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle
azioni acquistate e in un’apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Contributi in conto capitale e in conto esercizio
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la
società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti.
Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta
rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta
deduzione del costo correlato.
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Strumenti finanziari derivati
Le caratteristiche fondamentali degli strumenti finanziari derivati sono esposte nel paragrafo Strumenti
finanziari derivati (Nota 11). Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per la copertura dei rischi legati
all’esposizione in valuta derivanti dalla propria attività operativa, senza alcuna finalità speculativa o di trading.
La contabilizzazione delle operazioni su derivati, essendo queste riferibili ad un rischio legato alla variabilità
dei cash flow attesi (forecast transaction), avviene secondo le regole del cash flow hedge. Le regole dell’hedge
accounting prevedono la rilevazione nello stato patrimoniale dei derivati al loro fair value;
la registrazione delle variazioni di fair value differisce a seconda della tipologia di copertura alla data di
valutazione:
per i derivati che risultano a copertura di operazioni attese (i.e. cash flow hedge), le variazioni del fair value
sono imputate direttamente alla apposita riserva di patrimonio netto, eccetto per la quota di variazione relativa
alla parte inefficace della copertura che viene imputata a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari; le
differenze di fair value grilevate direttamente nella apposita riserva di patrimonio netto sono interamente
imputate a conto economico, a rettifica dei margini operativi, al momento della rilevazione delle
attività/passività relative alle poste coperte;
per i derivati che risultano a copertura di attività e passività iscritte a bilancio (i.e. fair value hedge), le
differenze di fair value sono interamente imputate a conto economico, tra i proventi e oneri finanziari. In
aggiunta, si provvede a rettificare il valore della posta coperta (attività/passività) per la variazione di valore
imputabile al rischio coperto, utilizzando come contropartita la voce proventi e oneri finanziari.
Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei
ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la
distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente, sia per la distribuzione retail quando il bene viene
venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente all'esportazioni di beni il controllo può essere trasferito in
varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un
limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del
ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle Roylalties, convenute, in base ad una
percentuale prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time",
quindi nel momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.
La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia
di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il
trasferimento del controllo con diritto di reso. Essendo operazioni infragruppo non impattano sul bilancio
consolidato in quanto elise.
Relativamente al riconoscimento delle Royalties queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato
netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita
della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La
quota restante da spesare a conto economico nell’esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura
pertanto tra le altre attività correnti.
Proventi e oneri finanziari
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi
maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo (principalmente scoperti di conto
corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di
interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
48
Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di
approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo
dell’interesse effettivo.
Imposte
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte
sul reddito dell’esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o,
qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell’esercizio rappresentano l’onere fiscale determinato utilizzando
le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di
riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori
considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà
nei successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per
effetto dell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell’esercizio in esame ma che potranno essere
dedotti negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito
imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote
d’imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si
riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del
bilancio.
L’effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico
nell’esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per
la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è calcolato
dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in
circolazione.
Principali stime adottate dalla Direzione
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente
bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla
situazione economica e patrimoniale del Gruppo.
Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
AI fini della verifica di un’eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha
adottato la metodologia già descritta al paragrafo “Perdite di valore delle attività”.
49
IFRS 16
La transizione all’IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di
alcune policy contabili e l’utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:
Lease term: l’identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal
momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano
significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo
al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l’utilizzo di assunzioni. Il
Gruppo infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo
e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di
rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l’esistenza o meno di significativi
disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell’IFRS 16.
In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell’IFRS
16. L’applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima
sull’essere ragionevolmente certo l’esercizio dell’opzione, ha comportato che, per i contratti di durata
annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata media di dieci anni,
basando tale scelta sull’evidenza storica mentre negli altri casi se è solo il Gruppo a poter esercitare
l’opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi
sull’evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo
periodo.
Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo,
non è presente un tasso di interesse implicito, il Gruppo ha calcolato un tasso incrementale di
indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). Al fine di determinare l’IBR da utilizzare per
l’attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, il Gruppo ha identificato ogni Paese come un
portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come il tasso di uno
strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse
scadenze contrattuali. L’IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%, mentre
l’IBR medio ponderato al 31/12/22 ammonta al 2,36%.
Attività per diritto d’uso: il Gruppo rileva le attività per diritto d’uso alla data di inizio del contratto di
locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per diritto d’uso che
rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio.
Le attività per diritto d’uso sono misurate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato, delle perdite
per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della passività per leasing.
Il costo delle attività per diritto d’uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing,
costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di
decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che il Gruppo non sia ragionevolmente
certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d’uso sono
ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato.
Il valore della attività per diritto d’uso è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore. Il
valore dell’attività per diritto d’uso comprende il valore dei key money che vengono ammortizzati
linearmente con il relativo diritto d’uso. Il valore dei Key money è sottoposto a test di impairment per
rilevarne eventuali perdite di valore.
Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, il Gruppo rileva la passività per leasing
misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri
includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che
dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede il Gruppo dovrà pagare a titolo di garanzie
del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se
il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità di risoluzione del
leasing, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili,
che non dipendono da un indice o tasso, ma che per il Gruppo dipendono principalmente dal volume
delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi.
Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, il Gruppo utilizza l’Incrementale Borrowing rate (IBR)
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alla data di inizio del contratto. Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi
e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto
di modifiche ai termini del contratto.
Short term lease e low value assets lease: il Gruppo si avvale dell’esenzione dall’applicazione dell’IFRS
16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di
valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto
economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività
per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il
diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36. I Key money
(CGU) vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola
attività per il diritto d’utilizzo) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key
performance indicators:
- piani di dismissione;
- indicatori di performance inferiori alle aspettative;
- perdite operative.
L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:
- calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per
leasing;
- calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
- calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
- confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del
valore contabile della passività per leasing.
Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo.
Marchi
In ottemperanza al principio IAS 36, i marchi sono sottoposti a una verifica del valore recuperabile in presenza
di indicazioni di possibile perdita di valore.
L’incremento dei tassi è da ritenere un evento straordinario che richiede valutazioni in relazione al rischio che
i valori contabili dei marchi possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, sulla base del quale i flussi di cassa sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalties
applicata all’ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare, per un periodo di tempo pari alla vita
utile residua. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%). Per la valutazione 2022,
i flussi di casa attesi e i ricavi derivano per l’esercizio 2023 dal Budget di Gruppo 2023 approvato dal CdA in
data 26 gennaio 2023 e per gli esercizi 2024-2026 dalle stime dal management coerenti con i piani di sviluppo
attesi. Il tasso g di crescita utilizzato è stato pari allo 0%. Come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio
del capitale (WACC) pari a 8,40% (6,50% quello al 31/12/2021).
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell’ambito
dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
Il tasso d’inflazione previsto è pari al 2,30%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,63%;
Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,225%;
E’ previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe
Retail S.p.A., dell’8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per la Società Pollini
S.p.A..
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Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di
clientela:
Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,63%.
ALTRE INFORMAZIONI
Informativa per settore
All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme
di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area
geografica (settore geografico). In particolare, all’interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di
attività:
(i) divisione prêt-à-porter;
(ii) divisione calzature e pelletteria.
In ottemperanza a quanto disposto dall’IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato
ai “Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore”.
Gestione del rischio finanziario
I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
- rischio di liquidità;
- rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
- rischio di credito.
Rischio di liquidità e di mercato
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è
svolta a livello di tesoreria centralizzata. sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed
approvate dall’Amministratore Delegato.
L’obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
(i) Rischio di liquidità:
Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell’ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una
struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere
un’elevata solidità patrimoniale.
Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.
Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve
e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini e da
Moschino.
(ii) Rischio di cambio:
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio
sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali
dell’impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso
all’andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di
cambio l’apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a
termine.
(iii) Rischio di tasso:
Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai
debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile
espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
52
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso
EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di
finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.
Al 31 dicembre 2022 un’ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte
le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente
diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 182 migliaia su base annua (Euro 42 migliaia al 31
dicembre 2021).
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a
contratti derivati interest rate swap che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del
31 dicembre 2022 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
(iv) Rischio di prezzo
Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di
oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Rischio di credito
Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i
clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro
classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che l’importo delle
posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere
valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L’attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla
raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all’attivazione, in cui viene
riconosciuto un fido e viene supervisionata l’evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una
valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L’attivazione del cliente è subordinata
alla completezza dei dati sovra citati e all’approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell’Ufficio
Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative
(anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione
del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente
viene sottoposta all’approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all’anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente
dall’Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido
concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l’impossibilità di effettuare forniture al cliente
inadempiente. Per i crediti di fascia “superiore ai 90 giorni”, vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo
legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:
a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due
settimane dalla conferma dell’ordine;
b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito da anticipo,
vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.
La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 48.529 migliaia al 31 dicembre 2022,
rappresenta il 77% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in aumento rispetto al 64% dell’esercizio
precedente.
53
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare
un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l’esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna
categoria dei crediti di seguito indicati:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Crediti commerciali
62.851
50.034
12.817
25,6%
Altri crediti correnti
33.119
32.514
605
1,9%
Altre attività
200
1.566
( 1.366)
(87,2%)
Totale 96.170
84.114
12.056
14,3%
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le “Altre attivi”, alla nota 8 per i
“Crediti commerciali” e alla nota 13 per gli “Altri crediti correnti”.
Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta
un’approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2022, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 14.322 migliaia di Euro
(18.068 migliaia di Euro nel 2021). La composizione per scadenza è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Fino a 30 giorni
4.477
5.777
( 1.300)
(22,5%)
31 - 60 giorni
2.668
4.697
( 2.029)
(43,2%)
61 - 90 giorni
2.346
3.149
( 803)
(25,5%)
Superiore a 90 giorni
4.831
4.445
386
8,7%
Totale 14.322
18.068
( 3.746) (20,7%)
La variazione dell’anno è in linea con l’incremento dei crediti commerciali.
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.
Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il
metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono
i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano
impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che
sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è
solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o
meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano
rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide
equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a
interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione
operativa.
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall’attività
operativa, di investimento e di finanziamento:
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono connessi
principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo
indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell’esercizio non
hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);
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(ii) flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente perché
essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi
e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano
la modificazione dell’entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.
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COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
1. Immobilizzazioni immateriali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Marchi
Altre
Totale
Saldo al 31.12.20 71.494
995
72.489
Incrementi
-
396
396
- incrementi per acquisti
-
396
396
- incrementi per aggregazioni aziendali
-
-
-
Decrementi
-
-
-
Diff. di traduzione / Altre variazioni
-
-
-
Ammortamenti del periodo
( 3.493)
( 526)
( 4.019)
Saldo al 31.12.21 68.001
865
68.866
Incrementi
-
1.362
1.362
- incrementi per acquisti
-
1.362
1.362
- incrementi per aggregazioni aziendali
-
-
-
Decrementi
-
19
19
Diff. di traduzione / Altre variazioni
-
( 8)
( 8)
Ammortamenti del periodo
( 3.493)
( 725)
( 4.218)
Saldo al 31.12.22 64.508
1.513
66.021
La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti principali variazioni:
incrementi, pari a Euro 1.362 migliaia, principalmente relativi a software;
ammortamenti dell’esercizio pari a Euro 4.218 migliaia.
Marchi
La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”, “Moschino e Pollini”). Il valore
è così suddiviso tra i differenti marchi:
(Valori in migliaia di Euro)
Vita residua del marchio
espressa in anni
31 dicembre
31 dicembre
2022
2021
Alberta Ferretti
20
2.520
2.646
Moschino
22
36.060
37.987
Pollini
18
25.928
27.368
Totale 64.508
68.001
Key money
Contestualmente all’applicazione dell’IFRS 16 e per dare una rappresentazione più veritiera e corretta è stato
modificato il piano di ammortamento dei Key Money facendoli rientrare nei diritti d’uso di attività in quanto
rappresentano costi diretti iniziali del locatario. Il cambiamento di stima (Vita Utile) è stato fatto in modo
prospettico comportando una variazione non significativa.
Altre
56
La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d’uso software.
2. Immobilizzazioni materiali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Totale
Saldo al 31.12.20 17.123
26.730
10.202
3.810
351
3.442
61.658
Incrementi
-
343
754
106
64
609
1.876
Decrementi
-
-
-
-
-
( 35)
( 35)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
-
( 699)
74
699
-
12
86
Ammortamenti del periodo
-
( 611)
( 2.430)
( 643)
( 88)
( 1.042)
( 4.814)
Saldo al 31.12.21 17.123
25.763
8.600
3.972
327
2.986
58.771
Incrementi
-
78
5.290
434
97
1.831
7.730
Decrementi
-
256
( 166)
( 122)
( 10)
( 221)
( 263)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
-
-
( 7)
-
-
4
( 3)
Ammortamenti del periodo
-
( 757)
( 2.508)
( 720)
( 96)
( 903)
( 4.984)
Saldo al 31.12.22 17.123
25.340
11.209
3.564
318
3.697
61.251
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:
Incrementi per nuovi investimenti per Euro 7.730 migliaia. Essi si riferiscono principalmente a opere su
beni di terzi, all’acquisto di impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
Decrementi al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 263 migliaia.
Decrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 3 migliaia.
Ammortamenti per Euro 4.984 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo
aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione
Immobilizzazioni materiali all’interno dei criteri di valutazione).
3. Attività per diritti d’uso
La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d’uso per l’esercizio chiuso al 31
dicembre 2022:
(Valori in migliaia di Euro)
Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 31.12.20 99.521
248
703
100.472
Incrementi
3.526
150
614
4.290
Decrementi
( 3.382)
-
-
( 3.382)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
770
-
-
770
Ammortamenti del periodo
( 15.655)
( 154)
( 379)
( 16.188)
Saldo al 31.12.21 84.780
244
938
85.962
Incrementi
49.396
1.377
428
51.201
Decrementi
( 3.736)
-
( 20)
( 3.756)
Diff. di traduzione / Altre variazioni
( 353)
-
-
( 353)
Ammortamenti del periodo
( 21.507)
( 468)
( 512)
( 22.487)
Saldo al 31.12.22 108.580
1.153
834
110.567
57
La voce Fabbricati include Attività per diritto d’uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in
misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici e altri spazi. Gli incrementi sono legati a nuovi contratti
d’affitto relativi all’apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti,
principalmente nel mercato italiano, europeo e cinese. La riclassifica di attività immateriali attribuibili ai singoli
punti vendita all'interno delle attività d'uso, in sede di "transition" al 01/01/2019 è stata pari a 23,6 milioni di
euro. Al 31 dicembre 2022 tale valore ammonta a 13,3 milioni di euro Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha
formalizzato un impairment test con le modalità descritte in precedenza nel paragrafo “IFRS 16”. In particolare
per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile è stato calcolato come maggiore tra fair value e valore
d’uso della relativa Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto (“carrying
amount”). Per la valutazione 2022, i flussi di cassa attesi e i ricavi sono basati sul Budget 2023 (approvato in
CdA) e sulle stime del management per gli anni successivi, coerentemente con la durata dei contratti di affitto.
Il discount rate utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa è pari al WACC di Gruppo (8,40%).
Dall’analisi effettuata è emersa una svalutazione per impairment di Euro 650 migliaia relative ad un negozio
che, nel contesto attuale, ha manifestato trigger events, evidenziando, sulla base delle previsioni economico
finanziarie formulate dal Management, la parziale non recuperabilità degli investimenti effettuati.
4. Investimenti (Partecipazioni)
La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.
5. Altre attività
La voce include crediti a lungo termine di natura non finanziaria.
6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti
Debiti
31 dicembre
31 dicembre
31 dicembre
31 dicembre
2022
2021
2022
2021
Beni materiali
5
2
( 17)
( 17)
Attività immateriali
3
14
( 144)
( 144)
Accantonamenti
3.997
5.146
( 6)
( 6)
Oneri deducibili in esercizi futuri
636
1.478
( 17)
( 18)
Proventi tassabili in esercizi futuri
-
-
( 138)
( 192)
Perdite fiscali portate a nuovo
1.963
1.477
-
-
Altre
3.555
2.603
( 1.313)
( 1.077)
Imposte da passaggio IAS
3.736
4.444
( 14.164)
( 12.491)
Totale 13.895
15.164
( 15.799) ( 13.945)
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell’esercizio è illustrata nella tabella seguente:
58
(Valori in migliaia di Euro)
Saldo iniziale
Differenze di
traduzione
Rilevate a conto
economico
Altro
Saldo finale
Beni materiali
( 15)
-
3
-
( 12)
Attività immateriali
( 130)
-
( 11)
-
( 141)
Accantonamenti
5.140
7
( 1.156)
-
3.991
Oneri deducibili in esercizi futuri
1.460
2
( 843)
-
619
Proventi tassabili in esercizi futuri
( 192)
-
54
-
( 138)
Perdite fiscali portate a nuovo
1.477
( 20)
3.723
( 3.217)
1.963
Altre
1.526
( 2)
731
( 13)
2.242
Imposte da passaggio IAS
( 8.047)
12
( 2.271)
( 122)
( 10.428)
Totale 1.219
( 1) 230
( 3.352) ( 1.904)
La variazione in diminuzione pari a Euro 3.352 migliaia della colonna “Altro” si riferisce sostanzialmente alla
parziale compensazione del debito per IRES dell’esercizio generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza
dell’adesione delle società controllate al consolidato fiscale con il credito per imposte anticipate maturato in
alcune società del Gruppo.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l’esigenza dei presupposti
di recuperabilità futura di tali attività.
ATTIVITA’ CORRENTI
7. Rimanenze
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Materie prime, sussidiarie e di consumo
10.956
9.309
1.647
17,7%
Prodotti in corso di lavorazione
7.169
6.668
501
7,5%
Prodotti finiti e merci
98.569
75.393
23.176
30,7%
Acconti
16
37
( 21)
(56,8%)
Totale 116.710
91.407
25.303
27,7%
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione
delle collezioni primavera/estate 2023, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni
autunno/inverno 2022, primavera/estate 2023 e il campionario dell’autunno/inverno 2023.
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2021
2022
Fondo svalutazione magazzino
( 22.660)
( 3.662)
5.930
( 20.392)
Totale ( 22.660) ( 3.662) 5.930
( 20.392)
Il valore delle rimanenze è già indicato al netto del fondo obsolescenza pari a Euro 20.392 migliaia. Il fondo
obsolescenza riflette la miglior stima effettuata dal management sulla base della ripartizione per anno e
stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall’esperienza passata delle vendite
attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita.
59
8. Crediti commerciali
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Crediti verso clienti
66.218
53.761
12.457
23,2%
(Fondo svalutazione crediti)
( 3.367)
( 3.727)
360
(9,7%)
Totale 62.851
50.034
12.817
25,6%
Al 31 dicembre 2022 i crediti commerciali sono pari a Euro 66.218 migliaia, con un incremento del 23,2%
rispetto al loro valore al 31 dicembre 2021. Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi
il loro fair value.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati
disponibili e, in generale, sulla base dell’andamento storico.
Il prospetto seguente riporta i movimenti dell’esercizio del fondo svalutazione crediti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2021
2022
Fondo svalutazione crediti
3.727
996
( 1.356)
3.367
Totale 3.727
996
( 1.356) 3.367
9. Crediti tributari
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
IVA
7.018
2.086
4.932
236,4%
IRES
2.731
2.776
( 45)
(1,6%)
IRAP
699
452
247
54,6%
Erario c/ritenute
5
-
5
n.a.
Altri crediti tributari
2.534
1.322
1.212
91,7%
Totale 12.987
6.636
6.351
95,7%
Al 31 dicembre 2022 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro
12.987 migliaia. La variazione di Euro 6.351 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021 è dovuta principalmente
all’incremento del credito IVA e del credito di imposta per ricerca e sviluppo.
10. Attività e Passività per derivati
Il Gruppo AEFFE, caratterizzato da una importante presenza nei mercati internazionali, è esposto al rischio di
cambio principalmente per gli acquisti della controllata Pollini in dollari americani (USD). Il Gruppo sottoscrive
dei contratti derivati di acquisto di valuta (USD) a termine (Forward) con primari istituti di credito a copertura
del suddetto rischio.
Tali contratti sono posti in essere a copertura di una determinata percentuale di volumi di acquisti in USD
attesi. Alla data di chiusura del bilancio, l'ammontare nozionale dei contratti a termine di valuta stipulati è pari
60
a USD 25.500 migliaia (USD 23.400 migliaia al 31/12/2021). Tutti i contratti aperti al 31/12/2022 scadranno nel
corso dell'anno 2023.
Di seguito si riepiloga la composizione degli strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2022 e al 31
dicembre 2021 con indicazione dei rispettivi valori contabili, correnti e non correnti, riferiti al fair value e al fair
value della riserva di cash flow hedge, quest'ultima esposta al netto del relativo effetto fiscale differito:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2022
2021
Attività Passività
Hedging
Reserve
Attività Passività
Hedging
Reserve
Contratti forward per rischio cambio cash flow
hedge
-
-
-
-
-
-
TOTALE NON CORRENTE
-
-
-
-
-
-
Contratti forward per rischio cambio cash flow
hedge
-
( 173) ( 125) -
( 349) ( 252)
TOTALE CORRENTE
-
( 173)
( 125)
-
( 349)
( 252)
La riserva di cash flow hedge relativa ai contratti forward a copertura del rischio di cambio sulle valute è
negativa per Euro 125 migliaia al netto del relativo effetto fiscale (Euro +48 migliaia).
Il trasferimento nel conto economico 2022 dell'effetto delle operazioni di copertura sul rischio di cambio è
stato pari a Euro 652 migliaia portati a decremento dei costi.
11. Disponibilità liquide
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Depositi bancari e postali
21.131
30.674
( 9.543)
(31,1%)
Assegni
27
30
( 3)
(10,0%)
Denaro e valori in cassa
500
603
( 103)
(17,1%)
Totale 21.658
31.307
( 9.649) (30,8%)
La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti
con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa
rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
Il decremento delle disponibilità liquide registrato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022 rispetto
all’esercizio precedente è di Euro 9.649 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto
finanziario.
12. Crediti finanziari
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Crediti Finanziari
-
2.914
( 2.914)
(100,0%)
Totale -
2.914
( 2.914) (100,0%)
61
La voce si è decrementata per l’incasso del credito finanziario verso la controllata Aeffe USA.
13. Altri crediti
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Crediti per costi anticipati
27.559
26.249
1.310
5,0%
Acconti per royalties e provvigioni
15
25
( 10)
(40,0%)
Acconti da fornitori
130
321
( 191)
(59,5%)
Ratei e risconti attivi
1.716
2.395
( 679)
(28,4%)
Altri
3.699
3.524
175
5,0%
Totale 33.119
32.514
605
1,9%
Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 605 migliaia principalmente per l’incremento dei crediti per
costi anticipati.
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione
del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2023 e autunno/inverno 2023 per le quali non sono
ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
14. PATRIMONIO NETTO
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti del patrimonio netto al 31 dicembre 2022, mentre
le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Capitale sociale
24.606
24.917
( 311)
Riserva sovrapprezzo azioni
67.599
69.334
( 1.735)
Riserva da cash flow hedge
( 125)
( 16)
( 109)
Altre riserve
12.690
28.610
( 15.920)
Riserva Fair Value
7.901
7.901
-
Riserva IAS
7.607
7.607
-
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
( 1.225)
( 1.466)
241
Riserva da conversione
( 930)
( 1.532)
602
Utili/(Perdite) esercizi precedenti
735
( 27.321)
28.056
Risultato d'esercizio di Gruppo
( 9.044)
12.126
( 21.170)
Patrimonio netto di terzi
( 9)
-
( 9)
Totale 109.805
120.160
( 10.355)
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2022, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta
pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2022
la Capogruppo possiede 8.937.519 azioni proprie che corrispondono all’8,325% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono
privilegi. Nel corso dell’esercizio 2022 sono state acquistate dalla Capogruppo 1.244.452 azioni proprie per un
controvalore totale pari a Euro 2.046.425.
62
Riserva sovrapprezzo azioni
La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 1.735 migliaia è relativa all’acquisto di azioni proprie
avvenuto nel corso dell’esercizio.
Riserva da cash flow hedge
Per la variazione della riserva da cash flow hedge pari a Euro 109 migliaia si rimanda alla nota 10 delle attività
e passività per derivati.
Altre riserve
Nel corso dell’esercizio tale voce si è decrementata principalmente per la perdita dell’esercizio precedente della
Capogruppo.
Riserva fair value
La riserva fair value deriva dall’applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede
di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto
indipendente.
Riserva IAS
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze
di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le
differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell’effetto fiscale, come richiesto dall’IFRS 1.
Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di
pertinenza di terzi.
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell’applicazione dal 1° gennaio 2013
(in modo retrospettivo) dell‘emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2021 di Euro 241
migliaia.
Riserva da conversione
La variazione pari a Euro 602 migliaia relativo a tale riserva è dovuto principalmente agli effetti derivanti dalla
conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall’Euro.
Utili/(Perdite) esercizi precedenti
La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva principalmente per effetto del
risultato del 31 dicembre 2021.
Patrimonio netto di terzi
La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire alla nuova società Moschino Kids.
63
PASSIVITA’ NON CORRENTI
15. Accantonamenti
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2021
2022
Trattamento di quiescenza
555
783
71
1.409
Altri
1.203
-
( 241)
962
Totale 1.758
783
( 170) 2.371
L’accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere
in relazione all’interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento
utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi.
L’importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell’esborso necessario per estinguere
l’obbligazione.
Gli altri accantonamenti sono relativi principalmente a fondi per oneri e rischi futuri legati a cambiamenti
organizzativi.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che
daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo “Passività Potenziali”.
16. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si
configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l’obbligazione aziendale non termina con il
versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di
lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l’ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di
determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della
prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l’ammontare da pagare al momento
della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti
il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale
situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo sono illustrate nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2021
2022
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro
4.479
319
( 1.247) 3.551
Totale 4.479
319
( 1.247) 3.551
Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell’anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce
decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e la perdita attuariale.
64
17. Passività finanziarie a lungo termine
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Debiti verso banche
70.444
90.697
( 20.253)
(22,3%)
Debiti per leasing
88.833
62.352
26.481
42,5%
Totale 159.277
153.049
6.228
4,1%
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi
da istituti di credito. Si tratta di operazioni di mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono
forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente
previste dalla prassi commerciale. Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull’Immobile sito in Gatteo
sede della controllata Pollina S.p.A. di Euro 15.000 migliaia.
Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o
negative pledge.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2022 inclusivo della
quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
Importo totale
Quota a breve
Quota a lungo
Finanziamenti bancari
89.577
19.133
70.444
Totale 89.577
19.133
70.444
Si precisa che l’importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta a Euro 5.859 migliaia.
18. Passività non finanziarie
La voce ammonta a Euro 1.635 migliaia al 31 dicembre 2022 in aumento di Euro 514 migliaia rispetto
all’esercizio precedente, principalmente per il nuovo risconto pluriennale derivante dal contributo riconosciuto
dal landlord della nuova boutique di via Spiga a Milano.
PASSIVITA’ CORRENTI
19. Debiti commerciali
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Debiti commerciali
88.596
78.690
9.906
12,6%
Totale 88.596
78.690
9.906
12,6%
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
65
20. Debiti tributari
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Debiti per Irap
161
634
( 473)
(74,6%)
Debiti per Ires
71
341
( 270)
(79,2%)
Debiti verso Erario per ritenute
2.439
2.344
95
4,1%
Debiti verso Erario per IVA
871
428
443
103,5%
Altri
844
701
143
20,4%
Totale 4.386
4.448
( 62) (1,4%)
Al 31 dicembre 2022 i debiti del Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 4.386
migliaia.
21. Passività finanziarie a breve termine
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Debiti verso banche
78.131
36.595
41.536
113,5%
Debiti per leasing
16.073
13.321
2.752
20,7%
Totale 94.204
49.916
44.288
88,7%
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve
termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente
l’utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
22. Altri debiti
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti
saldi al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Debiti verso Istituti previdenziali
3.628
3.307
321
9,7%
Debiti verso dipendenti
5.274
5.765
( 491)
(8,5%)
Debiti verso clienti
2.957
2.721
236
8,7%
Ratei e risconti passivi
3.702
2.227
1.475
66,2%
Altri
3.937
3.584
353
9,8%
Totale 19.498
17.604
1.894
10,8%
Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 19.498 migliaia al 31 dicembre 2022 ed incrementano
sostanzialmente per i ratei e risconti passivi.
66
INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA’ E PASSIVITA’
Ai fini dell’applicazione dell’IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati
sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria.
Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui
risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati
e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.
La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe e Moschino ed opera
prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-porter di
lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.
Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l’attività è svolta da Aeffe, sia per quanto
attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo (“Alberta Ferretti”,Philosophy di
Lorenzo Serafini”, “Moschino”, “Boutique Moschino” e “Love Moschino”) sia per i marchi concessi in licenza da
altre maison esterne al Gruppo. Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che
avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale.
Inoltre Aeffe realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di
lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e
distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali “Moschino, sia con marchi in licenza da soggetti terzi.
La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al
Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in
particolare, il contratto di licenza del marchio “Moschino” relativo alla linea love, ai profumi ed agli occhiali
delle linee Moschino.
La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa
controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria,
borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L’attività operativa è svolta principalmente da
Pollini, che cura direttamente l’ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio,
nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.
La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società
esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio “Pollini”, quali i contratti di licenza per la
realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.
Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2022 e 2021 relativi alle divisioni prêt-à-porter
e calzature e pelletteria.
(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
2022
Ricavi di settore
231.791
163.560
( 43.345)
352.006
Ricavi infradivisione
( 17.156)
( 26.189)
43.345
-
Ricavi da clienti terzi
214.635
137.371
-
352.006
Margine operativo lordo (EBITDA)
14.990
20.566
-
35.556
Ammortamenti
( 25.951)
( 5.738)
-
( 31.689)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni
( 2.170)
( 477)
-
( 2.647)
Margine operativo (EBIT)
( 13.131)
14.351
-
1.220
Proventi finanziari
251
181
( 110)
322
Oneri finanziari
( 4.372)
( 1.076)
110
( 5.338)
Risultato ante imposte
( 17.252)
13.456
-
( 3.796)
Imposte
( 1.557)
( 3.703)
-
( 5.260)
Risultato netto
( 18.809)
9.753
-
( 9.056)
67
(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
2021
Ricavi di settore
220.198
139.862
( 35.468)
324.592
Ricavi infradivisione
( 14.495)
( 20.973)
35.468
-
Ricavi da clienti terzi
205.703
118.889
-
324.592
Margine operativo lordo (EBITDA)
23.049
12.296
-
35.345
Ammortamenti
( 20.363)
( 4.658)
-
( 25.021)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni
( 946)
( 209)
-
( 1.155)
Margine operativo (EBIT)
1.740
7.429
-
9.169
Proventi finanziari
256
482
( 73)
665
Oneri finanziari
( 2.819)
( 770)
73
( 3.516)
Risultato ante imposte
( 823)
7.141
-
6.318
Imposte
5.494
314
-
5.808
Risultato netto
4.671
7.455
-
12.126
Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021
relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.
(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
31 dicembre 2022
ATTIVITA' DI SETTORE 360.176
154.968
( 42.730) 472.414
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 39.996
26.025
-
66.021
Attività materiali 53.524
7.727
-
61.251
Attività per diritti d'uso 99.009
11.558
-
110.567
Altre attività non correnti
220
19
-
239
ALTRE ATTIVITA' 22.448
4.437
-
26.885
TOTALE ATTIVITA' 382.624
159.405
( 42.730) 499.299
PASSIVITA' DI SETTORE 320.179
91.856
( 42.730) 369.305
ALTRE PASSIVITA' 13.807
6.378
-
20.185
TOTALE PASSIVITA' 333.986
98.234
( 42.730) 389.490
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro
e diritti derivanti da contratti assicurativi
68
(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale consolidato
31 dicembre 2021
ATTIVITA' DI SETTORE 328.272
129.668
( 34.571) 423.369
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali
41.449
27.417
-
68.866
Attività materiali 51.054
7.717
-
58.771
Attività per diritti d'uso 77.804
8.158
-
85.962
Altre attività non correnti 1.506
90
-
1.596
ALTRE ATTIVITA'
16.736
5.065
-
21.801
TOTALE ATTIVITA' 345.008
134.733
( 34.571) 445.170
PASSIVITA' DI SETTORE 264.134
77.054
( 34.571) 306.617
ALTRE PASSIVITA' 12.194
6.199
-
18.393
TOTALE PASSIVITA' 276.328
83.253
( 34.571) 325.010
(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro
e diritti derivanti da contratti assicurativi
Informativa per area geografica
La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2021 suddivisi per area geografica:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
%
2021
%
Δ
%
Italia
144.569
41,1%
132.138
40,7%
12.431
9,4%
Europa (Italia esclusa)
117.826
33,4%
105.535
32,5%
12.291
11,6%
Asia e Resto del mondo
65.038
18,5%
65.368
20,1%
( 330)
(0,5%)
America
24.573
7,0%
21.551
6,7%
3.022
14,0%
Totale 352.006
100,0% 324.592
100,0% 27.414
8,4%
69
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
23. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Accounting Policy:
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei
ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Questo è previsto sia per la
distribuzione Wholesale (spedizione dei beni al cliente), sia per la distribuzione retail quando il bene viene
venduto attraverso un negozio fisico. Relativamente alle esportazioni di beni, il controllo può essere trasferito
in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo specifico cliente. Ciò premesso porta ad un
limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del bene e del conseguente riconoscimento del
ricavo.
Una parte dei ricavi del gruppo deriva dal riconoscimento delle royalties, convenute, in base ad una percentuale
prestabilita nel contratto con il cliente, sul fatturato netto. Le royalties maturano "at point in time", quindi nel
momento dell'emissione da parte della Licenziataria, delle fatture di vendita dei prodotti concessi.
Determinazione del prezzo della transazione:
La maggior parte dei ricavi del Gruppo deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia
di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il
trasferimento del controllo con diritto di reso. Trattandosi di operazioni infragruppo non vi è impatto sul
bilancio consolidato in quanto vengono elise.
Relativamente al riconoscimento delle royalties, queste sono calcolate in base ad una percentuale sul fatturato
netto della Licenziataria. La percentuale può variare in base alla tipologia di prodotto.
Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)
(Valori in migliaia di Euro)
Div. prêt-à
porter
Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le
divisioni
Totale
Consolidato
Esercizio 2022
Area Geografica 231.791
163.560 ( 43.345) 352.006
Italia
100.157
80.039
( 35.627)
144.569
Europa (Italia esclusa)
57.524
62.391
( 2.089)
117.826
Asia e Resto del mondo
52.298
14.586
( 1.846)
65.038
America
21.812
6.544
( 3.783)
24.573
Marchio 231.791
163.560 ( 43.345) 352.006
Alberta Ferretti
21.317
1.377
( 1.476)
21.218
Philosophy
16.300
607
( 625)
16.282
Moschino
189.842
124.211
( 40.749)
273.304
Pollini
29
36.784
( 10)
36.803
Altri
4.303
581
( 485)
4.399
Contratti con le controparti 231.791
163.560
( 43.345) 352.006
Wholesale
137.619
142.293
( 31.324)
248.588
Retail
67.442
21.177
( 114)
88.505
Royalties
26.730
90
( 11.907)
14.913
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 231.791
163.560
( 43.345) 352.006
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
connessi alla propietà del bene)
205.061
163.470
( 31.438) 337.093
POINT IN TIME (Maturazione Royalties sul fatturato della
Licenziataria)
26.730
90
( 11.907) 14.913
70
Nell’esercizio 2022 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 352.006 migliaia rispetto a Euro 324.592 migliaia
dell’esercizio 2021, con un incremento dell’8,4% (+7,7% a tassi di cambio costanti).
I ricavi della divisione prêt-à-porter sono stati pari a Euro 231.791 migliaia, registrando un incremento del 5,3%
a cambi correnti rispetto al 2021 (+4,2% a cambi costanti). I ricavi della divisione calzature e pelletteria hanno
segnato un aumento del 16,9%, sia a cambi costanti sia a cambi correnti, al lordo delle elisioni tra le due
divisioni e sono ammontati a Euro 163.560 migliaia.
24. Altri ricavi e proventi
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Altri ricavi
11.566
8.521
3.045
35,7%
Totale 11.566
8.521
3.045
35,7%
La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 11.566 migliaia, è composta prevalentemente da recupero crediti
precedentemente stralciati, da attività di Co-branding, ricavi di competenza anni precedenti, utili su cambi di
natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi.
25. Materie prime e di consumo
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
159.820
114.386
45.434
39,7%
Totale 159.820
114.386
45.434
39,7%
La voce Materie prime e di consumo aumenta di Euro 45.434 migliaia.
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed
accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
26. Costi per servizi
La voce comprende:
71
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Lavorazioni esterne
25.873
21.516
4.357
20,3%
Consulenze
24.526
21.524
3.002
13,9%
Pubblicità e promozione
17.135
13.650
3.485
25,5%
Premi e provvigioni
10.924
10.275
649
6,3%
Trasporti
11.735
9.944
1.791
18,0%
Utenze
3.090
2.256
834
37,0%
Compensi amministratori e collegio sindacale
3.555
3.738
( 183)
(4,9%)
Assicurazioni
875
776
99
12,8%
Commissioni bancarie
1.451
1.183
268
22,7%
Spese di viaggio
1.672
766
906
118,3%
Altri servizi
9.983
7.555
2.428
32,1%
Totale 110.819
93.183
17.636
18,9%
I costi per servizi aumentano complessivamente del 18,9% rispetto al periodo precedente passando da Euro
93.183 migliaia dell’esercizio 2021 a Euro 110.819 migliaia dell’esercizio 2022.
27. Costi per godimento beni di terzi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Affitti passivi
3.567
4.314
( 747)
(17,3%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi
1.095
649
446
68,7%
Noleggi ed altri
1.019
767
252
32,9%
Totale 5.681
5.730
( 49) (0,9%)
La voce costi per godimento beni di terzi diminuisce di Euro 49 migliaia passando da Euro 5.730 migliaia
dell’esercizio 2021 a Euro 5.681 migliaia dell’esercizio 2022.
28. Costi per il personale
Il costo del personale passa da Euro 63.136 migliaia dell’esercizio 2021 a Euro 69.862 migliaia dell’esercizio
2022, registrando un incremento pari a Euro 6.726 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal
19,5% dell’esercizio 2021 al 19,8% dell’esercizio 2022.
Di seguito il confronto con lanno precedente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Costi del personale
69.862
63.136
6.726
10,7%
Totale 69.862
63.136
6.726
10,7%
Nell’esercizio 2022, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:
72
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Operai
231
259
( 28)
(10,8%)
Impiegati-quadri
1.127
998
129
12,9%
Dirigenti
29
30
( 1)
(3,3%)
Totale 1.387
1.287
100
7,8%
29. Altri oneri operativi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Imposte e tasse
1.115
1.007
108
10,7%
Omaggi
281
320
( 39)
(12,2%)
Sopravvenienze passive
465
87
378
434,5%
Svalutazione crediti dell'attivo circolante
30
233
( 203)
(87,1%)
Perdite su cambi
3.854
1.355
2.499
184,4%
Altri oneri operativi
733
692
41
5,9%
Totale 6.478
3.694
2.784
75,4%
La voce Altri costi operativi passa da Euro 3.694 migliaia del 2021 a Euro 6.478 migliaia del 2022 con un
incremento di Euro 2.784 migliaia, principalmente per l’incremento delle perdite su cambi.
30. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali
4.218
4.019
199
5,0%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
4.984
4.814
170
3,5%
Ammortamenti attività per diritti d'uso
22.487
16.188
6.299
38,9%
Svalutazioni e accantonamenti
2.647
1.155
1.492
129,2%
Totale 34.336
26.176
8.160
31,2%
La voce passa da Euro 26.176 migliaia dell’esercizio 2021 a Euro 34.336 migliaia dell’esercizio 2022
principalmente per l’incremento degli ammortamenti di attività per diritti d’uso legati a nuovi contratti d’affitto
relativi all’apertura o alla relocation di negozi retail ed al rinnovo dei contratti di affitto esistenti, principalmente
nel mercato italiano, europeo e cinese.
31. Proventi / oneri finanziari
La voce comprende:
73
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Interessi attivi
269
141
128
90,8%
Differenze cambio
( 59)
448
( 507)
n.a.
Sconti finanziari
112
77
35
45,5%
Proventi finanziari 322
666
( 344) (51,7%)
Interessi passivi vs banche
1.815
375
1.440
384,0%
Altri interessi passivi
224
163
61
37,4%
Differenze cambio
369
281
88
31,3%
Altri oneri
722
716
6
0,8%
Oneri finanziari 3.130
1.535
1.595
103,9%
Interessi per leasing
2.208
1.981
227
11,5%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso 2.208
1.981
227
11,5%
Totale 5.016
2.850
2.166
76,0%
La variazione in aumento della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 2.166 migliaia, legata principalmente
all’incremento degli interessi passivi generato dal rialzo dei tassi d’interesse e dall’aumento dell’indebitamento
finanziario.
32. Imposte sul reddito
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ
%
Imposte correnti
5.438
8.073
( 2.635)
(32,6%)
Imposte anticipate/differite
( 230)
( 14.136)
13.906
(98,4%)
Imposte relative ad esercizi precedenti
52
255
( 203)
(79,6%)
Totale imposte 5.260
( 5.808) 11.068
n.a.
La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e
passività fiscali differite.
La riconciliazione tra l’imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2022 e il 2021 è illustrata nella tabella
seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Risultato prima delle imposte
( 3.796)
6.318
Aliquota fiscale applicata
24,0%
24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) ( 911) 1.516
Effetto fiscale
5.847
( 8.647)
Effetto aliquote fiscali di altri paesi
( 723)
1.833
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 4.213
( 5.298)
IRAP (corrente e differita) 1.047
( 510)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 5.260
( 5.808)
74
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale
teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile
diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.
33. Risultato per azione
Utile/(perdita) di riferimento
Il calcolo dell’utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate
2022
2021
Da attività in funzionamento
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
( 9.044)
12.126
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
( 9.044)
12.126
Effetti di diluizione
-
-
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione
( 9.044)
12.126
Da attività in funzionamento e attività cessate
Utile/(perdita) netto dell'esercizio
( 9.044)
12.126
Utili/(perdite) da attività cessate
-
-
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione
( 9.044)
12.126
Effetti di diluizione
-
-
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione
( 9.044)
12.126
Numero azioni di riferimento
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione
98.425
99.669
Opzioni su azioni
-
-
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) diluito per azione
98.425
99.669
Utile/(perdita) base per azione
La perdita netta di Gruppo attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capo gruppo AEFFE S.p.A., è pari
a 9.044 migliaia di euro rispetto all’utile 12.126 migliaia di euro del 2021.
Utile/(perdita) diluito per azione
Il calcolo della perdita diluita per azione del periodo gennaio - dicembre 2022 coincide con il calcolo della
perdita per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
75
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa impiegato nell’esercizio 2022 è stato pari a Euro 9.649 migliaia.
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 31.307
39.828
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B)
( 1.541)
48.654
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
( 56.588)
( 3.899)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
48.480
( 53.276)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D)
( 9.649)
( 8.521)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E) 21.658
31.307
34. Disponibilità liquide nette derivanti dall’attività operativa
La gestione operativa dell’esercizio 2022 ha impiegato flussi di cassa pari a Euro 1.541 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Risultato del periodo prima delle imposte
( 3.796)
6.318
Ammortamenti / svalutazioni
34.336
26.176
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
( 314)
( 207)
Imposte sul reddito corrisposte
( 2.199)
( 1.447)
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
5.016
2.850
Variazione nelle attività e passività operative
( 34.584)
14.964
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa ( 1.541) 48.654
35. Disponibilità liquide nette derivanti dall’attività di investimento
Il flusso di cassa impiegato dall’attività di investimento nell’esercizio 2022 è di Euro 56.588 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
( 1.372)
( 396)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
( 7.465)
( 1.927)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
( 47.742)
( 1.678)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+)
( 9)
102
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento ( 56.588) ( 3.899)
36. Disponibilità liquide nette impiegate nell’attivifinanziaria
Il flusso di cassa generato dall’attività finanziaria dell’esercizio 2022 è di Euro 48.480 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
76
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022
2021
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
( 1.299)
( 70.722)
Distribuzione dividendi della controllante
-
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
21.283
32.005
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
29.233
( 12.535)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
4.279
826
Proventi (+) e oneri finanziari (-)
( 5.016)
( 2.850)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria 48.480
( 53.276)
ALTRE INFORMAZIONI
37. Piani di incentivazione
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A.,
si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com
,
sezione governance.
38. Dichiarazione sull’indebitamento
Secondo quanto richiesto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 Marzo 2021, in linea con il “Richiamo di
attenzione n. 5/21" del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l’indebitamento del Gruppo Aeffe al 31
dicembre 2022 è il seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre
2022
2021
A - Disponibilità liquide
21.658
31.306
B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
-
2.914
C - Altre attività finanziarie correnti
-
-
D - Liquidità (A + B + C)
21.658
34.220
E - Debito finanziario corrente
58.998
27.403
F - Parte corrente del debito finanziario non corrente
35.206
22.513
G - Indebitamento finanziario corrente (E + F)
94.204
49.916
H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D)
72.546
15.696
I - Debito finanziario non corrente
159.277
153.049
J - Crediti finanziari non correnti
-
-
K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti
-
-
L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K)
159.277
153.049
M - Totale indebitamento finanziario (H + L)
231.823
168.745
La situazione finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022 mostra un indebitamento di Euro 231.823 migliaia
comprensivo dell’effetto IFRS 16, rispetto all’indebitamento di Euro 168.745 migliaia del 31 dicembre 2021, con
un peggioramento di Euro 63.078 migliaia. L’indebitamento al 31 dicembre 2022 relativo all’IFRS 16 ammonta
a Euro 104.906 migliaia di cui Euro 16.073 migliaia correnti e Euro 88.833 migliaia non correnti. L’indebitamento
al netto dell’effetto IFRS 16 di fine dicembre 2022 ammonta a Euro 126.918 migliaia rispetto all’indebitamento
di Euro 93.072 migliaia di fine dicembre 2021, registrando un peggioramento di Euro 33.846 migliaia.
Relativamente all’indebitamento finanziario si segnala che il Gruppo Aeffe, nell’ultimo biennio, ha realizzato
due investimenti strategici di natura straordinaria per un corrispettivo totale di 90 milioni di euro riferiti
all’acquisto della partecipazione minoritaria del 30% della Moschino S.p.A. e al cambio di distribuzione in Cina
sul Brand Moschino.
77
39. Operazioni con parti correlate
Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell’area di consolidamento, sono stati
eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal
Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed
alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a
condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
Natura
2022
2021
dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica
1.000
1.000
Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale
141
207
Ricavo
Affitto immobile
50
50
Costo
Costi per servizi
75
75
Costo
Commerciale
513
658
Credito
Commerciale
3
114
Debito
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile
918
892
Costo
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Proventi finanziari
92
118
Proventi finanziari
Commerciale
128
765
Credito
Commerciale
128
121
Debito
Finanziario corrente
-
2.914
Credito
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all’incidenza che le operazioni o posizioni con parti
correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2022 ed al
31 dicembre 2021.
(Valori in migliaia di Euro)
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio
2022
Esercizio
2021
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite
352.006
141
0,0%
324.592
207
0,1%
Costi per servizi
110.819
1.075
1,0%
93.183
1.075
1,2%
Costi per godimento beni di terzi
5.681
968
17,0%
5.730
942
16,4%
Proventi/oneri finanziari
5.016
92
1,8%
2.850
118
4,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti commerciali
62.851
641
1,0%
50.034
1.423
2,8%
Crediti finanziari correnti
-
-
0,0%
2.914
2.914
100,0%
Debiti commerciale
88.596
131
0,1%
78.690
235
0,3%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette dell'attività operativa
( 1.541)
( 1.130)
73,3%
48.654
( 1.802)
n.a.
Disponibilità liquide nette dell'attività finanziaria
48.480
2.914
6,0%
( 53.276)
( 224)
0,4%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto
( 231.823)
1.784
n.a.
( 168.745)
( 2.026)
1,2%
78
40. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2022 il
Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
41. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del
28 luglio 2006
Nel corso del 2022 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
42. Garanzie ed impegni
Al 31 dicembre 2022 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro
4.640 migliaia (Euro 7.123 migliaia al 31 dicembre 2021).
43. Passività potenziali
Contenziosi fiscali
In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.
44. Informazione ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2022 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi
dalla stessa Società di revisione.
(Valori in migliaia di Euro)
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2022
Revisione contabile
RIA GRANT THORNTON
178
Revisione contabile
BDO ITALIA
59
Revisione contabile
WARD DIVECHA
10
Revisione contabile
ARI AUDIT
4
Revisione contabile
GRANT THORNTON SHANGHAI
21
Revisione contabile
GRANT THORNTON HONG KONG
9
Revisione contabile
GRANT THORNTON ESPANA
3
Certificazione rimanenze take over Cina
DELOITTE
46
Certificazione del credito di imposta R&S
RIA GRANT THORNTON
9
Certificazione del credito di imposta R&S
BDO ITALIA
9
Visto di conformità dichiarazione IVA
RIA GRANT THORNTON
2
Revisione dichiarazione di carattere non finanziario (DNF)
BDO ITALIA
50
Bilancio consolidato standard ESEF
BDO ITALIA
8
Totale 407
79
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE
ALLEGATO I : Stato Patrimoniale Consolidato con parti correlate
ALLEGATO II: Conto Economico Consolidato con parti correlate
ALLEGATO III: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
ALLEGATO IV: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d’esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31
dicembre 2021
80
ALLEGATO I
Stato PatrimonialeConsolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in unità di Euro)
Note
31 dicembre
di cui Parti
correlate
31 dicembre
di cui Parti
correlate
2022
2021
Marchi
64.507.805
68.000.906
Altre attività immateriali
1.513.335
865.511
Immobilizzazioni immateriali
(1)
66.021.140
68.866.417
Terreni
17.123.494
17.123.494
Fabbricati
25.339.662
25.763.396
Opere su beni di terzi
11.208.330
8.600.124
Impianti e macchinari
3.564.074
3.971.601
Attrezzature
318.192
326.581
Altre attività materiali
3.696.868
2.985.766
Immobilizzazioni materiali
(2)
61.250.620
58.770.962
Attività per diritti d'uso
(3)
110.566.821
85.961.940
Partecipazioni
(4)
39.197
30.069
Altre attività
(5)
199.911
1.565.654
Imposte anticipate
(6)
13.894.621
15.164.461
ATTIVITA' NON CORRENTI 251.972.310
230.359.503
Rimanenze
(7)
116.709.745
91.406.571
Crediti commerciali
(8)
62.850.576
640.464
50.034.112
1.423.980
Crediti tributari
(9)
12.987.118
6.636.204
Attività per derivati
(10)
-
-
Disponibilità liquide
(11)
21.657.539
31.306.566
Crediti finanziari a breve
(12)
-
2.913.650
2.913.650
Altri crediti
(13)
33.118.597
32.513.758
ATTIVITA' CORRENTI 247.323.575
214.810.861
TOTALE ATTIVITA' 499.295.885
445.170.364
Capitale sociale
24.606.247
24.917.359
Altre riserve
109.460.106
110.437.855
Utili/(perdite) esercizi precedenti
( 15.207.874)
( 27.320.768)
Risultato d'esercizio di gruppo
( 9.043.968)
12.126.006
Patrimonio netto del gruppo
109.814.511
120.160.452
Capitale e riserve di terzi
3.000
-
Risultato d'esercizio di terzi
( 12.052)
-
Patrimonio netto di terzi
( 9.052)
-
PATRIMONIO NETTO (14) 109.805.459
120.160.452
Accantonamenti
(15)
2.371.370
1.758.142
Imposte differite
(7)
15.798.928
13.945.178
Fondi relativi al personale
(16)
3.551.239
4.478.746
Passività finanziarie
(17)
159.276.843
153.049.045
Passività non finanziarie
(18)
1.634.539
1.120.371
PASSIVITA' NON CORRENTI 182.632.919
174.351.482
Debiti commerciali
(19)
88.596.138
131.362
78.690.149
235.119
Debiti tributari
(20)
4.385.845
4.447.875
Passività per derivati
(10)
173.473
22.223
Passività finanziarie
(21)
94.204.084
49.916.035
Altri debiti
(22)
19.497.967
17.582.148
PASSIVITA' CORRENTI 206.857.507
150.658.430
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 499.295.885
445.170.364
81
ALLEGATO II
Conto Economico Consolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in unità di Euro)
Note
Esercizio
di cui Parti
correlate
Esercizio
di cui Parti
correlate
2022
2021
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 352.005.965
141.146
324.592.143
206.570
Altri ricavi e proventi
(24)
11.565.686
8.521.078
TOTALE RICAVI 363.571.651
333.113.221
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem.
24.644.721
( 17.639.882)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci
(25)
( 159.819.614)
( 114.385.792)
Costi per servizi
(26)
( 110.818.790)
( 1.075.383)
( 93.182.942)
( 1.075.330)
Costi per godimento beni di terzi
(27)
( 5.681.291)
( 968.000)
( 5.729.826)
( 942.000)
Costi per il personale
(28)
( 69.862.250)
( 63.136.252)
Altri oneri operativi
(29)
( 6.478.084)
( 3.693.579)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti
(30)
( 34.336.237)
( 26.176.056)
Proventi/(Oneri) finanziari
(31)
( 5.015.984)
92.317
( 2.850.400)
117.189
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 3.795.878) 6.318.492
Imposte
(32)
( 5.260.142)
5.807.514
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 9.056.020) 12.126.006
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie
12.052
-
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO ( 9.043.968) 12.126.006
82
ALLEGATO III
Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note
Esercizio
di cui Parti
correlate
Esercizio
di cui Parti
correlate
2022
2021
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 31.307
39.828
Risultato del periodo prima delle imposte
( 3.796)
( 1.810)
6.318
( 1.692)
Ammortamenti / svalutazioni
34.336
26.176
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR
( 314)
( 207)
Imposte sul reddito corrisposte
( 2.199)
( 1.447)
Proventi (-) e oneri finanziari (+)
5.016
2.850
Variazione nelle attività e passività operative
( 34.584)
679
14.964
( 110)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
operativa
(34) ( 1.541) 48.654
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali
( 1.372)
( 396)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali
( 7.465)
( 1.927)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso
( 47.742)
( 1.678)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+)
( 9)
102
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
di investimento
(35) ( 56.588) ( 3.899)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto
( 1.299)
( 70.722)
Distribuzione dividendi della controllante
-
-
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari
21.283
32.005
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
29.233
( 12.535)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
4.279
2.914
826
( 224)
Proventi e oneri finanziari
( 5.016)
( 2.850)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
finanziaria
(36) 48.480
( 53.276)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 21.658
31.307
83
ALLEGATO IV
Prospetto dei dati essenziali del bilancio d’esercizio della Fratelli Ferretti Holding al
31 dicembre 2021
(Valori in unità di euro)
Esercizio
Esercizio
2021
2020
STATO PATRIMONIALE
Immobilizzazioni immateriali
63.333
71.599
Immobilizzazioni materiali
1.427.949
1.610.526
Partecipazioni
54.543.586
54.741.025
Attività non correnti
56.034.868
56.423.150
Crediti commerciali
174.214
213.145
Crediti tributari
1.195.733
1.165.820
Disponibilità liquide
266.148
30.921
Altri crediti
2.959
3.134
Attività correnti
1.639.054
1.413.020
Totale attività
57.673.922
57.836.170
Capitale sociale
100.000
100.000
Riserva sovrapprezzo azioni
50.452.265
51.025.433
Altre riserve
15.038
15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti
-
-
Risultato d'esercizio
( 167.534)
( 573.169)
Patrimonio netto
50.399.769
50.567.302
Accantonamenti
66.601
90.107
Passività finanziarie
-
-
Passività non correnti
66.601
90.107
Debiti commerciali
7.207.552
7.178.761
Passività correnti
7.207.552
7.178.761
Totale patrimonio netto e passività
57.673.922
57.836.170
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
498.265
355.387
Altri ricavi e proventi
4
-
Totale ricavi
498.269
355.387
Costi operativi
( 440.359)
( 448.887)
Costi per godimento beni di terzi
-
-
Ammortamenti e Svalutazioni
( 268.177)
( 263.591)
Oneri diversi di gestione
( 15.470)
( 66.024)
Proventi/(Oneri) finanziari
4.784
( 313.642)
Risultato ante imposte
( 220.953)
( 736.757)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio
53.419
163.588
Risultato netto dell'esercizio
( 167.534)
( 573.169)
84
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Simone Badioli in qualità di amministratore delegato e Matteo Scarpellini in qualità di dirigente
preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di
quanto previsto dall’art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
- l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
- l’effettiva applicazione;
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso
dell’esercizio 2022.
Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,
nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla
descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
15 marzo 2023
Amministratore delegato Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
Simone Badioli Matteo Scarpellini
85
BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2022
86
Relazione sulla gestione
1. SCENARIO ECONOMICO
Signori azionisti,
riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell’ambito delle quali Aeffe S.p.A.
si è trovata ad operare.
QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE
L’economia globale continua a risentire dell’elevata inflazione, della forte incertezza connessa con la guerra in
Ucraina e dell’orientamento restrittivo delle politiche monetarie. Nel quarto trimestre gli indicatori
congiunturali e le statistiche nazionali disponibili hanno segnalato un peggioramento del quadro, più marcato
nei paesi avanzati e in Cina. Anche il commercio internazionale avrebbe frenato alla fine dell’anno.
Permangono forti rischi connessi con l’evoluzione del contesto geopolitico. L’inflazione, nonostante alcuni
segnali di diminuzione, si è mantenuta elevata e le banche centrali dei principali paesi avanzati hanno
proseguito nell’azione di restrizione monetaria. Le istituzioni internazionali prefigurano un indebolimento della
crescita mondiale per l’anno in corso.
Secondo le previsioni economiche d'inverno 2023della Commissione europea pubblicato il 13 febbraio 2023,
l'economia dell'UE è entrata nel 2023 in condizioni migliori di quanto previsto in autunno. In base alle previsioni
intermedie d'inverno, le prospettive di crescita per quest'anno salgono allo 0,8% nell'UE e allo 0,9% nella zona
euro. Sia per l'UE che per la zona euro, la recessione tecnica che era stata annunciata per fine anno dovrebbe
essere scongiurata. Le previsioni riducono inoltre leggermente le proiezioni per l'inflazione sia per il 2023 che
per il 2024.
Gli sviluppi favorevoli rispetto alle previsioni di autunno hanno migliorato le prospettive di crescita per
quest'anno. La continua diversificazione delle fonti di approvvigionamento e il forte calo dei consumi hanno
lasciato i livelli di stoccaggio del gas al di sopra della media stagionale degli ultimi anni e i prezzi del gas
all'ingrosso sono scesi ben al di sotto dei livelli prima della guerra. Inoltre, il mercato del lavoro dell'UE ha
continuato a registrare buoni risultati e il tasso di disoccupazione è rimasto al suo minimo storico del 6,1% fino
alla fine del 2022. La fiducia sta aumentando e le analisi di gennaio indicano che anche l'attività economica
dovrebbe evitare una contrazione nel primo trimestre del 2023.
Rimangono tuttavia forti elementi negativi. I consumatori e le imprese continuano a dover far fronte a costi
energetici elevati e l'inflazione di fondo (inflazione complessiva al netto dei prodotti energetici e dei prodotti
alimentari non trasformati) ha continuato ad aumentare a gennaio, erodendo ulteriormente il potere d'acquisto
delle famiglie. Con il persistere delle pressioni inflazionistiche, la stretta monetaria dovrebbe continuare,
gravando sull'attività delle imprese e frenando gli investimenti.
Le previsioni di inflazione sono state riviste leggermente al ribasso rispetto all'autunno, riflettendo
principalmente l'andamento del mercato dell'energia. Nella zona euro l'inflazione complessiva dovrebbe
scendere dall'8,4% nel 2022, al 5,6% nel 2023 e al 2,5% nel 2024.
Sebbene l'incertezza che circonda le previsioni rimanga elevata, i rischi per la crescita sono sostanzialmente
bilanciati. La domanda interna potrebbe risultare più elevata del previsto qualora i recenti cali dei prezzi del
gas all'ingrosso dovessero ripercuotersi più fortemente sui prezzi al consumo e i consumi si dimostrassero più
resilienti. Tuttavia, non si può escludere una potenziale inversione di tale calo dei prezzi, visto il protrarsi delle
tensioni geopolitiche. Anche la domanda esterna potrebbe rivelarsi più robusta in seguito alla riapertura della
Cina, cosa che potrebbe tuttavia alimentare l'inflazione a livello mondiale.
I rischi per l'inflazione restano in gran parte legati all'andamento dei mercati dell'energia, rispecchiando alcuni
dei rischi individuati per la crescita. Soprattutto nel 2024 prevalgono rischi al rialzo per l'inflazione, poiché le
87
pressioni sui prezzi potrebbero rivelarsi più ampie e più radicate del previsto se la crescita dei salari dovesse
stabilizzarsi a tassi superiori alla media per un periodo prolungato.
SCENARIO MACROECONOMICO DELL’ABBIGLIAMENTO
Il Consensus Altagamma prevede per il 2023, dopo un 2022 record rispetto ad altri settori e superando con
decisione i livelli pre Covid-19, ancora una crescita, malgrado l’incertezza macroeconomica. L’aumento dei costi
energetici, l’inflazione crescente, la carenza di materie prime, le tensioni geopolitiche e il calo del potere
d’acquisto di alcune fasce di consumatori incideranno in parte sulle performance, che rimarranno comunque
alte. L’EBITDA medio per il 2023 è previsto in crescita.
L’Europa è prevista in crescita del 5%, grazie all’aumento dei viaggi internazionali (soprattutto dagli USA, grazie
al cambio euro-dollaro favorevole, ma anche dai Paesi Arabi) che compenseranno la più debole domanda
interna. Anche per gli Stati Uniti, con lo sviluppo di nuovi territori e una domanda interna più forte che in
Europa, si prevede una crescita del 5%. Cina e Asia sono più difficili da stimare: in particolare in Cina le politiche
sul lockdown per il contenimento del Covid-19 potrebbero portare effetti imprevisti. Il mercato dovrebbe
comunque beneficiare di un’apertura e grazie all’effetto di rebound i consumi potrebbero crescere del 9%. La
Cina sul lungo periodo resta il più grande mercato del lusso, trainato dalla prosperità della classe media, dalle
nuove generazioni e dallo sviluppo di nuovi poli. Per il Middle East si prevede un +7%, con aree come gli
Emirati Arabi (ma anche la Turchia) che - non avendo imposto sanzioni - si stanno avvantaggiando dei consumi
dei russi.
Tutte le categorie vedranno un aumento delle vendite non solo grazie ad un aumento dei prezzi, ma anche ad
un aumento dei volumi. Crescite a valore, dunque. Si riconferma la leadership degli accessori che continuano
nel loro trend positivo: +8,5% per la pelletteria e +7% per le calzature. L’abbigliamento conferma il tasso di
crescita del 2022.
88
2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA’
CONTO ECONOMICO
(Valori in unità di Euro)
Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2022 sui ricavi 2021 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 164.666.380 100,0% 114.173.149 100,0% 50.493.231 44,2%
Altri ricavi e proventi 10.146.659 6,2% 7.766.600 6,8% 2.380.059 30,6%
TOTALE RICAVI 174.813.039 106,2% 121.939.749 106,8% 52.873.290 43,4%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 254.693) (0,2%) ( 1.551.381) (1,4%) 1.296.688 (83,6%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 65.186.529) (39,6%) ( 47.110.540) (41,3%) ( 18.075.989) 38,4%
Costi per servizi ( 49.587.969) (30,1%) ( 35.865.950) (31,4%) ( 13.722.019) 38,3%
Costi per godimento beni di terzi ( 15.443.032) (9,4%) ( 8.375.343) (7,3%) ( 7.067.689) 84,4%
Costi per il personale ( 30.287.818) (18,4%) ( 28.111.640) (24,6%) ( 2.176.178) 7,7%
Altri oneri operativi ( 1.764.931) (1,1%) ( 1.252.730) (1,1%) ( 512.201) 40,9%
Totale costi operativi ( 162.524.972) (98,7%) ( 122.267.584) (107,1%) ( 40.257.388) 32,9%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 12.288.067 7,5% ( 327.835) (0,3%) 12.615.902 (3.848,2%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 566.542) (0,3%) ( 505.026) (0,4%) ( 61.516) 12,2%
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.287.059) (0,8%) ( 1.306.484) (1,1%) 19.425 (1,5%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso ( 9.469.199) (5,8%) ( 1.871.768) (1,6%) ( 7.597.431) 405,9%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 2.268.274) (1,4%) ( 13.102.480) (11,5%) 10.834.206 (82,7%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 13.591.074) (8,3%) ( 16.785.758) (14,7%) 3.194.684 (19,0%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) ( 1.303.007) (0,8%) ( 17.113.593) (15,0%) 15.810.586 (92,4%)
Proventi finanziari 263.806 0,2% 68.061 0,1% 195.745 287,6%
Oneri finanziari ( 2.447.483) (1,5%) ( 840.066) (0,7%) ( 1.607.417) 191,3%
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso ( 288.018) (0,2%) ( 427.998) (0,4%) 139.980 (32,7%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 2.471.695) (1,5%) ( 1.200.003) (1,1%) ( 1.271.692) 106,0%
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 3.774.702) (2,3%) ( 18.313.596) (16,0%) 14.538.894 (79,4%)
Imposte ( 1.560.026) (0,9%) 2.393.359 2,1% ( 3.953.385) (165,2%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 5.334.728) (3,2%) ( 15.920.237) (13,9%) 10.585.509 (66,5%)
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2022 i ricavi passano da Euro 114.173 migliaia del 2021 a Euro 164.666 migliaia del 2022, con un
incremento del 44,2%. In valore assoluto l’incremento di Euro 32.621 migliaia è derivante dall’operazione di
fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. e la restante parte di Euro 17.872 migliaia è dovuto
all’incremento dei volumi di vendita.
I ricavi sono stati conseguiti per il 41% sul mercato italiano e per il 59% sui mercati esteri.
Costo per il personale
I costi del personale passano da Euro 28.111 migliaia del 2021 a Euro 30.288 migliaia del 2022, con un
incremento dell’7,7% derivante principalmente dall’operazione di fusione per incorporazione della controllata
Velmar S.p.A.
Margine operativo lordo (EBITDA)
L’EBITDA del 2022 è stato pari ad Euro 12.288 migliaia rispetto al risultato del 2021 di Euro -328 migliaia.
In termini percentuali il MOL passa dall’-0,3% del 2021 al 7,5% del 2022.
Tale variazione è riconducibile principalmente all’incremento dei volumi di vendita e all’operazione di fusione
per incorporazione della controllata Velmar S.p.A per Euro 5.749 migliaia.
89
Risultato operativo (EBIT)
Il risultato operativo passa da Euro -17.114 migliaia del 2021 ad Euro -1.303 migliaia del 2022 per effetto
principalmente del miglioramento dell’Ebitda.
Le svalutazioni effettuate hanno riguardato le partecipazioni nella controllata italiana Aeffe Retail S.p.A. e nelle
controllate estere Aeffe UK Ltd e Aeffe France Sarl.
Oneri finanziari netti
Gli oneri finanziari netti passano da Euro -1.200 migliaia del 2021 ad Euro -2.472 migliaia del 2022 con un
aumento del 106% dovuto principalmente all’aumento dei tassi di interessi (Euribor).
Risultato ante imposte
Il risultato ante imposte passa da Euro -18.314 migliaia del 2021 a Euro -3.775 migliaia del 2022, con una
variazione positiva in valore assoluto di Euro 14.539 migliaia principalmente dovuto all’incremento dell’Ebitda.
Risultato netto dell’esercizio
Il risultato di esercizio passa da Euro -15.920 migliaia del 2021 ad Euro -5.335 migliaia del 2022, registrando
una variazione positiva di Euro 10.586 migliaia imputabile al miglioramento dell’Ebitda.
90
STATO PATRIMONIALE
(Valori in unità di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
2022 2021
Crediti commerciali 78.010.726 37.215.640
Rimanenze 34.042.900 29.328.258
Debiti commerciali ( 100.421.365) ( 71.145.844)
CCN operativo 11.632.261 ( 4.601.946)
Altri crediti correnti 14.016.860 12.766.418
Crediti tributari 8.285.076 4.949.448
Altri debiti correnti ( 7.497.022) ( 8.075.135)
Debiti tributari ( 1.498.398) ( 1.441.944)
Capitale circolante netto 24.938.777 3.596.841
Immobilizzazioni materiali 40.897.123 41.816.631
Immobilizzazioni immateriali 3.376.633 3.286.218
Attività per diritti d'uso 7.998.552 12.012.282
Partecipazioni 187.236.420 202.298.682
Altre attività non correnti 558.843 977.745
Attivo immobilizzato 240.067.571 260.391.558
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 2.570.092) ( 3.076.827)
Accantonamenti ( 4.281.467) ( 5.505.593)
Altri debiti non correnti ( 197.873) ( 206.935)
Attività fiscali per imposte anticipate 1.749.688 2.756.646
Passività fiscali per imposte differite ( 6.839.139) ( 6.800.786)
CAPITALE INVESTITO NETTO 252.867.465 251.154.904
Capitale sociale 24.606.246 24.917.359
Altre riserve 103.599.155 105.238.328
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.374.995 2.347.959
Risultato di esercizio ( 5.334.728) ( 15.920.238)
Patrimonio netto 125.245.668 116.583.409
Disponibilità liquide ( 5.761.692) ( 3.991.604)
Passività finanziarie non correnti 76.167.068 100.048.986
Passività finanziarie correnti 47.589.917 24.684.088
POSIZIONE FINANZIARIA SENZA EFFETTO IFRS 16 117.995.293 120.741.470
Passività per leasing correnti 2.231.292 1.794.165
Passività per leasing non correnti 7.395.212 12.035.860
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 127.621.797 134.571.495
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 252.867.465 251.154.904
CAPITALE INVESTITO NETTO
Rispetto al 31 dicembre 2021, il capitale investito netto si è incrementato del 0,7% pari a Euro 1.713 migliaia.
Capitale circolante netto
Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2022 risulta pari a Euro 24.939 migliaia rispetto a Euro 3.597 migliaia
del 31 dicembre 2021.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
- il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente di Euro 16.234 migliaia. Tale variazione è
correlabile all’incremento di crediti e debiti commerciali derivante principalmente dall’aumento dei volumi
91
di vendita e in parte dall’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. pari ad
Euro 13.974 migliaia;
- la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 1.828 migliaia rispetto
al periodo precedente principalmente per l’incremento dei costi anticipati in seguito all’operazione di
fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A.;
- la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 3.279 migliaia è riferibile principalmente
all’incremento del credito iva di gruppo.
Attivo immobilizzato
Le attività fisse al 31 dicembre 2022 diminuiscono di Euro 20.324 migliaia rispetto al 31 dicembre 2021,
principalmente per effetto della svalutazione della partecipazione nella controllata italiana Aeffe Retail S.p.a. e
per effetto della fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A.
Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:
- le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 920 migliaia per effetto delle
seguenti variazioni:
investimenti per Euro 302 migliaia in opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed
impiantistica generale e specifica;
incrementi per Euro 96 migliaia a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della
controllata Velmar S.p.A.;
decrementi per Euro 31 migliaia in attrezzature informatiche e impiantistica generale;
ammortamenti per Euro 1.287 migliaia.
- le immobilizzazioni immateriali aumentano complessivamente di Euro 91 migliaia per effetto delle
seguenti variazioni:
incrementi per Euro 89 migliaia a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della
controllata Velmar S.p.A.;
investimenti per Euro 569 migliaia in software;
ammortamenti per Euro 567 migliaia;
- Le partecipazioni si movimentano per Euro 15.062 migliaia a seguito delle seguenti operazioni:
Azzeramento del valore della partecipazione della controllata Velmar S.p.a pari ad Euro 8.290
a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della stessa in Aeffe S.p.A.;
svalutazione della partecipazione Aeffe Retail per Euro 6.806 migliaia a seguito della perdita
riportata nell’esercizio precedente e dell’impairment test effettuato;
sottoscrizione della partecipazione Aeffe Netherlands BV per Euro 25 migliaia. Socie
controllata al 100% da Aeffe S.p.A. che gestisce un outlet sito a Roermond in Olanda e
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
L’indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 127.622 migliaia al 31 dicembre 2022 rispetto
a Euro 134.571 migliaia al 31 dicembre 2021 con un miglioramento di Euro 6.950 migliaia.
Le disponibilità liquide di Aeffe S.p.A, per effetto della fusione sono incrementate per Euro 734 migliaia.
L’indebitamento finanziario al netto dell’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16 è pari a Euro 117.995
migliaia al 31 dicembre 2022 rispetto a Euro 120.741 migliaia al 31 dicembre 2021.
92
PATRIMONIO NETTO
Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 8.662 migliaia per effetto dell’operazione di fusione per
incorporazione della controllata Velmar S.p.A. pari ad Euro 15.871 valore compensato dalla perdita
dell’esercizio e dall’acquisto di azioni proprie.
3. ATTIVITA’ DI RICERCA E SVILUPPO
L’attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo
rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell’altrettanto costante miglioramento dei materiali di
realizzazione dei prodotti.
Tali costi sono contabilizzati a Conto Economico e per l’esercizio 2022 ammontano a Euro 22.044 migliaia.
4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile
Ai sensi dell’art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l’azienda non utilizza
strumenti finanziari derivati.
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello accentrato dal dipartimento di tesoreria.
L’obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in
equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso EURIBOR a 3/6
mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.
Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante
operazioni di indebitamento in valuta nei rispettivi paesi.
In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia
alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.
5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO
Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta
ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell’art. IA2.6 delle Istruzioni
Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2023, che è disponibile sul
sito internet www.aeffe.com
, sezione Governance.
I detentori di azioni in misura superiore al 3%, alla data della Relazione, risultano essere:
Azionisti rilevanti
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 61,797%
Altri azionisti (*) 38,203%
(*) 8,325% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.
%
6. AZIONI PROPRIE
Al 31 dicembre 2022 la Società possiede 8.937.519 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna
che corrispondono all’8,325% del suo capitale sociale. Nel corso dell’esercizio 2022 sono state acquistate dalla
Società 1.244.452 azioni proprie per un controvalore totale pari a Euro 2.046 migliaia.
Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società
controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.
7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE
93
Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si
precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di
attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle
caratteristiche dei beni e servizi prestati.
Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28
luglio 2006, sono presentate nella Nota 37 e 38.
8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL’AMBIENTE
In un contesto macroeconomico contrassegnato da numerose sfide, dove la notizia positiva è che ci stiamo
lasciando alle spalle la pandemia, siamo riusciti a chiudere l’esercizio 2022 con risultati piuttosto soddisfacenti,
e questo ci permette di affrontare il tema della sostenibilità in modo sempre più articolato e pervasivo a livello
di tutte le attività e funzioni.
In quanto parte di un contesto europeo, avvertiamo l’urgenza di affrontare il tema della Sostenibilità in modo
strutturato, essendo diventato già da qualche anno un obiettivo strategico anche per il nostro settore, come
emerso in diversi consessi ufficiali nazionali ed europei tra cui il Summit dell’EFA – European Fashion Alliance-
che si è tenuto a Maspalomas nel giugno 2022, a cui abbiamo partecipato tramite le organizzazioni che ci
rappresentano a livello di settore, Camera Nazionale della Moda Italiana ed Altagamma in primis.
In questa sede, uno dei temi principali all’ordine del giorno è stato il “Green Deal” formulato dall’Unione
Europea nel 2019 dalla Presidente della Commissione Ursula von Der Leyen, che ha tra gli obiettivi la riduzione
delle emissioni di gas serra a cui anche il settore moda deve contribuire. Questi obiettivi, non più rinviabili, se
vogliamo assicurare un futuro alle nuove generazioni, hanno un riscontro anche a livello di ricerche
internazionali tra cui, ad esempio, quelle condotte da McKinsey (The State of Fashion 2022) in cui emerge che
il 43% della Generazione Zeta sostiene di voler privilegiare le aziende che hanno una solida reputazione in
termini di sostenibilità.
A livello aziendale, abbiamo gettato le basi per una transizione verso un modello di business più sostenibile
che si ispira ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) fissati dall’ONU nell’Agenda 2030. Più concretamente,
siamo partiti dall’introduzione di un codice etico già dal 2008 che guida l’agire aziendale a tutti i livelli e
manteniamo un solido rapporto con il territorio anche attraverso la nostra partecipazione ad iniziative di natura
sociale. Tra queste mi piace ricordare l’adesione all’iniziativa “Fashion Deserves the World” in collaborazione
con l’Agenzia ONU per i migranti ed i rifugiati (UNHCR) e il sostegno fornito all’associazione Pura Vida
(progetto ULDB). Altre iniziative che si sono concretizzate nel 2022 sono state l’aumento della produzione di
energia pulita grazie ad un nuovo impianto fotovoltaico installato in Pollini e diverse iniziative a livello di
prodotto.
Tuttavia, quello che ci accingiamo a realizzare a partire dal 2023 è l’introduzione di obiettivi di sostenibilità a
livello strategico per poi passare, sulla base di priorità, a obiettivi più specifici per singola area. Siamo già in
contatto con Re.Crea, consorzio costituito e coordinato da Camera Nazionale Della Moda Italiana che ci
permetterà di confrontarci per individuare le azioni da intraprendere per ridurre la produzione di rifiuti o
migliorarne il riuso, analizzare le aree migliorabili della filiera, valutare come gestire al meglio il fine vita dei
prodotti del tessile-abbigliamento oltre naturalmente ad incrementare l’uso di materiali eco-sostenibili o
rigenerati per la produzione delle nostre collezioni.
In altri termini, consapevoli delle responsabilità che abbiamo verso i nostri dipendenti e le diverse comunità
che interagiscono con la nostra azienda anche attraverso l’acquisto dei nostri prodotti, vogliamo continuare a
fare crescere una cultura ambientale e trasformare la sfida che ci attende in un’opportunità per rendere i
processi e le collezioni da noi prodotte più attraenti e più rispettose dell’ambiente.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto indicato nel Documento non finanziario consolidato 2022.
9. L'INVASIONE RUSSA DELL'UCRAINA
La flebile attività economica mondiale e l’elevata incertezza geopolitica, soprattutto a causa dell’aggressione
ingiustificata della Russia all’Ucraina e alla sua popolazione, continuano a creare condizioni sfavorevoli alla
94
crescita dell’area dell’euro. La Società Aeffe per mitigare questa incertezza ha ridotto l’incidenza delle vendite
sul mercato russo-ucraino dal 2,7% del 2021 allo 1,5% del 2022.
10. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO
In data 28 Aprile 2022 il Consiglio di Amministrazione di Aeffe S.p.A. ha approvato il progetto di fusione per
incorporazione in Aeffe S.p.A. della controllata al 100% Velmar S.p.A.
Tale operazione si inquadra in un processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria finalizzato ad una
maggiore efficienza nella gestione delle attività del Gruppo e del loro coordinamento, attraverso la riduzione
dei livelli decisionali e la razionalizzazione delle sinergie del Gruppo stesso e il conseguente risparmio dei costi
relativi alla gestione societaria, contabile, fiscale ed amministrativa di Velmar S.p.A.
In data 28 giugno 2022 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la fusione per incorporazione nella Società
della controllata al 100% Velmar S.p.A.
Successivamente in data 20 dicembre 2022 è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione nella Società
Aeffe S.p.A. della controllata al 100% Velmar S.p.A. iscritto presso il registro delle imprese di Rimini in data 28
dicembre 2022 al protocollo n. 85665/2022 del 23 dicembre 2022.
Gli effetti contabili e fiscali della fusione sono stati retrodatati al 1° gennaio 2022.
L’atto di fusione è a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito internet www.aeffe.com
e sul sito
di stoccaggio autorizzato www.emarketstorage.com.
All’operazione di fusione sopra descritta sono state applicate le semplificazioni di cui all’art.2505 del Codice
Civile. Inoltre trattandosi di una fusione per incorporazione di una società interamente posseduta dalla società
incorporante, quest’ultima non ha aumentato il proprio capitale sociale e, pertanto, non sono state apportate
modifiche allo statuto di Aeffe e non ci sono stati impatti sulla composizione dell’azionariato della Società.
Il procedimento di fusione ha annullato la partecipazione di Aeffe S.p.A. in Velmar S.p.A. pari all’intero capitale
sociale di quest’ultima con l’assunzione da parte della Società del patrimonio di Velmar S.p.A.
L’operazione si configura come “operazione tra parti correlate” ai sensi del Regolamento Consob 17221/2010,
come successivamente modificato (il “Regolamento OPC”) e della Procedura in materia di operazioni con parti
correlate adottata da Aeffe (la “Procedura OPC”), essendo Velmar società interamente controllata da Aeffe.
L’operazione è tuttavia esente dall’applicazione della Procedura OPC, ai sensi dell’art. 3.3 lettera d) della
medesima, poiché posta in essere dalla Società con una propria società controllata nella quale non sono
presenti interessi significativi di altre parti correlate della Società, nel rispetto di quanto previsto dall’art.14 del
regolamento OPC.
La società nel presente bilancio separato ha adottato gli Orientamenti preliminari Assirevi in tema di IFRS di
cui al documento OPI n.2 (Revised). Secondo tale orientamento le fusioni proprie rientrano nel campo di
applicazione dell’IFRS 3 Aggregazioni aziendali. Le operazioni di fusione per incorporazione madre-figlia non
sono, invece, inquadrabili come business combination in quanto non comportano alcun scambio con economie
terze con riferimento alle attività che si aggregano, né un’acquisizione in senso economico. Per i motivi sopra
indicati, le fusioni per incorporazione madre-figlia sono qualificate come aggregazione di imprese under
common control e sono escluse dall’ambito di applicazione IFRS 3. L’operazione di fusione della società non
ha comportato la rilevazione di differenze allocabili ai valori dell’attivo ma ha generato l’iscrizione di una riserva
di avanzo di fusione nel patrimonio netto dell’incorporante Aeffe S.p.A.
Si segnala che nei prospetti di bilancio i dati comparativi fanno riferimento alla situazione di Aeffe S.p.A. al 31
dicembre 2021, situazione ante fusione. Ai fini di una migliore comprensione delle Note esplicative ai prospetti
contabili e ove di importo non irrilevante, nei dati patrimoniali sono stati esplicitati i saldi della società
incorporata Velmar S.p.A. al 1° gennaio 2022 e nei dati economici evidenziato il contributo della Velmar S.p.A.
nel corso dell’esercizio.
95
11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO
In data 26 gennaio 2023, nell’ambito del processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria finalizzato
ad una maggiore efficienza nella gestione delle attività del Gruppo e del loro coordinamento, procedimento
iniziato con la fusione della controllata Velmar S.p.A., il Comitato Esecutivo, che sta studiando le ulteriori azioni
da portare avanti, ha proposto al Consiglio di Amministrazione di Aeffe di valutare e approfondire un progetto
finalizzato alla semplificazione e alla miglior gestione della struttura delle società italiane e estere del Gruppo;
in particolare, il Comitato esecutivo dovrà valutare tempi, opportunità e modi della possibile fusione in Aeffe
S.p.A. delle controllate italiane Moschino S.p.A., Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Pollini Retail S.p.A., nonché
della razionalizzazione e fusione delle società presenti in territori esteri (Moschino France, Aeffe France, Fashoff
UK, Aeffe UK, Aeffe USA, Moschino USA) in modo che, per ogni paese straniero, sia presente una sola società
controllata.
All’esito il Consiglio ha provveduto a conferire conseguente mandato al Comitato Esecutivo, per provvedere
agli adempimenti necessari alla valutazione della tempistica delle operazioni suddette e alla redazione dei
necessari progetti di fusione da presentare al Consiglio di Amministrazione.
12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Valutiamo positivamente i risultati del 2022 e siamo particolarmente soddisfatti degli investimenti realizzati,
tra cui la finalizzazione del progetto di distribuzione diretta di Moschino in Cina, fiduciosi che le scelte
intraprese si rifletteranno nel medio termine in una progressione sia dei ricavi sia della redditività. Con
attenzione all’evoluzione del contesto di mercato e alle relative contingenze, la Società è tuttora impegnata
nel rafforzamento dei piani di sviluppo dei marchi di proprietà sia a livello commerciale sia in termini di
ottimizzazione della struttura societaria ed organizzativa.
13. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI
ESERCIZIO 2022
Signori Azionisti,
nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, Vi proponiamo di
coprire la perdita dell’esercizio di Euro 5.334.728 mediante utilizzo della Riserva Sovrapprezzo Azioni.
15 Marzo 2023
Per Il Consiglio di Amministrazione
L’Amministratore Delegato
Simone Badioli
96
Prospetti Contabili
Stato Patrimoniale (*)
(Valori in unità di Euro)
Note 31 dicembre
31 dicembre
Variazioni
2022 2021
Marchi
2.519.864
2.645.627 ( 125.763)
Altre attività immateriali
856.769 640.591
216.178
Immobilizzazioni immateriali (1)
3.376.633 3.286.218
90.415
Terreni 17.319.592
17.319.592
-
Fabbricati 21.239.681
21.848.306 ( 608.625)
Opere su beni di terzi
601.517 684.507
( 82.990)
Impianti e macchinari 1.107.261
1.284.944
( 177.683)
Attrezzature
37.910
50.239 ( 12.329)
Altre attività materiali
591.162 629.043 ( 37.881)
Immobilizzazioni materiali (2)
40.897.123 41.816.631 ( 919.508)
Attività per diritti d'uso
(3) 7.998.552 12.012.282
( 4.013.730)
Partecipazioni (4)
187.236.420 202.298.682
( 15.062.262)
Altre attività (5)
558.843
977.745 ( 418.902)
Imposte anticipate
(6) 1.749.688
2.756.646 ( 1.006.958)
ATTIVITA' NON CORRENTI 241.817.259
263.148.204 ( 21.330.945)
Rimanenze
(7) 34.042.900
29.328.258
4.714.642
Crediti commerciali
(8) 78.010.726
37.215.640 40.795.086
Crediti tributari
(9) 8.285.076 4.949.448
3.335.628
Disponibilità liquide (10)
5.761.692 3.991.604 1.770.088
Altri crediti (11) 14.016.860
12.766.418
1.250.442
ATTIVITA' CORRENTI 140.117.254
88.251.368 51.865.886
TOTALE ATTIVITA' 381.934.513
351.399.572 30.534.941
Capitale sociale
24.606.246 24.917.359
( 311.113)
Altre riserve
103.599.155
105.238.328 ( 1.639.173)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.374.995 2.347.959 27.036
Risultato di esercizio ( 5.334.728) ( 15.920.238)
10.585.510
PATRIMONIO NETTO (12) 125.245.668 116.583.409
8.662.259
Accantonamenti (13)
4.281.467 5.505.593 ( 1.224.126)
Imposte differite (5)
6.839.139 6.800.786 38.353
Fondi relativi al personale
(14) 2.570.092 3.076.827
( 506.735)
Passività finanziarie (15) 83.562.280 112.084.846
( 28.522.566)
Passività non finanziarie
(16) 197.873 206.935 ( 9.062)
PASSIVITA' NON CORRENTI 97.450.851 127.674.987
( 30.224.136)
Debiti commerciali (17)
100.421.365 71.145.844 29.275.521
Debiti tributari (18) 1.498.398
1.441.944 56.454
Passività finanziarie (19) 49.821.209 26.478.253
23.342.956
Altri debiti (20)
7.497.022 8.075.135 ( 578.113)
PASSIVITA' CORRENTI
159.237.994 107.141.176 52.096.818
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 381.934.513 351.399.572
30.534.941
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo
Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Stato Patrimoniale riportato
nell’allegato II e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.
97
Conto Economico (*)
(Valori in unità di Euro)
Note Esercizio
Esercizio
2022 % 2021 %
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 164.666.380 100,0% 114.173.149 100,0%
Altri ricavi e proventi (22) 10.146.659 6,2% 7.766.600 6,8%
TOTALE RICAVI 174.813.039 106,2% 121.939.749 106,8%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 254.693) (0,2%) ( 1.551.381) (1,4%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) ( 65.186.529) (39,6%) ( 47.110.540) (41,3%)
Costi per servizi (24) ( 49.587.969) (30,1%) ( 35.865.950) (31,4%)
Costi per godimento beni di terzi (25) ( 15.443.032) (9,4%) ( 8.375.343) (7,3%)
Costi per il personale (26) ( 30.287.818) (18,4%) ( 28.111.640) (24,6%)
Altri oneri operativi (27) ( 1.764.931) (1,1%) ( 1.252.730) (1,1%)
Ammortamenti e svalutazioni (28) ( 13.591.074) (8,3%) ( 16.785.758) (14,7%)
Proventi/(oneri) finanziari (29) ( 2.471.695) (1,5%) ( 1.200.003) (1,1%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 3.774.702) (2,3%) ( 18.313.596) (16,0%)
Imposte (30) ( 1.560.026) (0,9%) 2.393.359 2,1%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 5.334.728) (3,2%) ( 15.920.237) (13,9%)
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul
Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Conto Economico riportato
nell’allegato III e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.
Conto Economico Complessivo
(Valori in unità di Euro)
Esercizio Esercizio
2022 2021
Utile/(perdita) del periodo (A) ( 5.334.728)
( 15.920.237)
Rimisurazione sui piani a benefici definiti 172.551 ( 79.479)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1)
172.551 ( 79.479)
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio
- -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2)
- -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 172.551 ( 79.479)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) ( 5.162.177) ( 15.999.716)
98
Rendiconto Finanziario (*)
RENDICONTO FINANZIARIO
(Valori in migliaia di Euro)
Note Esercizio Esercizio
2022 2021
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 3.992 6.240
Risultato del periodo prima delle imposte ( 3.775) ( 18.314)
Ammortamenti / svalutazioni 13.591 16.786
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 2.945) 1.597
Imposte sul reddito corrisposte ( 458) 4.121
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.472 1.200
Variazione nelle attività e passività operative ( 22.856) 18.478
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività operativa (32) ( 13.971) 23.868
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 657) ( 351)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 368) ( 682)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 1.745 ( 745)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 8.257 ( 76.009)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di investimento (33) 8.977 ( 77.787)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 13.997 ( 1.134)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 976) 53.749
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 4.204) ( 1.112)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 419 1.368
Proventi e oneri finanziari ( 2.472) ( 1.200)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività finanziaria (34) 6.764 51.671
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 5.762 3.992
(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul
Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell’apposito schema di Rendiconto Finanziario
riportato nell’allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.
99
Prospetti di Patrimonio Netto
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva legale
Riserva straordinaria da
riallineamento D.L. 104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti
Risultato di esercizio
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2022
24.917
69.334
21.303 7.742
( 116)
4.032 3.807
( 864)
2.348
( 15.920)
116.583
Copertura perdita 31/12/21
( 15.920)
15.920
-
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/22
( 5.335)
( 5.335)
Fusione per incorporazione di Velmar S.p.A.
15.882 26
( 64)
27
15.871
Altre variazioni
( 311) ( 1.735)
173 ( 1.873)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2022 24.606
67.599
21.265
7.742 ( 90)
4.032
3.807 ( 755)
2.375
( 5.335)
125.246
(Valori in migliaia di Euro)
Capitale sociale
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve
Riserva Fair Value
Riserva IAS
Riserva legale
Riserva straordinaria da
riallineamento D.L. 104/2020
Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) precedenti
Risultato di esercizio
Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2021 25.044 70.144 46.257 7.742
( 116) 4.032
( 785) 2.348 ( 21.029) 133.637
Copertura perdita 31/12/20 ( 21.029) 21.029 -
Totale utile/(perdita complessiva) al
( 15.920) ( 15.920)
Altre variazioni ( 127) ( 810) ( 3.925)
3.807 ( 79) ( 1.134)
SALDI AL 31 DICEMBRE 2021 24.917
69.334 21.303 7.742 ( 116) 4.032 3.807
( 864) 2.348 ( 15.920) 116.583
100
Relazione del Collegio Sindacale all’Assemblea degli Azionisti convocata
per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2022
(art 153, D. Lgs. 58/98 ar. 2429 Codice Civile )
Signori Azionisti,
il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art 153 del D.Lgs. n. 58/1998, Testo Unico della Finanza (TUF) e dell’art. 2429,
comma 2, Codice Civile, ha l’incarico di riferire all'Assemblea degli Azionisti, circa i risultati dell'esercizio sociale,
l'attività di vigilanza svolta nell'adempimento dei propri doveri, formulando osservazioni in ordine al Bilancio
e alla sua approvazione, per le materie di sua competenza.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti di vigilanza, nei termini previsti dalla
vigente normativa, tenendo conto delle norme di comportamento emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili, delle disposizioni Consob in materia di controlli societari e di attività
del Collegio Sindacale, nonché delle indicazioni contenute nel Codice Corporate Governance delle società
quotate, approvato nel gennaio 2020 dal Comitato appositamente istituito e promosso da Borsa Italiana S.p.A.
(il “Codice”) a cui AEFFE S.p.A. (in seguito anche “AEFFE” o “Società”) aderisce.
A tale fine il Collegio Sindacale, oltreché partecipare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei
Comitati endoconsiliari, ha avuto un costante scambio di informazioni con le preposte funzioni amministrative
e di audit, con l’Organo incaricato della vigilanza sull’efficacia, l’osservanza e l’aggiornamento del Modello di
Organizzazione, Gestione e Controllo ai fini del D.Lgs. n. 231/01 della Società (“O.d.V.), nonché con “RIA
GRANT THORNTON S.p.A.”, Società incaricata della revisione legale dei conti e “BDO ITALIA S.p.A.” in quali
di Revisore designato della verifica di conformità della Dichiarazione di carattere non finanziario, ex D.Lgs.
254/2016 (la “Dichiarazione di carattere non finanziario”, o “DNF”) e del rilascio della relativa attestazione.
Il Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente relazione è stato nominato dall’Assemblea ordinaria degli
Azionisti del 22 aprile 2020 ed è costituito da:
Dott. Avv. Stefano Morri (Presidente)
Dott.ssa Carla Trotti (Sindaco Effettivo)
Dott. Fernando Ciotti (Sindaco Effettivo)
Sono Sindaci supplenti la Dott.ssa Daniela Elvira Bruno ed il Dott. Nevio Dalla Valle.
Il Collegio Sindacale dichiara che tutti i propri componenti rispettano le disposizioni regolamentari emanate
da Consob in materia di limite al cumulo degli incarichi.
* * * * * * * * *
Vi rappresentiamo che il Bilancio della Società al 31 dicembre 2022 è redatto in base ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS emessi dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall’Unione
Europea, in vigore al 31 dicembre 2022, nonché conformemente ai provvedimenti emanati in attuazione
dell’articolo 9 del D.Lgs. 38/2005.
Nel Bilancio separato e nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022 di AEFFE, sono riportate le previste
dichiarazioni di conformità da parte del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Dirigente preposto
alla redazione dei documenti contabili societari, ex Legge 262/2005.
Impatti economici patrimoniali dei contagi da Covid-19 e incremento dei prezzi dell’energia
Il Collegio Sindacale ha monitorato costantemente, nell’ambito delle proprie verifiche periodiche, l’evoluzione
della situazione economico-finanziaria e patrimoniale, anche in relazione alla situazione della diffusione dei
contagi da Covid-19 e agli effetti del sensibile incremento dei prezzi dell’energia sulle attività della Società e
del Gruppo.
101
Operazioni significative non ricorrenti
Nell’ambito di un processo di razionalizzazione e riorganizzazione societaria, finalizzato ad una maggiore
efficienza nella gestione delle attività del Gruppo e del loro coordinamento, il Consiglio di Amministrazione di
AEFFE ha approvato in data 28 giugno 2022 la fusione per incorporazione nella Società della Velmar S.p.A.,
controllata al 100%. Tale operazione si è conclusa in data 20 dicembre 2022 con la stipula dell’atto di fusione
per incorporazione della suddetta società controllata. Il procedimento di fusione ha annullato la partecipazione
di Aeffe S.p.A. in Velmar S.p.A. per l’importo dell’intero capitale sociale di quest’ultima, con l’assunzione da
parte della Società del patrimonio di Velmar S.p.A.
Essendosi avvalsa della facoltà di deroga prevista dall’articolo 70, comma 8, del Regolamento CONSOB n.
11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, relativamente all’operazione di fusione, AEFFE non è tenuta
alla pubblicazione del documento informativo di cui all’articolo 70, comma 6, del menzionato Regolamento
CONSOB.
Nel corso dell’esercizio non sono state rilevate altre operazioni da segnalare.
Procedura di Impairment Test
In linea con quanto previsto dal documento congiunto di Banca d’Italia/Consob/ISVAP, del 3 marzo 2010, il
Consiglio di Amministrazione, in data 15 marzo 2023, ha provveduto ad approvare la rispondenza della
metodologia di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36.
Nelle Note illustrative al Bilancio sono riportate le informazioni e gli esiti del processo valutativo condotto. Si
segnala che, ad esito dei test svolti, non sono emerse situazioni di impairment.
Per i dettagli del processo di impairment, si rinvia alle Note Illustrative al Bilancio d’esercizio e del Bilancio
consolidato.
Operazioni atipiche o inusuali
Non risulta che la Società abbia posto in essere operazioni atipiche o inusuali così come definite dalla
comunicazione Consob DEM/6064293, del 28 luglio 2006.
Operazioni infragruppo o con parti correlate
Ai sensi dell’articolo 2391-bis del Codice Civile e della delibera Consob 17221 del 12 marzo 2010 recante
Regolamento operazioni con parti correlate”, successivamente modificato con delibere n. 17389 del 23 giugno
2010, n. 19925 del 22 marzo 2017, n. 19974 del 27 aprile 2017, n. 21396 del 10 giugno 2020, n. 21624 del 10
dicembre 2020 e n. 22144 del 22 dicembre 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la “Procedura
per le operazioni con parti correlate” (la “Procedura”).
Segnaliamo che la Procedura adottata dalla Società per le operazioni effettuate nel corso dell’esercizio 2022, è
coerente con i principi contenuti nel Regolamento Consob, come aggiornato con delibera del 22 dicembre
2021 n. 22144 e risulta pubblicata sul sito internet della Società (www.AEFFE.com).
Le operazioni con Parti Correlate sono indicate nelle Note Illustrative al Bilancio d’esercizio e al Bilancio
consolidato della Società e del Gruppo, nelle quali sono riportati anche i conseguenti effetti economici e
patrimoniali.
Il Collegio ha vigilato sull’osservanza del Regolamento e sulla correttezza del processo seguito dal Consiglio di
Amministrazione in tema di qualificazione delle Parti Correlate e non ha nulla da segnalare.
Attività di vigilanza svolta dal Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2022
Nell’espletamento della sua attività il Collegio Sindacale:
ha vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo e, tramite il
Presidente del Collegio Sindacale o Sindaco all’uopo delegato, alle riunioni del Comitato Controllo
Rischi e Sostenibilità, del Comitato per la Remunerazione, ottenendo dagli Amministratori periodiche
102
informazioni, con cadenza almeno trimestrale, sul generale andamento della gestione, sulla sua
prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e
patrimoniale effettuate da AEFFE e dal Gruppo di Società che ad essa fanno capo (il “Gruppo”),
assicurandosi che le delibere assunte e poste in essere non fossero manifestamente imprudenti,
azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assembleari o tali da
compromettere l’integrità del patrimonio sociale;
ha vigilato sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, tramite osservazioni dirette, raccolta di
informazioni dai Responsabili delle Funzioni aziendali e la partecipazione ai Comitati endoconsiliari;
ha vigilato sull’adeguatezza e sul funzionamento del sistema di controllo interno e di gestione dei
rischi, mediante la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, mediante
l’ottenimento di informazioni dall’Amministratore Delegato, nonché dall’Amministratore incaricato del
sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, dai Responsabili delle Funzioni Aziendali, dai
Rappresentanti della Società di revisione e dall’Organismo di Vigilanza, del quale fa parte anche un
componente del Collegio. Ha inoltre avuto incontri con i Responsabili dell’Internal Audit della Società,
dai quali ha ottenuto informazioni sullo stato di attuazione del Piano di Audit per l’esercizio;
ha vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile tramite incontri con il Chief Financial
Officer, il quale ha svolto altresì, a partire dal 28 luglio 2022, la funzione di Dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili societari (Legge 262/2005) e con la Società di revisione RIA GRANT
THORNTON, anche al fine dello scambio di dati ed informazioni;
ha vigilato sulle modalità di attuazione delle regole di Governo Societario adottate dalla Società, anche
in aderenza ai principi contenuti nel Codice. In particolare:
- ha verificato la corretta applicazione dei criteri di accertamento adottate dal Consiglio di
Amministrazione per valutare l’indipendenza dei propri membri;
- ha verificato l’indipendenza della Società di revisione;
- ha valutato l’indipendenza dei componenti l’Organo di Controllo;
ha vigilato sull’adeguatezza delle disposizioni impartite alle Società Controllate, ai sensi dell’art. 114,
comma 2, del TUF, finalizzate ad ottenere tempestivamente da queste ultime le notizie necessarie per
adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge;
ha vigilato sulle operazioni con Parti Correlate e infragruppo e a tale riguardo riteniamo che le
informazioni fornite nella relazione sulla gestione da parte degli Amministratori siano adeguate;
ha vigilato sulla corretta attuazione degli adempimenti posti a carico della Società dalle normative
sugli abusi di mercato (“Market Abuse Regulation”), inclusi quelli afferenti alle c.d. operazioni di
internal dealing”, e sulla “Tutela del risparmio”, nonché in materia di informativa societaria.
Alla luce di tutto quanto sopra, e tenuto conto della natura evolutiva del Sistema di controllo interno e di
gestione dei rischi, dalle analisi svolte e sulla base degli elementi informativi acquisiti, non sono emersi elementi
che possano indurre questo Collegio a ritenere non adeguato, nel suo complesso, il sistema di controllo interno
e gestione dei rischi della Società.
L’Internal Audit e l’O.d.V., in occasione degli incontri periodici, non hanno segnalato criticità nell’ambito delle
rispettive competenze.
La relazione annuale del Consiglio di Amministrazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, non ha
evidenziato problematiche tali da essere portate alla Vostra attenzione.
Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria
Il Collegio ha verificato l’esistenza di una adeguata organizzazione a presidio del processo di raccolta,
formazione e diffusione delle informazioni finanziarie.
Ha, inoltre, preso atto che il Dirigente preposto alla redazione dei documenti societari ha confermato:
l’adeguatezza e idoneità dei poteri e dei mezzi conferitigli dal Consiglio di Amministrazione;
di aver avuto accesso diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati contabili,
senza necessità di autorizzazione alcuna;
103
di aver partecipato ai flussi informativi interni ai fini contabili e aver approvato tutti i relativi processi
aziendali.
Pertanto, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza del processo di formazione dell’informativa
finanziaria e ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all’Assemblea.
Attività di vigilanza sul processo di informativa non finanziaria (DNF)
AEFFE, in qualità di ente di interesse pubblico (EIP) e Gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare al
pubblico le informazioni di carattere non finanziario, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. 254/2016
emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE ed entrato in vigore il 25 gennaio 2017.
In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF Consolidata del Gruppo AEFFE per l'esercizio chiuso
al 31 dicembre 2022, approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2023 ed inserita
nella Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2022 è stata redatta nella misura necessaria ad assicurare
la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso
prodotto, coprendo i temi ritenuti rilevanti e previsti dall'art. 3, commi 3 e 4, del D. Lgs 254/2016, in conformità
ai "Global Reporting lnitiative Sustainability Standard”, come definiti dal GRI - Global Reporting Initiative.
Il Collegio ha vigilato sull’osservanza delle disposizioni stabilite nel D.Lgs. n. 254/2016 e nel Regolamento
Consob n. 20267/2018 in merito alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario (DNF) che è stata
predisposta dalla Società e ha verificato che la stessa i) presenta la strategia di sostenibilità adottata dal Gruppo,
ii) consente la comprensione dell’attività del Gruppo, del suo andamento e dei suoi risultati e degli impatti
prodotti e iii) relaziona in merito ai temi rilevanti, tenendo conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo.
In particolare, il Gruppo nel 2022 ha proseguito il percorso già avviato in precedenza in merito
all’approfondimento della mappatura dei rischi ESG (Environmental, Social e Governance) a partire dall’analisi
di materialità, che porterà ad una progressiva integrazione dei fattori di sostenibilità all’interno del proprio
modello di gestione dei rischi aziendale, al fine di comprendere e valutare la rilevanza dei rischi ESG in funzione
degli impatti che gli stessi possono avere sull’organizzazione e sulle altre categorie di rischio tradizionali.
Gli ambiti maggiormente impattati dalle attività di Gruppo sono stati così individuati: i) Governance, ii) Risorse
Umane iii) Ambiente, iv) Lotta alla corruzione e diritti umani v) Performance economica e approvvigionamento
vi) Prodotto. Il Collegio ha scambiato informazioni con la società BDO ITALIA S.p.A. in relazione alle attività di
controllo da essa svolte sulla DNF, ricevendo conferma che dalle stesse non sono emerse criticità da segnalare,
come risulta anche dall’apposita relazione emessa dalla suddetta società di revisione sulla DNF.
La Società di revisione BDO ITALIA S.p.A., cui è stato conferito l'incarico di effettuare l'esame della DNF ai sensi
dell'articolo 3, comma 10 del D.Lgs. 254/2016, nella relazione emessa in data odierna, evidenzia che non sono
pervenuti alla sua attenzione elementi tali da far ritenere che la DNF del gruppo AEFFE relativa all'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2022, non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto
dagli articoli 3 e 4, del D.Lgs. 254/2016 e dai Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards ed
in linea con le indicazioni fornite dal principio ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits
or Reviews of Historical Financial lnformation.
Il Collegio Sindacale esprime, pertanto, una valutazione di adeguatezza del processo di formazione
dell’informativa non finanziaria, in funzione degli obiettivi strategici del Gruppo in ambito socio-ambientale, e
ritiene non sussistano rilievi da sottoporre all’Assemblea.
Esposti, denunce ai sensi dell’art. 2408 del Codice Civile. Eventuali omissioni, fatti censurabili o
irregolarità rilevate
Nel corso dell’esercizio 2022 non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti e/o denunce, ai sensi dell’articolo
2408 del Codice Civile, né sono stati rilevati fatti censurabili, omissioni, o irregolarità.
Remunerazione degli amministratori, del direttore generale e dei dirigenti aventi responsabilità
strategica
104
Nel corso dell’anno 2022 il Collegio Sindacale ha rilasciato il proprio parere favorevole, in relazione alla
determinazione del compenso attribuito a un amministratore, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 2389, comma
3 del Codice Civile.
Ulteriori pareri espressi dal Collegio Sindacale
Il Collegio Sindacale nel corso dell’esercizio 2022 ha espresso parere favorevole, ai sensi dell’articolo 2386
comma 1 - Codice Civile, alla nomina per cooptazione di un amministratore indipendente e alla attribuzione in
capo al C.F.O., della nomina di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ex legge 262/05.
Vigilanza ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010 verifica dell’indipendenza della società di revisione
Il Collegio ha vigilato sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull’indipendenza della
Società di revisione, con particolare attenzione agli eventuali servizi diversi dalla revisione prestati e sull'esito
della revisione legale.
Nell’ambito degli incontri con la società di revisione, il Collegio Sindacale, tenuto anche conto delle
interpretazioni fornite dai più autorevoli organismi rappresentativi delle professioni contabili e delle imprese
quotate, ha adempiuto al dovere di vigilanza di cui all'articolo 19 del D.Lgs. 39/2010, richiedendo alla società
di revisione RIA GRANT THORNTON, di illustrare, tra l'altro, l'approccio di revisione adottato, i fondamentali
aspetti del piano di lavoro e le principali evidenze riscontrate nelle verifiche svolte.
Con riferimento all’indipendenza della Società di revisione, RIA GRANT THORNTON, il Collegio Sindacale ha
valutato la compatibilità degli incarichi diversi dalla revisione legale, con i divieti di cui all’art. 5 del Regolamento
UE 537/2014 e l’assenza di potenziali rischi per l’indipendenza del revisore, derivanti dallo svolgimento dei
servizi medesimi.
Il Collegio ha altresì esaminato la relazione di trasparenza di RIA GRANT THORNTON, prodotta dalla Società
nel mese di gennaio 2023, come previsto dall’articolo 18 del D.Lgs. 39/2010 e pubblicata sul sito internet della
medesima Società di Revisione (https://www.ria-grantthornton.it/chi-siamo/transparency-report/).
Nell’esercizio 2022 la Società di revisione ha svolto nei confronti del Gruppo le attività riportate nelle Note
illustrative al Bilancio consolidato. Il Collegio Sindacale dichiara che i corrispettivi relativi a tali attività sono
adeguati alla dimensione, alla complessità e alle caratteristiche dei lavori svolti e che gli incarichi per servizi
diversi dalla revisione, non sono tali da minarne l’indipendenza.
Osservazioni sulla relazione della Società di Revisione
Si rappresenta che RIA GRANT THORNTON S.p.A., in data 29 marzo 2023, ha rilasciato:
in qualità di Revisore Incaricato, le relazioni previste dagli artt. 14 del D.Lgs. 39/2010 e 10 del
Regolamento UE 537/2014, redatte in conformità alle disposizioni contenute nel citato decreto, come
modificato dal D.Lgs. 135/2016; le relazioni riportano un giudizio senza rilievi sul Bilancio d’esercizio e
consolidato e l’attestazione che essi forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2022, del risultato
economico e dei flussi di cassa, in conformità ai principi contabili applicabili;
la relazione aggiuntiva prevista dall’art. 11 del Regolamento UE 537/2014, dalla quale non risultano
carenze significative nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in relazione al processo di
informativa finanziaria, con allegata la dichiarazione di cui all’art. 6 del Regolamento UE 537/2014, dalla
quale non emergono situazioni che possano comprometterne l’indipendenza.
Autovalutazione del Collegio Sindacale
In ottemperanza alle previsioni di cui alle “Norme di Comportamento del Collegio Sindacale di società quotate
del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, che prevedono che il Collegio
Sindacale sia tenuto ad effettuare, dopo la nomina e successivamente con cadenza annuale, una valutazione
sul proprio operato in relazione alla concertata pianificazione della propria attività, sull’idoneità dei
componenti, sull’adeguata composizione dell’Organo con riferimento ai requisiti di professionalità,
competenza, onorabilità e indipendenza, nonché sull’adeguatezza della disponibilità di tempo e di risorse,
rispetto alla complessità dell’incarico (la “Autovalutazione”), si informa che il Collegio Sindacale ha svolto
105
l’Autovalutazione per l’esercizio 2022, i cui esiti sono oggetto di specifica esposizione nell’ambito della
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2022” ex art. 123-bis del TUF della Società, messa
disposizione del pubblico nei termini di legge sul sito internet di AEFFE (www.AEFFE.com) e con le altre modalità
previste dalla normativa vigente.
Riunioni del Collegio Sindacale, del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari
Nel corso dell’esercizio 2022:
si sono tenute numero 10 riunioni del Collegio Sindacale, della durata media di circa 2 ore e 30 minuti
ciascuna;
il Collegio Sindacale ha avuto periodici incontri e scambi di informazioni, con i Rappresentanti di RIA
GRANT THORNTON S.p.A.;
si sono tenute numero 7 riunioni del Consiglio di Amministrazione. A tal riguardo si evidenzia che il
Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri, di cui cinque indipendenti; quattro
amministratori su nove sono di genere femminile;
il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità si è riunito 6 volte; il Comitato per la Remunerazione 1
volta.
Il Collegio Sindacale ha assistito a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo
e, tramite la partecipazione del Presidente o di un Sindaco delegato, alle riunioni dei Comitati endoconsiliari.
Infine, il Collegio dà atto di aver assistito all’Assemblea ordinaria degli azionisti del 28 aprile 2022.
* * * * * * * * *
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili
societari hanno rilasciato, in data 15 marzo 2023, le dichiarazioni ex art. 154-bis del TUF, attestando che:
il Bilancio d’esercizio e il Bilancio consolidato sono redatti in conformità ai principi contabili
internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del Regolamento (CE) n.
1606/2002, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
i citati documenti corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e sono idonei a fornire
una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria
dell’Emittente e del Gruppo.
Il Collegio Sindacale ha riscontrato la completezza e l’adeguatezza delle informazioni fornite dal Consiglio di
Amministrazione nelle proprie relazioni, anche relativamente ai rischi ed alle incertezze significative cui sono
esposti la Società ed il Gruppo.
Come indicato nella Relazione sulla Gestione, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell’esercizio.
* * * * * * * * *
Conclusioni
Sulla base dell'attività di vigilanza svolta nel corso dell’esercizio e considerando anche le risultanze dell'attività
svolta dal soggetto incaricato dalla revisione legale dei conti, RIA GRANT THORNTON S.p.A., contenute nella
Relazione di revisione del Bilancio redatto ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, numero 39
- in cui si esprime un giudizio finale senza rilievi il Collegio Sindacale, ai sensi dell’art. 153, comma 2, D.Lgs.
24.2.1998, n. 58, ritiene che il Bilancio di esercizio fornisca una rappresentazione veritiera e corretta della
situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022 e rappresenta in modo compiuto la
realtà aziendale della AEFFE S.p.A., al 31 dicembre 2022 e non ha obiezioni da formulare in merito alle proposte
deliberative del Consiglio di Amministrazione di:
- approvare il Bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022
- coprire la perdita d’esercizio di Euro 5.334.728 mediante utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni.
Infine, il Collegio Sindacale rende noto che, in ossequio al dettato dell'articolo 19, comma 1, del D.Lgs. 39/2010,
provvederà ad informare l'Organo Amministrativo della Società, circa gli esiti della revisione legale dei conti
106
effettuato dal Soggetto Incaricato e trasmetterà, allo stesso, la Relazione aggiuntiva del Revisore corredata
dalle proprie osservazioni.
RingraziandoVi per la fiducia fin qui accordataci, Vi rimettiamo il mandato giunto a scadenza e Vi invitiamo a
voler provvedere in merito alle nomine per il prossimo triennio.
San Giovanni in Marignano, 30 Marzo 2023
Il Collegio Sindacale
Stefano MORRI - Presidente
Carla TROTTI- Sindaco Effettivo
Fernando CIOTTI- Sindaco Effettivo
Ria Grant Thornton S.p.A.
Via San Donato, 197
40127 Bologna
T +39 051 6045911
Società di revisione ed organizzazione contabile Sede Legale: Via Melchiorre Gioia n .8 20124 Milano - Iscrizione al registro delle
imprese di Milano Codice Fiscale e P.IVA n.02342440399 - R.E.A. 1965420. Registro dei revisori legali n.157902 già iscritta all’Albo
Speciale delle società di revisione tenuto dalla CONSOB al n. 49 Capitale Sociale: € 1.832.610,00 interamente versato Uffici:
Ancona-Bari-Bologna-Firenze- Milano-Napoli- Padova-Palermo-Pordenone-Rimini-Roma-Torino-Trento.
Grant Thornton refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to
their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Ria Grant Thornton spa is a member firm of Grant
Thornton International Ltd (GTIL). GTIL and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a
separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member
firms are not agents of, and do not obligate one another and are not liable for one another’s acts or omissions.
www.ria-grantthornton.it
Relazione della società di revisione indipendente
ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e
10 del Regolamento (UE) n. 537del 16 aprile 2014
Agli Azionisti della
Aeffe S.p.A.
Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio
Giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della Società Aeffe S.p.A. (la Società),
costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2022, dal conto economico, dal conto
economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per
l’esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi
principi contabili applicati.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022, del risultato economico e dei flussi di cassa
per l’esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati
dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.
Elementi alla base del giudizio
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le
nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità
della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio della presente relazione.
Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di
indipendenza applicabili nell’ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver
acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Aspetti chiave della revisione contabile
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio
professionale, sono stati maggiormente significativi nell’ambito della revisione contabile del bilancio
dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell’ambito della revisione contabile e
nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d’esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti
non esprimiamo un giudizio separato.
Valutazione delle partecipazioni
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta
all’aspetto chiave
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 include
tra le attività non correnti, partecipazioni in società
controllate pari a 187,2 milioni di euro, con un
decremento di 15,1 milioni di euro,
prevalentemente a seguito:
dell’operazione di fusione per incorporazione
di Velmar S.p.A., che ha comportato
l’annullamento della relativa partecipazione
per 8,2 milioni di euro;
della svalutazione della partecipazione in Aeffe
Retail S.p.A. per 6,8 milioni di euro.
Come indicato nelle note illustrative, le
partecipazioni sono contabilizzate al costo storico,
che viene ridotto per perdite durevoli di valore,
come previsto dallo IAS 36. Il valore originario
viene ripristinato negli esercizi successivi se
vengono meno i motivi della svalutazione
effettuata.
Come nei precedenti esercizi, gli amministratori
hanno svolto test di impairment per indentificare la
stima del valore recuperabile di alcune
partecipazioni in imprese controllate di particolare
rilevanza, al fine di verificare la consistenza del
valore contabile. Tale valore recuperabile è basato
sul valore d'uso, determinato con il metodo
dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alle
note 4, 12, 13, 28, nonché nelle illustrazioni dei
principi contabili adottati e nel paragrafo “Principali
stime adottate dalla Direzione”.
Per la complessità di tali processi di stima,
abbiamo considerato la valutazione delle
partecipazioni un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei test di
impairment sulle società controllate;
la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del budget
economico 2023 del Gruppo Aeffe,
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data 26
gennaio 2023, da cui si desume il flusso di
cassa, alla base dei test di impairment;
la comprensione delle stime effettuate dal
management rispetto ai flussi di cassa
attesi per gli esercizi 2024-2026, alla base
dei test di impairment;
la stima del valore recuperabile prendendo
come base l’enterprise value, ottenuto
mediante l’applicazione dei multipli
EV/Ebitda o EV/Sales alle grandezze
fondamentali delle società oggetto di test. I
risultati ottenuti sono stati rettificati per
tenere conto della posizione finanziaria
netta alla data di verifica;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita da parte degli amministratori nelle
note illustrative in relazione alle
partecipazioni e ai test di impairment.
Valutazione delle rimanenze
Descrizione dell’aspetto chiave
Procedure di revisione in risposta all’aspetto
chiave
Il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 include
tra le attività correnti, rimanenze pari a 34 milioni di
Le procedure di revisione svolte hanno incluso:
euro, al netto di un fondo svalutazione di 1,9 milioni
di euro.
La determinazione del fondo svalutazione
rimanenze rappresenta una stima contabile
complessa che richiede un elevato grado di
giudizio, in quanto influenzata da molteplici fattori,
tra cui:
le caratteristiche del settore in cui la Società
opera;
la stagionalità delle vendite;
le politiche di prezzo adottate e le capacità di
smaltimento nei canali di vendita.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle rimanenze un aspetto chiave dell’attività di
revisione.
L’informativa è riportata nelle note illustrative alla
nota 7 e nel paragrafo “Criteri di valutazione”.
la comprensione dei processi aziendali, del
relativo ambiente informatico e dei controlli
adottati dagli amministratori al fine di
determinare la valutazione delle rimanenze
e la messa in atto di controlli e procedure
per valutare l’efficacia operativa dei
controlli ritenuti rilevanti;
l’analisi della movimentazione delle
giacenze di magazzino nell’esercizio,
tenuto conto del ciclo di vita atteso delle
rimanenze in base allanzianità delle
stesse e l’analisi del trend storico delle
vendite e della redditività per stagione;
la verifica, tramite analisi documentale e
discussione con le funzioni aziendali
coinvolte, della metodologia adottata ai fini
della determinazione del fondo
svalutazione, volta alla comprensione delle
assunzioni poste alla base delle dinamiche
attese di smaltimento delle merci;
la verifica della completezza e
dell’accuratezza della base dati utilizzata
dagli amministratori per il calcolo del fondo
svalutazione, nonché la verifica
dell’accuratezza matematica adottata nel
calcolo dello stesso;
l’esame dell’appropriatezza dell’informativa
fornita dagli amministratori nelle note
illustrative, in relazione alle rimanenze.
Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d’esercizio
Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d’esercizio che fornisca una
rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards
adottati dall’Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n.
38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta
necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o
a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad
operare come un’entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d’esercizio, per l’appropriatezza
dell’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia.
Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio
d’esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o
per l’interruzione dell’attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di
predisposizione dell’informativa finanziaria della Società.
Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d’esercizio
I nostri obiettivi sono l’acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d’esercizio nel suo
complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e
l’emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si
intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile
svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore
significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non
intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi,
singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli
utilizzatori sulla base del bilancio d’esercizio.
Nell’ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia),
abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta
la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d’esercizio, dovuti a frodi o a
comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta
a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro
giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al
rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non
intenzionali, poiché la frode può implicare l’esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni
intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile
allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un
giudizio sull’efficacia del controllo interno della Società;
abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime
contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del
presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull’eventuale
esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere
dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un’entità in
funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella
relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia
inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni
sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi
o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un’entità in
funzionamento;
abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d’esercizio nel suo
complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d’esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi
sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato
come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione
contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno
identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che
abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell’ordinamento
italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla
nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di
salvaguardia applicate.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono
stati più rilevanti nell’ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno
costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di
revisione.
Altre informazioni comunicate ai sensi dell’art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014
L’assemblea degli azionisti della Aeffe S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2016 l’incarico di revisione
legale del bilancio d’esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31
dicembre 2024.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell’art. 5,
par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società
nell’esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d’esercizio espresso nella presente relazione è in linea con
quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato
per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell’art. 11 del citato Regolamento.
Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari
Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per l’applicazione delle disposizioni del
Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di
regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF
European Single Electronic Format) (nel seguito “Regolamento Delegato”) al bilancio d’esercizio al 31
dicembre 2022, da includere nella relazione finanziaria annuale.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un
giudizio sulla conformità del bilancio d’esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 è stato predisposto nel formato XHTML in
conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.
Giudizio ai sensi dell’art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell’art. 123-bis, comma 4, del
D.Lgs. 58/98
Gli amministratori della Aeffe S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla
gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre
2022, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d’esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un
giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella
relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell’art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98,
con il bilancio d’esercizio della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sulla conformità delle stesse alle
norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione
sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d’esercizio
della Aeffe S.p.A. al 31 dicembre 2022 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all’art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base
delle conoscenze e della comprensione dell’impresa e del relativo contesto acquisite nel corso
dell’attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Bologna, 29 marzo 2023
Ria Grant Thornton S.p.A.
Marco Bassi
Socio
113
NOTE ILLUSTRATIVE
INFORMAZIONI GENERALI
Aeffe S.p.A. (“Società”) è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la
Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione
al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.
La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull’MTA
Segmento Star di Borsa Italiana.
La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:
1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
2) Deposito in Via degli Olmi 15 San Giovanni in Marignano (RN);
3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
4) Deposito in Via Tavollo snc - San Giovanni in Marignano (RN);
5) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC);
6) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN);
7) Deposito in Via delle Tamerici 9 San Giovanni in Marignano (RN);
8) Deposito in Via Chieri 107 Andenzeno (TO);
9) Deposito in Via Lorenzatti 15 Vallefoglia (PU);
10) Negozio sito in Via Case Nuove sn San Giovanni in Marignano (RN).
Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell’economia in cui opera la Società.
Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico
patrimoniale al 31 dicembre 2022 della Società e viene comparato con il bilancio dell’esercizio precedente
redatto in omogeneità di criteri.
Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.
Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo,
prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.
Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato
redatto in conformità al principio del costo storico.
Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società Ria Grant Thornton S.p.A.
La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all’allegato V si
riportano i dati dell’ultimo bilancio d’esercizio approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l.
redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ E CRITERI DI REDAZIONE
In ottemperanza all’art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in
conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in
conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB
e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27
luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell’art. 114 comma 5 del TUF), dall’art
78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In
coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella
Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).
114
SCHEMI DI BILANCIO
Nell’ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e
patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività
e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi
per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l’esposizione del rendiconto
finanziario è utilizzato lo schema “indiretto”.
Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di
bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di
Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere
la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I principi contabili e i principi di consolidamento adottati nella redazione della presente relazione finanziaria
sono coerenti con quelli applicati per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2022, tenuto anche conto di
quanto di seguito esposto relativamente ai nuovi principi contabili, agli emendamenti e alle interpretazioni
applicabili dal 1° gennaio 2022.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dalla Unione
Europea, applicabili dal 1 gennaio 2022:
- amendments to IFRS 3 Business Combinations, volte a completare l’aggiornamento dei riferimenti
al Conceptual Framework for Financial Reporting presenti nel principio contabile, fornire chiarimenti circa i
presupposti per la rilevazione alla data di acquisizione di fondi, passività potenziali e/o passività per tributi
assunti nell’ambito di un’operazione di business combination, nonché ad esplicitare quando le attività
potenziali non possono essere rilevate nell’ambito di una business combination;
- amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment, al fine di chiarire che i ricavi derivanti dalla
vendita di beni prodotti da un impianto prima che lo stesso sia entrato in marcia commerciale siano imputati
a conto economico unitamente ai relativi costi di produzione;
- amendments to IAS 37 Priovisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets, al fine di chiarire
la modalità di determinazione dell’eventuale onerosità di un contratto;
- annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all‘IFRS 1 First-time Adoption
of International Financial Reporting Standards, all’IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli
Illustrative Examples dell’IFRS 16 Leases.
L’adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni pubblicati dallo IASB omologati dall’Unione Europea
e non adottati nella predisposizione del presente bilancio :
- amendments to IFRS 17 Insurance Contracts: Il nuovo standard stabilisce i principi per la rilevazione,
la valutazione, la presentazione e l’informativa dei contratti assicurativi nell’ambito dei principi contabili
internazionali IAS/IFRS. L’obiettivo dell’IFRS 17 è garantire che un’entità fornisca informazioni rilevanti che
rappresentino fedelmente tali contratti. Queste informazioni forniscono agli utilizzatori del bilancio una base
per valutare l’effetto che i contratti assicurativi hanno sulla posizione finanziaria, sui risultati finanziari e sui
flussi finanziari dell’entità. L’IFRS 17 è stato emesso nel mese di maggio 2017 e si applica agli esercizi annuali
che iniziano il o dopo il 1°gennaio2023.
- amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current
or Noncurrent”. Il documento ha l’obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o
lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un’applicazione
anticipata;
115
- amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a
Single Transaction. Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune
operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di
smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un’applicazione
anticipata.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte
al controllo dell’impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni
immateriali sono inizialmente iscritte al costo d’acquisto (che nel caso di aggregazioni d’imprese corrisponde
al fair value), pari al prezzo pagato per l’acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di
preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute
per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano
ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di
valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali
successivamente all’acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri
dell’immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico
nell’esercizio in cui sono sostenuti.
Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non
sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi
per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment,
sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni
immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.
Marchi
I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il
periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l’utilizzo.
La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle
scelte effettuate da altri operatori del settore e nell’ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi
una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna,
a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con
la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l’esperienza già
consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).
Per quanto riguarda il marchio Alberta Ferretti, l’esclusività del business, la sua redditività storica e le
prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato
difficili.
Per la determinazione del valore recuperabile del marchio iscritto a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tale bene
immateriale, per un periodo di tempo pari alla vita utile residua. Per il calcolo del valore determinato il
management ha utilizzato il budget di gruppo 2023 approvato in C.d.A. Per i restanti periodi il management
ha stimato una crescita del fatturato con un tasso annuo di crescita composto (“CAGR”) variabile dall’0,6%
all’1,4%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%) e come tasso di sconto è
stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari a 8,40% (6,50% quello al 31 dicembre 2021). Il test di
impairment è stato eseguito in uno scenario che recepisse gli effetti economico-finanziari attesi e non ha fatto
emergere perdite di valore. Dal test effettuato è emerso che l’impatto della pandemia sul valore recuperabile
del marchio è limitato e, comunque, incluso negli scenari ipotizzati per le usuali analisi di sensitività. Ne
consegue che viene confermato il valore dell’intangible asset iscritto al 31 dicembre 2021 al netto della relativa
quota di ammortamento per il 2022.
116
Altre immobilizzazioni immateriali
In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l’acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate
in un periodo non superiore a 3 anni.
Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:
I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.
Al 31 dicembre 2022, la Società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di
acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di
legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di
aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in
cui, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore,
l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.
I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di
manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in
relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.
Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell’attivo sulla base del costo sostenuto,
incluse le spese direttamente imputabili.
Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato
allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter
scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell’unica categoria “terreni e fabbricati” e, come tale,
sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della
nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).
Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:
I terreni non sono ammortizzati.
I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l’allestimento e l’ammodernamento
della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà
(e, comunque, strumentali all’attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del
contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta
inferiore.
Categoria
%
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno
33%
Marchi 2,5%
Categoria
%
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Impianti fotovoltaici 9%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%
117
Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile
che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali
manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di
manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell’esercizio in cui sono sostenuti.
Leasing IFRS 16
L’IFRS 16 è stato pubblicato nel gennaio 2016 ed ha sostituito lo IAS 17 Leasing, l’IFRIC 4, il SIC-15 e il SIC-27.
L’IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l’informativa dei leasing
(contratti che danno il diritto all’utilizzo dei beni di terzi) e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti
di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing
finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari
contratti di leasing relativi ad attività di “scarso valore/low value assets” (ad esempio i personal computer,
fotocopiatrici, ecc.) ed i contratti di leasing a breve termine/short term (ad esempio i contratti con scadenza
entro i 12 mesi od inferiore). Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte
dei pagamenti non variabili dei canoni di locazione (cioè la passività per leasing) ed un’attività che rappresenta
il diritto all’utilizzo dell’attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto d’uso). I locatari devono
contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l’ammortamento del diritto
d’uso. I locatari dovranno anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad
esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del
leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il
locatario riconosce generalmente l’importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica
del diritto d’uso dell’attività. Il principio non prevede, invece, modifiche significative per i locatori.
Perdite di valore (Impairment) delle attività
Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre
l’esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e
materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello
recuperabile.
I marchi e le altre attività immateriali, unitamente alle immobilizzazioni materiali, attività per diritti d’uso e altre
attività non correnti, sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile in presenza di indicazioni di
possibile perdita di valore.
Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di
un’attività o unità generatrice di flussi finanziari ecceda il valore recuperabile. Il valore contabile dell’attività
viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.
Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il
valore d’uso. Per la determinazione del valore d’uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando
un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro
e dei rischi correlati all’attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al
termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario
autonomo, viene individuata l’unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a
cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.
L’incremento dei tassi di interesse di mercato, che nel corso dell'esercizio ha condizionato il tasso di
attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso di un'attività riducendone il valore recuperabile
dell'attività stessa, è da ritenere un evento straordinario che quindi richiede valutazioni in relazione al rischio
che i valori contabili delle attività sopra menzionate possano aver subito perdite durevoli di valore.
Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti a bilancio, si è proceduto alla stima del valore
corrente attualizzando l’ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni
immateriali, sulla base del quale i flussi di cassa sono legati al riconoscimento di una percentuale di royalties
applicata all’ammontare dei ricavi che il marchio è in grado di generare, per un periodo di tempo pari alla vita
118
utile residua. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore (10%). Per la valutazione 2022,
i flussi di casa attesi e i ricavi derivano per l’esercizio 2023 dal Budget di Gruppo 2023 approvato dal CdA in
data 26 gennaio 2023 e per gli esercizi 2024-2026 dalle stime dal management coerenti con i piani di sviluppo
attesi. Il tasso g di crescita utilizzato è stato pari allo 0%. Come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio
del capitale (WACC) pari a 8,40% (6,50% quello al 31/12/2021).
Peraltro, la Società ha comunque condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di
evidenziare gli effetti prodotti sul “valore d’uso” da un ragionevole cambiamento degli assunti di base (WACC,
tassi di crescita).
Dall’analisi effettuata non sono emerse situazioni di impairment essendo il valore netto contabile dei singoli
marchi all’interno del range di valori determinati per il relativo valore recuperabile.
Infine, la Società ha effettuato un’analisi volta a valutare la recuperabilità delle attività per diritto d’uso e delle
attività immateriali e materiali attribuibili ai singoli punti vendita a gestione diretta (DOS) che hanno evidenziato
indicatori di impairment ricollegabili all’incremento dei tassi.
In particolare per le Cash Generating Unit (CGU) il valore recuperabile, calcolato come maggiore tra fair value
e valore d’uso della relativa Cash Generating Unit, è stato confrontato con il valore netto contabile (“carrying
amount”). Per la valutazione 2022, i flussi di cassa attesi e i ricavi derivano per l’esercizio 2023 dal Budget di
Gruppo 2023 approvato dal CdA in data 26 gennaio 2023 e per gli esercizi successivi, corrispondenti alla durata
dei contratti di affitto, dalle stime del management coerenti con i piani di sviluppo attesi.
Ripristini di valore
Il ripristino di valore di un’attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il
successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è
verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.
Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un’indicazione che la perdita
di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore
recuperabile.
Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore
contabile dell’attività al proprio valore recuperabile. Quest’ultimo non deve essere superiore al valore contabile
che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata
alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività.
Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell’avviamento.
Investimenti (Partecipazioni)
Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al
costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario
viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
Si segnala che si è proceduto con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate
di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.
Il valore recuperabile è definito come il maggiore valore tra il fair value dell’attività, dedotti i costi per la sua
vendita, ed il valore d’uso. Aeffe Spa, al fine di calcolare in modo corretto il valore recuperabile, utilizza il valore
d’uso definito come il valore dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall’attività.
Per il calcolo del valore d’uso la Società fa riferimento ai seguenti elementi:
- Piano economico redatto dal management per la determinazione dei flussi di cassa;
- Utilizzo di un apposito tasso di attualizzazione di tali flussi che rifletta le valutazioni correnti
del valore temporale del denaro e dei rischi specifici connessi all’attività svolta dall’impresa.
119
La metodologia utilizzata è quella della stima del valore attuale dei flussi di cassa in ottemperanza al principio
stabilito dallo IAS 36 di rispetto della coerenza ed omogeneità tra il valore contabile e il valore recuperabile.
Il management utilizza come base di calcolo il budget 2023 e predispone sulla base di quest’ultimo ulteriori 4
anni previsionali (Conti Economici e Stati Patrimoniali). In relazione ai piani, viene poi predisposto un prospetto
di flussi di cassa operativi post-tax che, sulla base di un tasso di attualizzazione post-tax (WACC pari a 8,40%)
opportunamente stimato, vengono successivamente attualizzati.
Al fine di valutare il valore d’uso della partecipazione con il metodo dei flussi di cassa attualizzati, il
management ha proceduto a stimare il valore del flusso terminale con la formula del perpetuity tenuto conto
del flusso di cassa dell’ultimo anno di piano.
Infine, per stimare il valore recuperabile della partecipazione, il management ha proceduto a sommare al valore
attuale dei flussi di cassa relativi al periodo di previsione esplicita del piano, il valore terminale attualizzato al
netto della posizione finanziaria netta. In sostanza si è proceduto ad effettuare una valutazione stimando
l’Equity value.
Per la società Aeffe Retail S.p.A. sottoposta ad impairment test emerge una perdita durevole di valore pari ad
Euro 6.806 migliaia.
Crediti commerciali e altri crediti
I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni
che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e
stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine
che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato.
Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità
varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.
Rimanenze
Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di
realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dellattività al netto
dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.
Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni
esterne, nonc tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili
ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.
Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Le disponibililiquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti
ad alta liquidi acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle
disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.
Accantonamenti
Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o
probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l’ammontare o la data di
sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione
legale o implicita che determini l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l’adempimento della
stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dellammontare. Nel caso in cui l’effetto sia rilevante,
120
gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione
stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro
e dei rischi specifici connessi alla passività.
Benefici ai dipendenti
Il trattamento di fine rapporto rientra nell’ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile
ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a
Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.
L’obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando
il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di
transizione agli IFRS, sono stati rilevati.
Debiti finanziari
Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione
direttamente attribuibili.
Scoperti bancari e finanziamenti
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti
per l’operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l’eventuale
differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso
di interesse effettivo.
I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di
differire l’estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
Debiti commerciali e altri debiti
I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine
viene scorporata impiegando un tasso di mercato.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle
azioni acquistate e in un’apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.
Contributi in conto capitale e in conto esercizio
Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la
Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti.
La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta
rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta
deduzione del costo correlato.
Ricavi
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei
ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni
121
di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo
specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del
bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
La maggior parte dei ricavi della Società deriva da prezzi di listino che possono variare a seconda della tipologia
di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono il
trasferimento del controllo con diritto di reso.
Costi
I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.
I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita
della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La
quota restante da spesare a Conto Economico nell’esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura
pertanto tra le altre attività correnti.
Proventi e oneri finanziari
Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi
maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell’interesse effettivo (principalmente scoperti di conto
corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di
interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).
Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.
I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di
approvazione.
La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo
dell’interesse effettivo.
Imposte
Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte
sul reddito dell’esercizio sono rilevate a Conto Economico.
Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o,
qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.
Le imposte correnti sul reddito imponibile dell’esercizio rappresentano l’onere fiscale determinato utilizzando
le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.
Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di
riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori
considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.
I debiti per imposte differite si riferiscono a:
(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione
avverrà nei successivi esercizi;
(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico
per effetto dell’applicazione dei Principi Contabili Internazionali.
I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:
(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell’esercizio in esame ma che potranno
essere dedotti negli esercizi successivi;
(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito
imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.
122
I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote
d’imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si
riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del
bilancio.
L’effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico
nell’esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.
Utile per azione
L’utile base per azione è calcolato dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la
media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L’utile diluito per azione è calcolato
dividendo l’utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in
circolazione.
Principali stime adottate dalla Direzione
Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente
bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione
economica e patrimoniale della Società.
Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie
Al fine della verifica di un’eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha
adottato la metodologia già descritta al paragrafo “Perdite di valore delle attività”.
In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate
sono le seguenti:
Partecipazioni in Aeffe Retail S.p.A.: la valutazione scaturisce dall’analisi dei flussi di cassa delle singole società.
I flussi di cassa sono stati desunti per l’anno 2023 dal budget di gruppo approvato in C.d.A. Si sono poi
ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2024, 2025, 2026 e 2027 ad un tasso di crescita
tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2023. Il terminal value è stato determinato
utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a
0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall’ultimo esercizio
delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l’esercizio 2027. Quale tasso di sconto per l’attualizzazione dei flussi di
cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) pari al 8,40% (6,50% quello al 31/12/21).
IFRS 16
La transizione all’IFRS 16 introduce alcuni elementi di giudizio professionale che comportano la definizione di
alcune policy contabili e l’utilizzo di assunzioni. Le principali sono riassunte di seguito:
Lease term: l’identificazione della durata del contratto di affitto è una tematica molto rilevante dal
momento che la forma, la legislazione e le prassi commerciali sui contratti di affitto immobiliare variano
significativamente da una giurisdizione ad un'altra e la valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo
al termine del periodo non cancellabile sulla stima di lease term comporta l’utilizzo di assunzioni. Il
Gruppo infatti per la definizione della durata del lease ha considerato la presenza di opzioni di rinnovo
e cancellazione rispettivamente in capo al locatario, al locatore o a entrambi. In presenza di opzioni di
rinnovo esercitabili da entrambe le parti contrattuali ha considerato l’esistenza o meno di significativi
disincentivi economici nel rifiutare la richiesta di rinnovo come richiesto dal paragrafo B34 dell’IFRS 16.
In presenza di opzioni esercitabili solo da una delle due parti ha considerato il paragrafo B35 dell’IFRS
16. L’applicazione di quanto sopra, tenuto conto degli specifici fatti e circostanze nonché della stima
sull’essere ragionevolmente certo l’esercizio dell’opzione, ha comportato che, per i contratti di durata
annuale rinnovabili automaticamente salvo disdetta si è considerata una durata media di dieci anni,
basando tale scelta sull’evidenza storica mentre negli altri casi se è solo il Gruppo a poter esercitare
l’opzione si è considerata una durata fino al secondo rinnovo previsto dal contratto, basandosi
sull’evidenza storica e sul fatto di non poter considerare ragionevolmente certo il rinnovo oltre il secondo
periodo.
123
Definizione del tasso di sconto: poiché nella maggior parte dei contratti di affitto stipulati dal Gruppo,
non è presente un tasso di interesse implicito, il Gruppo ha calcolato un tasso incrementale di
indebitamento (Incremental Borrowing Rate-IBR). Al fine di determinare l’IBR da utilizzare per
l’attualizzazione dei pagamenti futuri dei canoni di affitto, il Gruppo ha identificato ogni Paese come un
portafoglio di contratti con caratteristiche simili e ha determinato il relativo IBR come il tasso di uno
strumento privo di rischio del rispettivo Paese in cui il contratto è stato stipulato, basato sulle diverse
scadenze contrattuali. L’IBR medio ponderato applicato in sede di transizione è stato il 2,22%, mentre
l’IBR medio ponderato al 31/12/22 ammonta al 2,36%.
Attività per diritto d’uso: il Gruppo rileva le attività per diritto d’uso alla data di inizio del contratto di
locazione (cioè alla data in cui il bene sottostante è disponibile per l’uso). Le attività per diritto d’uso che
rientrano nella definizione di investimenti in attività immobiliari sono classificate in tale voce di bilancio.
Le attività per diritto d’uso sono misurate al costo, al netto dell’ammortamento accumulato, delle perdite
per riduzione di valore accumulate e modificate per eventuali rimisurazione della passività per leasing.
Il costo delle attività per diritto d’uso include il valore inizialmente rilevato della passività per leasing,
costi iniziali diretti sostenuti, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di
decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti. A meno che il Gruppo non sia ragionevolmente
certo di acquistare il bene locato alla fine del contratto di locazione, le attività per diritto d’uso sono
ammortizzate linearmente nel periodo più breve tra la durata del contratto e la vita utile del bene locato.
Il valore della attività per diritto d’uso è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore. Il
valore dell’attività per diritto d’uso comprende il valore dei key money che vengono ammortizzati
linearmente con il relativo diritto d’uso. Il valore dei Key money è sottoposto a test di impairment per
rilevarne eventuali perdite di valore.
Passività per leasing: alla data di inizio del contratto di locazione, il Gruppo rileva la passività per leasing
misurata come il valore attuale dei pagamenti futuri residui fino alla fine del contratto. I pagamenti futuri
includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili che
dipendono da un indice o un tasso e gli importi che si prevede il Gruppo dovrà pagare a titolo di garanzie
del valore residuo. I pagamenti futuri includono anche il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se
il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione e i pagamenti di penalità di risoluzione del
leasing, se il Gruppo ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione di risoluzione. I pagamenti variabili,
che non dipendono da un indice o tasso, ma che per il Gruppo dipendono principalmente dal volume
delle vendite, continuano ad essere contabilizzati come costi nel conto economico, tra i costi per servizi.
Per calcolare il valore attuale dei pagamenti futuri, il Gruppo utilizza l’Incrementale Borrowing rate (IBR)
alla data di inizio del contratto. Successivamente, la passività per leasing è incrementata per gli interessi
e decrementata per i pagamenti effettuati. Inoltre, la passività per leasing è rimisurata per tenere conto
di modifiche ai termini del contratto.
Short term lease e low value assets lease: il Gruppo si avvale dell’esenzione dall’applicazione dell’IFRS
16 per i contratti di breve durata (inferiore a 12 mesi) e per i contratti in cui il singolo bene locato è di
valore esiguo. I pagamenti dei canoni di tali contratti sono contabilizzati linearmente come costi a conto
economico, sulla base dei termini e delle condizioni del contratto.
A partire dal 2019, l'IFRS 16 richiede di rilevare in bilancio un'attività per il diritto d'utilizzo e una passività
per l'obbligazione a pagare in futuro i canoni di leasing. Eventuali perdite di valore dell'attività per il
diritto d'utilizzo devono essere calcolate e rilevate in accordo alle disposizioni dello IAS 36. I Key money
(CGU) vengono sottoposti ad impairment test in presenza di triggering events (in capo alla singola
attività per il diritto d’utilizzo) identificati da una possibile perdita di valore e segnalati dai seguenti key
performance indicators:
- piani di dismissione;
- indicatori di performance inferiori alle aspettative;
- perdite operative.
L'impairment test viene svolto con le seguenti modalità:
124
- calcolo del value in use delle CGU escludendo dai flussi di cassa quelli connessi alla passività per
leasing;
- calcolo del fair value delle CGU attualizzando i canoni di locazione futuri a valore di mercato
- calcolo del valore recuperabile come il maggiore tra value in use e fair value
- confronto del valore recuperabile con il valore contabile della CGU, quest'ultimo calcolato al netto del
valore contabile della passività per leasing.
Nel calcolo del value in use, il discount rate utilizzato è il WACC di Gruppo.
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti
nell’ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
Il tasso di inflazione previsto è pari al 2,30%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,63%;
Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,2250%;
E’ previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società.
Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva
di clientela:
Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 3,63%.
ALTRE INFORMAZIONI
Gestione del rischio finanziario
I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:
- rischio di liquidità;
- rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
- rischio di credito.
Rischio di liquidità e di mercato
La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è
svolta a livello di tesoreria centralizzata sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale ed approvate
dall’Amministratore Delegato.
L’obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:
(i) Rischio di liquidità:
La Società gestisce il rischio di liquidità nell’ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in
equilibrio con la composizione dell’attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità
patrimoniale.
(ii) Rischio di cambio:
La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio
sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell’impresa.
La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso
all’andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se
esposta al rischio di cambio si copre mediante l’apertura di finanziamenti in valuta.
(iii) Rischio di tasso:
125
Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato dai debiti finanziari a breve e a
medio/lungo termine in essere, che essendo per la totalità a tasso variabile espongono la Società al
rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.
Il costo medio dell’indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all’andamento del tasso
EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di
finanziamento utilizzato.
Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti
derivati interest rate swap che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre
2022 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.
(iv) Rischio di prezzo:
La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di
oscillazione dei prezzi tipici del settore.
Rischio di credito
Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che
i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro
classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell’esercizio in modo che l’importo delle
posizioni in sofferenza non sia significativo.
La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere
valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.
L’attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla
raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all’attivazione, in cui viene
riconosciuto un fido e viene supervisionata l’evoluzione della posizione creditizia.
La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una
valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L’attivazione del cliente è subordinata
alla completezza dei dati sovra citati e all’approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell’Ufficio
Clienti.
Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative
(anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione
del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente
viene sottoposta all’approvazione dei vari enti aziendali.
La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all’anzianità dello stesso (fasce di scaduto).
Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente
dall’Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido
concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l’impossibilità di effettuare forniture al cliente
inadempiente. Per i crediti di fascia “superiore ai 90 giorni”, vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo
legale.
Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:
a) Parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
b) La residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane
dalla conferma dell’ordine;
b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito né da anticipo, vengono
specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.
126
Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che consentono di generare
un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.
Alla data di riferimento del bilancio, l’esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna
categoria dei crediti di seguito indicati:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Crediti commerciali 78.011 37.216 40.795 109,6%
Altre voci attive correnti 14.017 12.766 1.251 9,8%
Totale 92.028 49.982 42.046 84,1%
Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 8 per i “Crediti commerciali” e alla nota 11
“Altre voci attive correnti”.
Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta
un’approssimazione ragionevole.
Al 31 dicembre 2022, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 42.241 migliaia di Euro
(30.051 migliaia di Euro nel 2021). La composizione per scadenza è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ
%
Fino a 30 giorni 4.115 8.086 ( 3.971) (49,1%)
31 - 60 giorni 3.940 1.886 2.054 108,9%
61 - 90 giorni 5.554 2.353 3.201 136,0%
Superiore a 90 giorni
28.632 17.726 10.906 61,5%
Totale 42.241 30.051 12.190
40,6%
L’incremento dei crediti scaduti di Euro 12.190 migliaia riguarda prevalentemente i crediti verso le società del
gruppo a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A.
Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.
Rendiconto Finanziario
Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il
metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono
i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano
impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che
sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è
solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o
meno dalla data d’acquisto.
Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell’attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano
rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide
equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.
I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a
interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione
operativa.
Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall’attività
operativa, di investimento e di finanziamento:
127
(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall’attività operativa sono connessi
principalmente all’attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il
metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che
nell’esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non
monetaria);
(ii) flusso monetario da attività di investimento: l’attività di investimento è indicata separatamente perché
essa è, tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l’obiettivo di ottenere in futuro ricavi
e flussi di cassa positivi;
(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l’attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano
la modificazione dell’entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.
128
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITA’ NON CORRENTI
1. Immobilizzazioni immateriali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
MOVIMENTAZIONI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
(Valori in migliaia di Euro)
Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.21 2.771 669 3.440
Incrementi per acquisti - 351 351
Decrementi - - -
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 379) ( 505)
Saldo al 31.12.21 2.645 641 3.286
Incrementi per acquisti - 569 569
incremeniti per fusione - 89 89
Decrementi - - -
Ammortamenti del periodo ( 125) ( 442) ( 567)
Saldo al 31.12.22 2.520 857 3.377
Marchi
La voce è relativa al marchio di proprietà della Società: “Alberta Ferretti”.
Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 20 anni.
Altre
La voce “Altre” si riferisce alle licenze d’uso software.
2. Immobilizzazioni materiali
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Terreni
Fabbricati
Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Totale
Saldo al 01.01.21 17.320 22.112 767 1.535 64 643 42.441
Incrementi - 343 92 52 22 207 716
Decrementi - - - - - ( 34) ( 34)
Ammortamenti del periodo - ( 607) ( 174) ( 302) ( 36) ( 187) ( 1.306)
Saldo al 31.12.21 17.320 21.848 685 1.285 50 629 41.817
Incrementi - 3 31 124 12 132 302
incrementi per fusione - - 35 - 2 59 96
Decrementi - - ( 1) - ( 1) ( 29) ( 31)
Ammortamenti del periodo - ( 611) ( 148) ( 302) ( 26) ( 200) ( 1.287)
Saldo al 31.12.22 17.320 21.240 602 1.107 37 591 40.897
129
La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti principali variazioni:
investimenti per Euro 302 migliaia in opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica
generale e specifica;
incrementi per Euro 96 migliaia a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della
controllata Velmar S.p.A.;
decrementi per Euro 31 migliaia in attrezzature informatiche e impiantistica generale;
ammortamenti per Euro 1.287 migliaia distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo
aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione
Immobilizzazioni materiali all’interno dei criteri di valutazione).
3. Attività per diritti d’uso
La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:
(Valori in migliaia di Euro)
Fabbricati Auto Altro Totale
Saldo al 01.01.21 12.169 267 703 13.140
Incrementi - 132 613 745
Decrementi - - - -
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 1.340) ( 154) ( 379) ( 1.872)
Saldo al 31.12.21 10.830 245 938 12.013
Incrementi 515 846 - 1.361
Decrementi ( 3.086) - ( 20) ( 3.106)
Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 1.515) ( 368) ( 385) ( 2.268)
Saldo al 31.12.22 6.743 723 533 7.999
La voce Fabbricati include Attività per diritto d’uso relativi principalmente a contratti di affitto di negozi e in
misura residuale relativi a contratti di affitto di uffici, e altri spazi.
Il decremento della voce Fabbricati è legato all’aggiornamento ed alla ridefinizione dei piani di ammortamento.
4. Investimenti (Partecipazioni)
La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le
informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.
Le partecipazioni si movimentano per Euro 15.062 migliaia a seguito delle seguenti operazioni:
azzeramento del valore della partecipazione della controllata Velmar S.p.a pari ad Euro 8.290
migliaia a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della stessa in Aeffe S.p.A.;
svalutazione della partecipazione Aeffe Retail per Euro 6.806 migliaia a seguito della perdita
riportata nell’esercizio precedente che ha determinato una riduzione del valore e
all’impairment test effettuato;
sottoscrizione della partecipazione in Aeffe Netherlands BV per Euro 25 migliaia. Società
controllata al 100% da Aeffe S.p.A. che gestisce un outlet sito a Roermond in Olanda e
commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi del Gruppo.
130
5. Altre Attività
Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.
6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite
La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2022 ed al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
Crediti Crediti Debiti Debiti
2022 2021 2022 2021
Beni materiali - - ( 17) ( 17)
Attività immateriali 3 - ( 130) ( 130)
Accantonamenti 362 354 ( 6) -
Oneri deducibili in esercizi futuri 399 918 - -
Proventi tassabili in esercizi futuri - - ( 137) ( 192)
Perdite fiscali portate a nuovo - 398 - -
Imposte da passaggio IAS 986 1.087 ( 6.549) ( 6.462)
Totale 1.750 2.757 ( 6.839) ( 6.801)
Il decremento dei crediti per imposte anticipate per perdite fiscali portate a nuovo si riferisce all’utilizzo delle
perdite fiscali pregresse.
La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell’esercizio è illustrata nella tabella seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Saldo iniziale
Fusione per
incorporazione
Velmar S.p.A.
Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 17) - - - ( 17)
Attività immateriali ( 130) 3 - - ( 127)
Accantonamenti 354 341 ( 339) - 356
Oneri deducibili in esercizi futuri 918 5 ( 524) - 399
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 191) - 54 - ( 137)
Perdite fiscali portate a nuovo 396 - - ( 396) -
Imposte da passaggio IAS ( 5.374) ( 3) ( 154) ( 32) ( 5.563)
Totale ( 4.044) 346 ( 963) ( 428) ( 5.089)
La variazione negativa non transitata a conto economico pari a Euro 428 migliaia è principalmente riferibile
all’utilizzo della fiscalità differita attiva sulle perdite pregresse.
La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l’esigenza dei presupposti
di recuperabilità futura di tali attività.
ATTIVITA’ CORRENTI
7. Rimanenze
La voce è così composta:
131
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi per
fusione
incorporazione
31 dicembre Variazioni
2022 Velmar S.p.A. 2021 Δ %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 6.671 1.331 4.368 972 22,3%
Prodotti in corso di lavorazione 5.762 758 4.631 373 8,1%
Prodotti finiti e merci 21.594 1.907 20.314 ( 627) (3,1%)
Acconti 16 12 15 ( 11) (73,3%)
Totale 34.043 4.008 29.328 707 2,4%
Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione
delle collezioni primavera/estate 2023, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni
autunno/inverno 2022, primavera/estate 2023 e il campionario dell’autunno/inverno 2023.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo e valore netto di realizzo.
Il valore delle rimanenze registra un incremento di Euro 4.715 migliaia rispetto al valore dell’anno precedente
a seguito dell’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. e a seguito dell’aumento
dei volumi di produzione.
Il valore complessivo delle rimanenze di Euro 34.043 è già indicato al netto del fondo obsolescenza pari a Euro
1.917 migliaia. Il fondo obsolescenza riflette la miglior stima effettuata dal management sulla base della
ripartizione per anno e stagione delle giacenze di magazzino, sulle considerazioni desunte dall’esperienza
passata delle vendite attraverso canali alternativi e le prospettive future dei volumi di vendita. Di seguito la
movimentazione dell’anno 2022:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi per
fusione
incorporazione
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2021 Velmar S.p.A. 2022
Fondo svalutazione magazzino 2.300 1.200 ( 1.583) 1.917
Totale 2.300 1.200 ( 1.583) 1.917
8. Crediti commerciali
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Crediti verso clienti 17.595 5.406 12.189 225,5%
Crediti verso imprese controllate 61.899
32.797
29.102
88,7%
Crediti verso controllanti 3 13 ( 10) (76,9%)
(Fondo svalutazione crediti) ( 1.486) ( 1.000) ( 486) 48,6%
Totale 78.011 37.216 40.795 109,6%
Al 31 dicembre 2022 i crediti commerciali sono pari a Euro 78.011 migliaia, con un incremento del 109,6%
rispetto al loro valore al 31 dicembre 2021, determinato dall’incremento del volume delle vendite e
dall’operazione di fusione per incorporazione della Velmar S.p.A. pari ad Euro 18.479 migliaia.
Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati
disponibili e, in generale, sulla base dell’andamento storico.
132
Il prospetto seguente riporta i movimenti dell’esercizio del fondo svalutazione crediti:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
Incrementi per
fusione
incorporazione
Incrementi
Decrementi /
Altre variazioni
31 dicembre
2021 Velmar S.p.A.
2022
Fondo svalutazione crediti
1.000
274 667
( 457)
1.484
Totale 1.000
274
667 ( 457)
1.484
9. Crediti tributari
La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
IVA 4.193 1.336 2.857 213,8%
IRES 2.659 2.758 ( 99) (3,6%)
IRAP 334 275 59 21,5%
Altri crediti tributari 1.099 580 519 89,5%
Totale 8.285 4.949 3.336 67,4%
La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all’incremento del credito iva di gruppo.
10. Disponibilità liquide
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Depositi bancari e postali 5.749 3.980 1.769 44,4%
Denaro e valori in cassa 13 12 1 8,3%
Totale 5.762 3.992 1.771 44,4%
La voce “Depositi bancari e postali” rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti
con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce “Denaro e valori in cassa”
rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.
L’incremento delle disponibilità liquide registrato nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022, rispetto all’esercizio
precedente, è di Euro 1.771 migliaia di cui Euro 734 migliaia determinato dall’operazione di fusione per
incorporazione di Velmar S.p.A. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.
11. Altri crediti
La voce è così composta:
133
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Crediti per costi anticipati realizzazione
12.644 10.742 1.902 17,7%
Acconti e note di accredito da ricevere 98 91 7 7,7%
Ratei e risconti attivi
477 547 ( 70) (12,8%)
Altri 798 1.386 ( 588) (42,4%)
Totale 14.017 12.766 1.251 9,8%
I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione
del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2023 e autunno inverno 2023 per le quali non sono
ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.
L’incremento di Euro 1.902 migliaia è determinato principalmente dall’operazione di fusione per
incorporazione di Velmar S.p.A.
I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di
manutenzione e/o abbonamento.
La voce “Altri” si riferisce principalmente a crediti verso fornitori per note credito relativi a resi di
materie/prodotti finiti e sconti su acquisti e crediti vs. Istituti previdenziali.
12. PATRIMONIO NETTO
Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2022.
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
31 dicembre Variazioni
2022
2021 Δ
Capitale sociale
24.606 24.917
( 311)
Riserva sovrapprezzo azioni 67.599 69.334
( 1.735)
Altre riserve 4.979
20.899 ( 15.920)
Riserva Fair value 7.742
7.742 -
Riserva legale
4.032 4.032 -
Riserva Ias ( 90) ( 116) 26
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
( 755) ( 864) 109
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020
3.807 3.807 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.375 2.348
27
Risultato di esercizio ( 5.335) ( 15.920)
10.585
Riserva da fusione per incorporaizione (NST e VELMAR) 16.286 404
15.882
Totale 125.246 116.583 8.663
Capitale sociale
Il capitale sociale al 31 dicembre 2022, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta
pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2022
la Società possiede 8.937.519 azioni proprie che corrispondono al 8,325% del suo capitale sociale.
Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono
privilegi. Nel corso dell’esercizio 2022 sono state acquistate dalla Società 1.244.452 azioni proprie per un
controvalore totale pari a Euro 2.046 migliaia.
Riserva sovrapprezzo azioni
La variazione della riserva sovrapprezzo azioni pari a Euro 1.735 migliaia è relativa all’acquisto di azioni proprie
avvenuto nel corso dell’esercizio.
134
Altre riserve
La voce si è movimentata per effetto della copertura perdite dell’esercizio 2021 per Euro 15.920 migliaia.
Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio
netto.
Riserva fair value
La riserva fair value deriva dall’applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede
di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto
indipendente.
Riserva Legale
La riserva legale al 31 dicembre 2022 ammonta a Euro 4.032 migliaia e non ha subito variazioni rispetto
all’esercizio 2021
Riserva IAS
La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze
di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le
differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell’effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti
La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell’applicazione dal 1° gennaio 2014
(in modo retrospettivo) dell‘emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2021 di Euro 109
migliaia.
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020
La riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 al 31 dicembre 2022 ammonta a Euro 3.807 migliaia e
non ha subito variazioni rispetto all’esercizio 2021
Tale riserva si è costituita nell’anno 2021 anno in cui la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori
civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così come previsto dall’art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n.104 (il
cosiddetto Decreto Agosto), convertito nella Legge 13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della
sede.
Utili/perdite esercizi precedenti
La voce al 31 dicembre 2022 ammonta a Euro 2.375 migliaia e si è incrementata di Euro 27 migliaia rispetto al
31 dicembre 2021 per effetto dell’operazione di fusione per incorporazione di Velmar S.p.A.
Risultato di esercizio
La voce evidenzia una perdita di esercizio pari a Euro 5.335 migliaia.
135
Riserva da fusione per incorporazione
La riserva da fusione per incorporazione si è incrementata per Euro 15.882 per effetto dell’operazione da
fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A.
Informazioni sulle riserve distribuibili
Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni
concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo
avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.
(Valori in migliaia di Euro)
Importo
Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
ecedenti esercizi per:
copertura
perdite
aumento
capitale
sociale
distribuzione
ai soci
Capitale sociale 24.606
Riserva legale 4.032 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 66.710 A,B,C 66.710
- di cui 889 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 4.979 A,B,C 4.979 36.949
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) ( 90) B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 755) B
Riserva da fusione (NST + VELMAR) 16.286 A,B,C
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.375 A,B,C 2.348
Riserva straordinaria da riallineamento D.L. 104/2020 3.807 A,B,C
Totale 130.581 74.037 36.949 - -
LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)
Vincolo Patrimoniale
In rispetto all’art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86
N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2022
ammonta ad Euro 1.302 migliaia.
Inoltre, la Società si è avvalsa della facoltà di riallineare i valori civilistici e fiscali relativi ai beni di impresa, così
come previsto dall’art.110, c.8 del D.L. 14 agosto 2020 n. 104 (il cosiddetto Decreto di Agosto), convertito nella
Legge 13 ottobre 2020 n. 126, con riferimento al fabbricato della sede legale ed è stata vincolata una riserva
in sospensione d’imposta (utilizzando parte della riserva straordinaria) per Euro 3.807 migliaia.
Tali vincoli, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l’assoggettamento a tassazione in
caso di distribuzione.
PASSIVITA’ NON CORRENTI
13. Accantonamenti
La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:
136
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
2021
Incrementi
Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2022
Trattamento di quiescenza 53 565 416 1.034
Altri 5.452 1.630 ( 3.835) 3.247
Totale 5.505 2.195 ( 3.419) 4.281
Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in
relazione all’interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento
utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi.
L’importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell’esborso necessario per estinguere
l’obbligazione.
La fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. ha determinato un incremento del Fondo per
trattamento di quiescenza di euro 264 migliaia.
Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che
daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo “Passività Potenziali”.
Gli “Altri” accantonamenti si riferiscono alle svalutazioni delle seguenti partecipazioni per la parte eccedente il
costo storico:
- Aeffe Uk Ltd pari ad Euro 1.231 migliaia;
- Aeffe France Sarl pari ad Euro 399 migliaia.
Gli “Altri” decrementi si riferiscono al rilascio di quanto accantonato nell’anno 2021 per le seguenti controllate:
- Aeffe Shangai Ltd pari ad Euro 416 migliaia;
- Aeffe France Sarl pari ad Euro 1.164 migliaia;
- Aeffe Japan Ltd pari ad Euro 2.254 migliaia.
14. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si
configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l’obbligazione aziendale non termina con il
versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di
lavoro.
Per tali tipi di piani, il principio richiede che l’ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di
determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della
prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l’ammontare da pagare al momento
della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti
il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale
situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.
La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre
2021
Incrementi
Decrementi e
altre variazioni
31 dicembre
2022
TFR 3.077 233 ( 740) 2.570
Totale 3.077 233 ( 740) 2.570
Gli incrementi comprendono la quota di TFR maturata nell’anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce
decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.
137
Il valore del fondo derivante dall’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A.
ammonta ad Euro 112 migliaia.
15. Passività finanziarie a lungo termine
La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Debiti verso banche 56.362 62.379 ( 6.017) (9,6%)
Debiti per leasing 7.395 12.036 ( 4.641) (38,6%)
Debiti verso altri finanziatori 19.805 37.670 ( 17.865) (47,4%)
Totale 83.562 112.085 ( 28.523) (25,4%)
La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi
da istituti di credito. Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non
esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato
generalmente previste dalla prassi commerciale. Unica eccezione un finanziamento ipotecario sull’Immobile
sito in Gatteo sede della controllata Pollini S.p.A. di Euro 15.000 migliaia. Non esistono, inoltre, clausole che
impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.
L’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. ha determinato un incremento della
voce debiti verso banche pari ad Euro 9.587 migliaia.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
I “Debiti verso altri finanziatori” si riferiscono ai finanziamenti fruttiferi concessi dalle controllate Moschino
S.p.A. e Aeffe Usa Inc..
La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2022 inclusivo della
quota a breve e della quota a medio-lungo termine:
(Valori in migliaia di Euro)
Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 72.002 15.640 56.362
Totale 72.002 15.640 56.362
Si precisa che le scadenze oltre i cinque anni ammontano ad Euro 5.859 migliaia.
16. Passività non finanziarie
Le passività non finanziarie rimangono sostanzialmente invariate rispetto all’esercizio precedente.
PASSIVITA’ CORRENTI
17. Debiti commerciali
La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2021:
138
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Debiti per acconti da clienti 3.292 1.740 1.552 89,2%
Debiti verso imprese controllate 62.724 43.023 19.701 45,8%
Debiti verso fornitori 34.406 26.383 8.023 30,4%
Totale 100.422 71.146 29.276 41,1%
I debiti commerciali sono esigibili entro l’esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.
L’operazione di fusione per incorporazione di Velmar S.p.A. ha determinato un incremento di Euro 50 migliaia
per gli acconti da clienti, Euro 3.164 per i debiti verso fornitori ed Euro 1.291 per i debiti verso le controllate.
18. Debiti tributari
I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2021:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Debiti verso Erario per ritenute 1.328 1.342 ( 14) (1,0%)
Altri 170 100 70 70,0%
Totale 1.498 1.442 56 3,9%
19. Passività finanziarie a breve termine
La tabella che segue ne dettaglia la composizione:
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Debiti verso banche 47.590 24.684 22.906 92,8%
Debiti per leasing 2.231 1.794 437 24,4%
Totale 49.821 26.478 23.343 88,2%
I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve
termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente
l’utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.
I debiti per leasing sono relativi all’applicazione dell’IFRS 16.
L’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. ha determinato un incremento della
voce debiti verso banche pari ad Euro 501 migliaia.
20. Altri debiti
Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al
31 dicembre 2021:
139
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Debiti verso Istituti previdenziali 1.834 1.746 88 5,0%
Debiti verso dipendenti 2.214 2.922 ( 708) (24,2%)
Debiti verso clienti 3.126 2.892 234 8,1%
Ratei e risconti passivi 5 5 - n.a.
Altri 318 510 ( 192) (37,6%)
Totale 7.497 8.075 ( 578) (7,2%)
I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle
retribuzioni dei dipendenti della Società.
140
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
21. Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Nell’esercizio 2022 i ricavi passano da Euro 114.173 migliaia del 2021 a Euro 164.666 migliaia del 2022, con un
incremento del 44,2%. In valore assoluto l’incremento di Euro 32.621 migliaia è derivante dall’operazione di
fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. e la restante parte di Euro 17.872 migliaia è dovuto
all’incremento dei volumi di vendita.
I ricavi sono stati conseguiti per il 41% sul mercato italiano e per il 59% sui mercati esteri.
Accounting Policy:
I ricavi delle vendite e delle prestazioni derivano principalmente dalla vendita di beni con il riconoscimento dei
ricavi "at point in time" quando il controllo del bene è stato trasferito al cliente. Relativamente all'esportazioni
di beni il controllo può essere trasferito in varie fasi a seconda della tipologia dell'Incoterm applicato allo
specifico cliente. Ciò premesso porta ad un limitato giudizio sull'identificazione del passaggio di controllo del
bene e del conseguente riconoscimento del ricavo.
Determinazione del prezzo della transazione:
La maggior parte dei ricavi della Società derivano da prezzi di listino che possono variare a seconda della
tipologia di prodotto, marchio e regione geografica. Alcuni contratti con Società Retail del Gruppo prevedono
il trasferimento del controllo con diritto di reso.
Disaggregazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni (IFRS 15)
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio 2022
Area Geografica 139.933 24.733 164.666
Italia 59.224 9.096 68.320
Europa (Italia esclusa) 38.750 4.949 43.699
Asia e Resto del mondo 36.685 8.782 45.468
America 5.274 1.905 7.179
Marchio 139.933 24.733 164.666
Alberta Ferretti 15.199 1.379 16.578
Philosophy 13.793 842 14.635
Moschino 106.000 22.337 128.337
Altri 4.942 175 5.116
Contratti con le controparti 139.933 24.733 164.666
Wholesale 139.933 24.733 164.666
Tempistica di trasferimento dei beni e servizi 139.933 24.733 164.666
POINT IN TIME (passaggio dei rischi e benefici significativi
connessi alla propietà del bene)
139.933 24.733 164.666
Div. prêt
porter
Div. calzature
pelletteria e
accessori
Totale
Aeffe SpA
141
22. Altri ricavi e proventi
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Affitti attivi 3.985 3.881 104 2,7%
Altri ricavi 6.161 3.886 2.275 58,5%
Totale 10.146 7.767 2.379 30,6%
La voce altri ricavi, pari ad Euro 10.146 migliaia nell’esercizio 2022, include principalmente utili su cambi di
natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.
L’incremento è legato all’operazione di fusione per incorporazione di Velmar S.p.A. per Euro 887 migliaia.
23. Materie prime e di consumo
La voce è così composta:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 65.187 47.111 18.076 38,4%
Totale 65.187 47.111 18.076 38,4%
Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed
accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.
L’incremento dei costi per materie prime è determinato, oltre all’incremento dei volumi di vendita,
dall’operazione di fusione per incorporazione di Velmar S.p.A. per Euro 10.506 migliaia.
24. Costi per servizi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Lavorazioni esterne 17.902 13.391 4.511 33,7%
Consulenze 8.385 7.650 735 9,6%
Pubblicità e promozione 3.003 3.270 ( 267) (8,2%)
Premi e provvigioni 8.185 3.233 4.952 153,2%
Trasporti 4.592 2.060 2.532 122,9%
Utenze 948 679 269 39,6%
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.510 2.578 ( 68) (2,6%)
Assicurazioni 279 170 109 64,1%
Commissioni bancarie 232 141 91 64,5%
Spese di viaggio 630 428 202 47,2%
Altri servizi 2.922 2.266 656 28,9%
Totale 49.588 35.866 13.722 38,3%
I costi per servizi passano da Euro 35.866 migliaia dell’esercizio 2021 a Euro 49.588 migliaia dell’esercizio 2022,
con un incremento del 38,3%.
142
La variazione è riferibile principalmente all’incremento costi per “lavorazioni esterne”, per “Premi e provvigioni”
e per “Trasporti” legati all’aumento dei volumi di vendita.
Si segnala che l’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. ha determinato un
incremento dei costi per servizi pari ad Euro 6.862 migliaia.
25. Costi per godimento beni di terzi
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Affitti passivi 338 347 ( 9) (2,6%)
Royalties su licenze, brevetti e marchi 14.939 7.667 7.272 94,8%
Noleggi ed altri 166 361 ( 195) (54,0%)
Totale 15.443 8.375 7.068 84,4%
L’incremento dei costi per godimento beni di terzi, oltre ad essere conseguente all’aumento dei volumi di
vendita, è in parte determinato dall’operazione di fusione per incorporazione di Velmar S.p.A. per Euro 4.311
migliaia.
26. Costi per il personale
Di seguito il confronto con l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Costi per il personale 30.288 28.112 2.176 7,7%
Totale 30.288 28.112 2.176 7,7%
I costi del personale passano da Euro 28.112 migliaia del 2021 a Euro 30.288 migliaia del 2022, con un
incremento dell’7,7% derivante principalmente dall’operazione di fusione per incorporazione della controllata
Velmar S.p.A.
Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell’industria tessile e abbigliamento di Gennaio
2022.
Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2022 è il seguente:
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2022 2021 Δ %
Operai 143 164 ( 21) (12,8%)
Impiegati 383 358 25 7,0%
Dirigenti 16 17 ( 1) (5,9%)
Totale 542 539 3 0,6%
L’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. ha determinato un incremento di 30
unità (1 dirigente - 26 impiegati - 3 operai)
27. Altri oneri operativi
La voce comprende:
143
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Imposte e tasse 545 514 31 6,0%
Omaggi 188 195 ( 7) (3,6%)
Altri oneri operativi 1.032 544 488 89,7%
Totale 1.765 1.253 512 40,9%
La voce Altri oneri operativi passa da Euro 1.253 migliaia del 2021 a Euro 1.765 migliaia dell’esercizio 2022.
Si segnala che l’operazione di fusione per incorporazione della controllata Velmar S.p.A. ha determinato un
incremento dei costi per servizi pari ad Euro 127 migliaia.
La voce “Altri” include principalmente liberalità, contributi ad associazioni di categoria e perdite su cambi.
28. Ammortamenti e Svalutazioni
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
Variazioni
2022
2021
Δ %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 567
505 62
12,3%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali
1.287 1.307
( 20) (1,5%)
Ammortamenti attività per diritti d'uso
2.268
1.872 396
21,2%
Svalutazioni e accantonamenti 9.469 13.102
( 3.633)
(27,7%)
Totale
13.591
16.786 ( 3.195) (19,0%)
La voce passa da Euro 16.786 migliaia dell’esercizio 2021 a Euro 13.591 migliaia dell’esercizio 2022.
La voce “Svalutazioni e accantonamenti” include sia le svalutazioni del costo delle partecipazioni sopra
menzionate sia gli ulteriori accantonamenti al fondo rischi per copertura perdite per la parte di svalutazione
eccedente il costo storico delle partecipazioni medesime.
Le svalutazioni del 2022 riguardano le seguenti partecipazioni: Aeffe Retail S.p.A (Euro 6.807 migliaia), Aeffe
France Sarl (Euro 399 migliaia), Aeffe UK Ltd (Euro 1.231 migliaia).
Le rivalutazioni del 2022 riguardano Aeffe Shanghai Ltd per Euro 416 migliaia.
Gli accantonamenti del 2022 riguardano il fondo svalutazione crediti per Euro 667 migliaia e per Euro 781
migliaia il fondo indennità suppletiva di clientela di cui Euro 65 migliaia relativi all’operazione di fusione per
incorporazione della controllata Velmar S.p.A.
144
29. Proventi e oneri finanziari
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Interessi attivi 261 28 233 832,1%
Sconti finanziari 3 - 3 n.a.
Utili su cambi finanziari - 40 ( 40) (100,0%)
Proventi finanziari 264 68 196 288,2%
Interessi passivi vs banche 1.911 493 1.418 287,6%
Differenze cambio 233 238 ( 5) (2,1%)
Altri oneri 304 109 195 178,9%
Oneri finanziari 2.448 840 1.608 191,4%
Interessi per leasing 288 428 ( 140) (32,7%)
Oneri finanziari su attività per diritti d'uso 288 428 ( 140) (32,7%)
Totale 2.472 1.200 1.272 106,0%
Gli oneri finanziari netti passano da Euro 1.200 migliaia del 2021 ad Euro 2.472 migliaia del 2022 con un
aumento del 106% dovuto principalmente all’aumento dei tassi di interessi (Euribor).
30. Imposte sul reddito
La voce comprende:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio Variazioni
2022 2021 Δ %
Imposte correnti 598 - 598 n.a.
Imposte differite e anticipate 962 2.393 ( 1.431) (59,8%)
Totale imposte sul reddito 1.560 2.393 ( 833) (34,8%)
La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo “Attività e
passività fiscali differite”.
La riconciliazione tra l’imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2021 e il 2022 è illustrata nella tabella
seguente:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2022 2021
Risultato prima delle imposte ( 3.775) ( 18.314)
Aliquota fiscale applicata 24,0% 24,0%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) ( 906) ( 4.395)
Effetto fiscale 2.128 2.135
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 1.222 ( 2.260)
IRAP (corrente e differita) 338
( 133)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 1.560 ( 2.393)
Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l’onere fiscale iscritto in bilancio e l’onere fiscale
teorico, non si tiene conto dell’IRAP perché, essendo questa un’imposta calcolata su una base imponibile
diversa dall’utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l’altro.
145
31. Risultato per azione
Utile/(perdita) di riferimento
Il calcolo dell’utile/(perdita) per azione base e diluito è basato sui seguenti elementi:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
Da attività in funzionamento e attività cessate
2022 2021
Da attivi in funzionamento
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione ( 5.335) ( 15.920)
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione ( 5.335) ( 15.920)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione ( 5.335) ( 15.920)
Da attività in funzionamento e attività cessate
Utile/(perdita) netto dell'esercizio ( 5.335) ( 15.920)
Utili/(perdite) da attività cessate - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile base per azione ( 5.335) ( 15.920)
Effetti di diluizione - -
Utile/(perdita) per determinazione dell'utile diluito per azione ( 5.335) ( 15.920)
Numero azioni di riferimento
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) base per azione 98.425 99.669
Opzioni su azioni - -
N° medio azioni per determinazione dell'utile/(perdita) diluito per azione 98.425 99.669
Risultato base per azione
La perdita netta attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Società, è pari a 5.335 migliaia di euro
(dicembre 2021: -15.920 migliaia di euro).
Risultato diluito per azione
Il calcolo del risultato diluito per azione del periodo gennaio - dicembre 2022, coincide con il calcolo del
risultato per azione base, non essendovi strumenti aventi potenziali effetti diluitivi.
146
COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Il flusso di cassa generato nel 2022 è stato pari a Euro 1.770 migliaia.
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2022 2021
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio (A) 3.992 6.240
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) ( 13.971) 23.868
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) 8.977 ( 77.787)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) 6.764 51.671
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 1.770 ( 2.248)
Disponibilità liquide nette a fine esercizio (F)=(A)+(E) 5.762 3.992
32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività operativa
La gestione operativa del 2022 ha impiegato flussi di cassa pari a Euro 13.971 migliaia.
Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio Esercizio
2022 2021
Risultato del periodo prima delle imposte ( 3.775) ( 18.314)
Ammortamenti e svalutazioni 13.591 16.786
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 2.945) 1.597
Imposte sul reddito corrisposte ( 458) 4.121
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.472 1.200
Variazione nelle attività e passività operative ( 22.856) 18.478
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa ( 13.971) 23.868
33. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività di investimento
Il flusso di cassa impiegato nell’attività di investimento nel 2022 è di Euro 8.977 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022 2021
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 657) ( 351)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 368) ( 682)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 1.745
( 745)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni
8.257 ( 76.009)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento 8.977 ( 77.787)
34. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall’attività finanziaria
Il flusso di cassa generato dall’attività finanziaria nel 2022 è di Euro 6.764 migliaia.
Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:
147
(Valori in migliaia di Euro)
Esercizio
Esercizio
2022 2021
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 13.997
( 1.134)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 976)
53.749
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing
( 4.204) ( 1.112)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari
419 1.368
Proventi (+) e oneri finanziari (-)
( 2.472) ( 1.200)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria
6.764
51.671
ALTRE INFORMAZIONI
35. Piani di incentivazione
Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A.,
si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com
,
sezione governance.
36. Dichiarazione sull’indebitamento
Secondo quanto richiesto dall’orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021, in linea con il “Richiamo di
attenzione n. 5/21” del 29 aprile 2021 della Consob, si segnala che l’indebitamento della Società al 31 dicembre
2022 è il seguente:
(valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre
2022 2021
A - Disponibilità liquide 5.761 3.992
B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide
C - Altre attività finanziarie correnti - -
D - Liquidità (A + B + C) 5.761 3.992
E - Debito finanziario corrente 31.950 19.791
F - Parte corrente del debito finanziario non corrente 17.871 6.687
G - Indebitamento finanziario corrente (E + F) 49.821 26.478
H - Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) 44.060 22.486
I - Debito finanziario non corrente 83.562 112.085
J - Crediti finanziari non correnti -
K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L - Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 83.562 112.085
M - Totale indebitamento finanziario (H + L) 127.622 134.571
L’indebitamento finanziario netto della Società si attesta a Euro 127.622 migliaia al 31 dicembre 2022 rispetto
a Euro 134.571 migliaia al 31 dicembre 2021 con un miglioramento di Euro 6.950 migliaia.
Le disponibilità liquide di Aeffe S.p.A, per effetto della fusione sono incrementate per Euro 734 migliaia.
L’indebitamento finanziario al netto dell’effetto dell’applicazione del principio IFRS 16 è pari a Euro 117.995
migliaia al 31 dicembre 2022 rispetto a Euro 120.741 migliaia al 31 dicembre 2021.
37. Operazioni infragruppo
Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni
compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla
provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a
condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.
148
L’impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2022 e 2021, peraltro già evidenziato negli appositi
schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:
COSTI E RICAVI
(Valori in migliaia di Euro)
ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi
e
proventi
costi materie
prime, mat. di
consumo e
merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
altri
oneri
operativi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2022
Gruppo Moschino 23.787 41 175 4.508 14.470 1 ( 320)
Gruppo Pollini 2.473 3.220 16.591 278 8 1
Aeffe Retail 15.091 842 16 113 2
Velmar S.p.A.* 589 1.747 947 1.281 105
Aeffe Usa Inc. 6.278 1 556 1 ( 78)
Aeffe UK L.t.d. ( 276) 9 3 250 5 3
Aeffe France S.a.r.l. 215 1 3 391 8 2
Aeffe Germany G.m.b.h. 766
Aeffe Spagna S.l.u. 817 1
Aeffe Netherlands BV 935 2
Totale imprese del gruppo 50.675 5.864 17.735 7.377 14.583 17 ( 392)
Totale voce di bilancio 164.666 10.147 65.187 49.588 15.443 ( 1.765) ( 2.472)
Incidenza % sulla voce di bilancio 30,8% 57,8% 27,2% 14,9% 94,4% (1,0%) 15,9%
*Si segnala che in data 28/12/2022, nell’ambito di una semplificazione della struttura societaria, è stata perfezionata la fusione per
incorporazione della società Velmar S.p.A. in AEFFE S.p.A, controllata al 100%. La società viene considerata separatamente in questa tabella
per poter fornire dati confrontabili con l’esercizio precedente.
(Valori in migliaia di Euro)
ricavi delle
vendite e
delle
prestazioni
altri ricavi
e
proventi
costi materie
prime, mat. di
consumo e
merci
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
altri
oneri
operativi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2021
Gruppo Moschino 19.044 911 122 2.017 7.648 2 ( 46)
Gruppo Pollini 1.384 3.112 13.638 209 3 - 18
Aeffe Retail 12.604 809 51 88 - - -
Velmar S.p.A. 391 1.211 183 - - -
( 48)
Aeffe Usa Inc. 3.275
1
-
296
- ( 35)
Aeffe UK L.t.d. 231 1 950 - 5 1
Aeffe France S.a.r.l. 112 1 2 292 - 5 6
Aeffe Shanghai ( 113) - - -
- - -
Aeffe Germany G.m.b.h. 665 1
- 161 - - -
Di - 64 -
- - - -
Aeffe Spagna S.l.u. 293 - - - - -
-
Totale imprese del gruppo 37.886 6.111 13.996 4.013 7.651 12 ( 104)
Totale voce di bilancio 114.173 7.767 47.111 35.866 8.375 ( 1.253) ( 1.200)
Incidenza % sulla voce di bilancio 33,2% 78,7% 29,7% 11,2% 91,4% (1,0%) 8,7%
149
CREDITI E DEBITI
(Valori in migliaia di Euro)
Altre attività
Crediti
Commerciali
Altri fondi
Passività
finanziarie
non correnti
Passività non
finanziarie
non correnti
Debiti
Commerciali
Anno 2022
Gruppo Moschino 27.206 17.180 36.800
Gruppo Pollini 5.885 10.972
Aeffe Retail 18.978 10.197
Aeffe Usa Inc. 1.375 2.625 1.967
Aeffe UK L.t.d. 316 3.982 2.848 1.793
Aeffe France S.a.r.l. 243 2.445 399 670
Aeffe Germany G.m.b.h 1.268 325
Aeffe Spagna S.l.u. 259
Aeffe Netherlands BV 501
Totale imprese del gruppo 559 61.899 3.247 19.805 - 62.724
Totale voce di bilancio 559 78.011 4.281 83.562 198 100.421
Incidenza % sulla voce di bilan
100,0% 79,3% 75,8% 23,7% 0,0% 62,5%
(Valori in migliaia di Euro)
Altre attività
Crediti
Commerciali
Altri fondi
Passività
finanziarie
non correnti
Passività
finanziarie
non correnti
Debiti
Commerciali
Anno 2021
Gruppo Moschino - 6.010 - 15.580 - 22.905
Gruppo Pollini - 4.842 - - - 5.875
Aeffe Retail - 4.636 - - - 7.883
Velmar S.p.A. - 2.687 - 19.000 - 1.515
Aeffe Usa Inc. - 1.502 - 3.090 - 1.067
Aeffe UK L.t.d. 333 3.362 1.618 - - 1.775
Aeffe France S.a.r.l. 243 3.989 1.164 - - 528
Aeffe Japan Inc. 120 2.160 2.254 - -
Aefe Shanghai - 2.481 416 - - 1.151
Aeffe Germany G.m.b.h - 769 - - - 325
Aeffe Spagna S.l.u. - 358 - - - -
Totale imprese del gruppo 696 32.796 5.452 37.670 - 43.024
Totale voce di bilancio 978 37.216 5.506 112.085 207 71.146
Incidenza % sulla voce di bilan
71,2% 88,1% 99,0% 33,6% 0,0% 60,5%
38. Operazioni con parti correlate
Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni,
alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria
gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due
parti indipendenti.
Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:
150
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 31 dicembre Natura
2022 2021 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 1.000 1.000 Costo
Socie Commerciale Valconca con Socie Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 141 207 Ricavo
Costi per servizi 50 50 Costo
Affitto immobile 75 75 Costo
Commerciale 513 658 Credito
Socie Ferrim con Socie Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 920 892 Costo
Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all’incidenza che le operazioni o posizioni con parti
correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2022 ed al
31 dicembre 2021.
(Valori in migliaia di Euro)
Bilancio
Val. Ass.
Correlate
% Bilancio
Val. Ass.
Correlate
%
2022 2022 2021 2021
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 164.666 141 0,1% 114.173 207 0,2%
Costi per servizi 49.588 1.125 2,3% 35.866 1.125 3,1%
Costi per godimento beni di terzi 15.443 920 6,0% 8.375 892 10,7%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Crediti commerciali 78.011 513 0,7% 37.216 658 1,8%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti
dall'attività operativa
( 13.971) ( 1.759) 12,6% 23.868 ( 1.871) n.a.
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 117.995) ( 1.759) 1,5% ( 120.741) ( 1.871) 1,5%
39. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali
Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2022 la
Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
40. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob
del 28 luglio 2006.
Nel corso del 2022 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.
41. Garanzie ed impegni
Al 31 dicembre 2022 la Società ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro
1.876 migliaia (Euro 4.357 migliaia al 31 dicembre 2021).
42. Passività potenziali
In considerazione del fatto che non ci sono contenziosi fiscali significativi non è stato accantonato alcun fondo.
151
43. Informazioni ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell’art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i
corrispettivi di competenza dell’esercizio 2022 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi
dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.
(Valori in migliaia di Euro)
Revisione contabile RIA GRANT THO RNTO N S.p.A. 100
Revisione dichiarazione di carattere non finanziari
BDO ITALIA S.p.A. 50
Certificazione del credito di imposta R&S RIA GRANT THO RNTO N S.p.A. 9
Bilancio consolidato standard ESEF BDO ITALIA S.p.A. 8
Bilancio consolidato standard ESEF RIA GRANT THO RNTO N S. p.A. 8
Totale 175
Soggetto che ha erogato il servizio
Corrispettivi di
competenza dell'esercizio
2022
152
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE
ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
ALLEGATO II: Stato Patrimoniale con parti correlate
ALLEGATO III: Conto Economico con parti correlate
ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario con parti correlate
ALLEGATO V: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al
31 dicembre 2021
153
ALLEGATO I
Elenco delle partecipazioni in imprese controllate
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
Socie
Sede
Valuta
(Valori in unità di Euro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/21 8.585.150 ( 6.806.642)
7.285.319 100%
8.585.150 26.593.345
Al 31/12/22
8.585.150 ( 3.180.918) 4.104.401 100%
8.585.150
19.786.703
Moschino S.p.A.
S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/21 66.817.108
( 4.920.753) 104.095.558 100%
66.817.108 113.949.124
Al 31/12/22
66.817.108 157.602
104.253.160 100% 66.817.108
113.949.124
Pollini S.p.A.
Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/21
6.000.000 7.861.757 66.344.688
100%
6.000.000 41.945.452
Al 31/12/22 6.000.000 944.666
67.289.355 100% 6.000.000 41.945.452
Socie estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR)
Al 31/12/21
50.000
9.842 65.097
100%
n.d.
*
Al 31/12/22 50.000
1.170.800 1.235.897 100% n.d.
*
Aeffe UK L.t.d. Londra (GB)
Al 31/12/21 GBP 310.000 ( 910.040) ( 1.279.660)
100% n.d.
*
368.916 ( 1.082.944) ( 1.522.861)
100% n.d.
*
Al 31/12/22 GBP
310.000 ( 1.246.590) ( 2.526.252) 100% n.d.
*
349.532 ( 1.405.559)
( 2.848.407) 100% n.d.
*
Aeffe USA Inc. New York (USA)
Al 31/12/21 USD 600.000 19.839 11.808.462 100% n.d.
*
529.755 17.516 10.425.977 100% n.d.
*
10.664.812
Al 31/12/22 USD 600.000 289.979 12.098.441 100% n.d.
*
562.535 271.872 11.342.997 100% n.d.
*
10.664.812
Aeffe Germany G.m.b.h. Metzingen (Germany)
Al 31/12/21 25.000 ( 7.021) 278.780 100% n.d.
*
525.000
Al 31/12/22
25.000 ( 280.304) ( 1.524) 100% n.d.
*
525.000
Aeffe Spagna S.l.u. Barcellona (Spain)
Al 31/12/21 320.000 ( 183) 310.116 100% n.d. * 320.000
Al 31/12/22 320.000 176.420 479.574 100% n.d. *
320.000
Aeffe Netherlnads Bv
Al 31/12/22 25.000 115.137 140.137 100%
n.d. * 25.000
Totale partecipazioni in imprese controllate:
187.216.091
* trattasi di quote
Valore
contabile
Cap. sociale
(euro)
Risultato
ultimo
esercizio
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
154
Elenco delle partecipazioni in altre imprese
come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006
Società
Sede
Valuta
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/21 109
Al 31/12/22 135
Caaf Emilia Romagna
Al 31/12/21 0,688% 5.000 2.600
Al 31/12/22 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/21 1,670% n.d.
*
1.667
Al 31/12/22 1,670% n.d.
*
1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/21 2,100% n.d.
*
516
Al 31/12/22 2,100% n.d.
*
516
Fondazione MadeinItaly circolare-sostenibile
Al 31/12/22 9.411
Effegidi
Al 31/12/21 6.000
Al 31/12/22 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese:
20.329
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 187.236.420
Valore
contabile
Cap. sociale
(euro)
Risultato
ultimo
esercizio
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero
azioni
155
ALLEGATO II
Stato Patrimoniale con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre
Di cui
parti
2022 correlate 2021 correlate
Marchi 2.520 2.646
Altre attività immateriali 857 641
Immobilizzazioni immateriali (1) 3.377 3.286
Terreni 17.320 17.320
Fabbricati 21.240 21.848
Opere su beni di terzi 602 685
Impianti e macchinari 1.107 1.285
Attrezzature 38 50
Altre attività materiali 591 629
Immobilizzazioni materiali (2) 40.897 41.817
Attività per diritti d'uso (3) 7.999 12.012
Partecipazioni (4) 187.236 187.216 202.299 202.288
Altre attività (5) 559 559 978 696
Imposte anticipate (6) 1.750 2.757
ATTIVITA' NON CORRENTI 241.817 263.148
Rimanenze (7) 34.043 29.328
Crediti commerciali (8) 78.011 62.412 37.216 33.454
Crediti tributari (9) 8.285 4.949
Disponibilità liquide (10) 5.762 3.992
Altri crediti (11) 14.017 12.766
ATTIVITA' CORRENTI 140.117 88.251
TOTALE ATTIVITA' 381.935 351.400
Capitale sociale 24.606 24.917
Altre riserve 103.599 105.238
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.375 2.348
Risultato di esercizio ( 5.335) ( 15.920)
PATRIMONIO NETTO (12) 125.246 116.583
Accantonamenti (13) 4.281 3.247 5.506 5.452
Imposte differite (5) 6.839 6.801
Benefici successivi alla cess. del rapporto di lavoro (14) 2.570 3.077
Passività finanziarie (15) 83.562 19.805 112.085 37.670
Passività non finanziarie (16) 198 - 207
PASSIVITA' NON CORRENTI 97.451 127.675
Debiti commerciali (17) 100.421 62.724 71.146 43.024
Debiti tributari (18) 1.498 1.442
Passività finanziarie (19) 49.821 26.478
Altri debiti (20) 7.497 8.075
PASSIVITA' CORRENTI 159.238 107.141
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 381.935 351.400
156
ALLEGATO III
Conto Economico con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note Esercizio
Di cui
parti
Esercizio
Di cui
parti
2022 correlate 2021 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (21) 164.666 50.816 114.173 38.093
Altri ricavi e proventi (22) 10.147 5.864 7.767 6.111
TOTALE RICAVI 174.813 121.940
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. ( 255) ( 1.551)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (23) ( 65.187) ( 17.735) ( 47.111) ( 13.996)
Costi per servizi (24) ( 49.588) ( 8.502) ( 35.866) ( 5.138)
Costi per godimento beni di terzi (25) ( 15.443) ( 15.503) ( 8.375) ( 8.543)
Costi per il personale (26) ( 30.288) ( 28.112)
Altri oneri operativi (27) ( 1.765) ( 17) ( 1.253) ( 12)
Ammortamenti e svalutazioni (28) ( 13.591) ( 16.786)
Proventi/(oneri) finanziari (29) ( 2.472) ( 392) ( 1.200) ( 104)
RISULTATO ANTE IMPOSTE ( 3.775) ( 18.314)
Imposte dirette sull'esercizio (30) ( 1.560) 2.393
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO ( 5.335) ( 15.920)
157
ALLEGATO IV
Rendiconto Finanziario con parti correlate
Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006
(Valori in migliaia di Euro)
Note Esercizio
Di cui
parti
Esercizio
Di cui
parti
2022 correlate 2021 correlate
Disponibilità liquide nette a inizio esercizio 3.992 6.240
Risultato del periodo prima delle imposte ( 3.775) ( 18.314)
Ammortamenti / svalutazioni 13.591 16.786
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 2.945) 1.597
Imposte sul reddito corrisposte ( 458) 4.121
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.472 1.200
Variazione nelle attività e passività operative ( 22.856) ( 9.258) 18.478 10.939
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
operativa
(32) ( 13.971) 23.868
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 657) ( 351)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 368) ( 682)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) Attività per diritti d'uso 1.745 ( 745)
Investimenti e svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) 8.257 15.072 ( 76.009) ( 66.356)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività di
investimento
(33) 8.977 ( 77.787)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 13.997 ( 1.134)
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari ( 976) ( 17.865) 53.749 25.285
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti per leasing ( 4.204) ( 1.112)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 419 ( 137) 1.368 ( 955)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) ( 2.472) ( 1.200)
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dell'attività
finanziaria
(34) 6.764 51.671
Disponibilità liquide nette a fine esercizio 5.762 3.992
158
ALLEGATO V
Prospetto dei dati essenziali dell’ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti
Holding S.r.l. al 31 dicembre 2021
(Valori in unità di euro)
Esercizio Esercizio
2021 2020
Immobilizzazioni immateriali 63.333 71.599
Immobilizzazioni materiali 1.427.949 1.610.526
Partecipazioni 54.543.586 54.741.025
Attivi non correnti 56.034.868 56.423.150
Crediti commerciali 174.214 213.145
Crediti tributari 1.195.733 1.165.820
Disponibilità liquide 266.148 30.921
Altri crediti 2.959 3.134
Attivi correnti 1.639.054 1.413.020
Totale attivi 57.673.922 57.836.170
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 50.452.265 51.025.433
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti - -
Risultato d'esercizio ( 167.534) ( 573.169)
Patrimonio netto 50.399.769 50.567.302
Accantonamenti 66.601 90.107
Passività finanziarie - -
Passività non correnti 66.601 90.107
Debiti commerciali 7.207.552 7.178.761
Passività correnti 7.207.552 7.178.761
Totale patrimonio netto e passività 57.673.922 57.836.170
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 498.265 355.387
Altri ricavi e proventi 4 -
Totale ricavi 498.269 355.387
Costi operativi ( 440.359) ( 448.887)
Costi per godimento beni di terzi - -
Ammortamenti e Svalutazioni ( 268.177) ( 263.591)
Oneri diversi di gestione ( 15.470) ( 66.024)
Proventi/(Oneri) finanziari 4.784 ( 313.642)
Risultato ante imposte ( 220.953) ( 736.757)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 53.419 163.588
Risultato netto dell'esercizio ( 167.534) ( 573.169)
STATO PATRIMONIALE
CONTO ECONOMICO
159
Attestazione del Bilancio d’esercizio ai sensi dell’art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
I sottoscritti Simone Badioli in qualità di Amministratore Delegato di Aeffe S.p.A. e Matteo Scarpellini in qualità
di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche
conto di quanto previsto dall’art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:
- L’adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell’impresa e
- L’effettiva applicazione;
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio, nel corso dell’esercizio
2022.
Si attesta inoltre che il bilancio d’esercizio:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità
europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19
luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente.
La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione,
nonché della situazione dell’emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono
esposti.
15 marzo 2023
Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari
Simone Badioli Matteo Scarpellini
81560096E0DA76818C962022-12-3181560096E0DA76818C962021-12-3181560096E0DA76818C962022-01-012022-12-3181560096E0DA76818C962021-01-012021-12-3181560096E0DA76818C962020-12-3181560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:ReserveOfCashFlowHedgesMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:ReserveOfCashFlowHedgesMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:ReserveOfCashFlowHedgesMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:MiscellaneousOtherReservesMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:MiscellaneousOtherReservesMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:MiscellaneousOtherReservesMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:ReserveOfGainsAndLossesOnFinancialAssetsMeasuredAtFairValueThroughOtherComprehensiveIncomeMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:ReserveOfGainsAndLossesOnFinancialAssetsMeasuredAtFairValueThroughOtherComprehensiveIncomeMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:ReserveOfGainsAndLossesOnFinancialAssetsMeasuredAtFairValueThroughOtherComprehensiveIncomeMember81560096E0DA76818C962021-12-31AEF:IasReserveMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31AEF:IasReserveMember81560096E0DA76818C962022-12-31AEF:IasReserveMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:ReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:ReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:ReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:ReserveOfExchangeDifferencesOnTranslationMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:ReserveOfExchangeDifferencesOnTranslationMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:ReserveOfExchangeDifferencesOnTranslationMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560096E0DA76818C962021-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560096E0DA76818C962022-01-012022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560096E0DA76818C962022-12-31ifrs-full:NoncontrollingInterestsMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:IssuedCapitalMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:SharePremiumMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:ReserveOfCashFlowHedgesMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:ReserveOfCashFlowHedgesMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:MiscellaneousOtherReservesMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:MiscellaneousOtherReservesMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:ReserveOfGainsAndLossesOnFinancialAssetsMeasuredAtFairValueThroughOtherComprehensiveIncomeMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:ReserveOfGainsAndLossesOnFinancialAssetsMeasuredAtFairValueThroughOtherComprehensiveIncomeMember81560096E0DA76818C962020-12-31AEF:IasReserveMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31AEF:IasReserveMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:ReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:ReserveOfRemeasurementsOfDefinedBenefitPlansMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:ReserveOfExchangeDifferencesOnTranslationMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:ReserveOfExchangeDifferencesOnTranslationMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:RetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsExcludingProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962021-01-012021-12-31ifrs-full:RetainedEarningsProfitLossForReportingPeriodMember81560096E0DA76818C962020-12-31ifrs-full:EquityAttributableToOwnersOfParentMember81560096E0DA76818C962021-01-01202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